Questa è solo una delle occasioni di orgoglio che hanno ricevuto dal calcio, ma di gran lunga fra le più soddisfacimenti ricevute fino ad ora. Cresciute nel Progetto Montagna, hanno attirato l'attenzione della Reggiana con la quale a volte si allenano, hanno partecipato al Torneo della Montagna 2014 e si divertono, di tanto in tanto, a giocare a calcetto con le ragazze del Viano Olimpia.
Non si curano delle poco gentili ed inopportune ultime affermazioni del presidente della Lega nazionale dilettanti relativamente al calcio femminile, anzi forse non le hanno proprio sentite. Il calcio che vedono loro è quello fatto di allenamenti, partite ed amici. Capita spesso infatti di vedere fra i gruppi di ragazzini e ragazzine simpaticamente chiassosi che girano per il paese due esili figure, dal sorriso composto, coi lunghi capelli al vento, col pallone sotto braccio e la maglia della loro squadra del cuore.
Al di là delle capacità e delle indubbie doti tecniche, ciò che più stupisce di Giada e Sara è la passione che mettono nel calcio e l'attaccamento ai colori che indossano nelle varie esperienze che sono in corso per loro. Sanno che per giocare dovranno affrontare più ostacoli rispetto ai loro amici maschi, che dovranno far macinare ai loro genitori più chilometri, che si dovranno scontrare con pregiudizi, ma questo non le ferma. Essere in due non ha mai rappresentato un problema, è anzi una grande forza che da sostegno nei momenti difficili.
Il loro attaccamento al "pallone" rimanda alla frase di uno dei più grandi del calcio, Diego Armando Maradona:" se mi trovassi ad un matrimonio, vestito di bianco, ed arrivasse un pallone pieno di fango, non esiterei a stopparlo di petto e a partire palla al piede" ... E nel caso di una "femmina" (o meglio due!!!) il significato aumenta in modo esponenziale.
Bravissime! Complimenti, ragazze, continuate così, decise sulla strada della vostra passione.
(Ines B.)
Complimenti, Sara e Giada. Grandi, continuate così, in bocca al lupo.
(Sauro)
Complimenti anche ai genitori, belle persone che sanno e accompagnano queste due splendide atlete, un vanto per Felina.
(Antonio Curcio)