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Polizia… segreta, ma efficiente!

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 nota di quelli 

I servizi segreti pare ci siano sempre stati. Non per nulla Caino rispose a Colui che lo interrogava: “Son forse io il custode di mio fratello”? Come dire: “Hai i mezzi! Indaga e tira le conclusioni”!

Anche sotto il serenissimo governo del Duca di Modena c’era qualcosa che equivaleva alla Cia, al KGB, alla Ghestapo, che comunque, terra-terra, poteva chiamarsi semplicemente spionaggio e delazione. Ecco un resoconto che riguarda il nostro piccolo mondo di montagna. Risale al 1605. Mi ricorda una poesia di Giusti ove un Tizio, in vena di carpire segreti, si presenta al poeta sotto mentite spoglie di amico, addirittura di cospiratore durante i moti del 1830/1832:

  Porta un nastro tricolore,

    e dal Trenta al Trentadue

ei si è fatto molto onore.

               Io lo credo, e non son bue

                da far sì che, al Trentatré,

                s’immortali anche per me.

                                           [Il mio amico]

 Il documento lo trovate nell’Archivio di Stato di Modena. L’ho trascritto alla lettera e lascio a ciascuno formulare i commenti.

 

 Nota di quelli ch’in questa Giurisdizione di Castelnovo ne’ Monti

menano uita otiosa, e poco lodeuoli.

Nel proprio borgo, e terra di Castelnovo suddetto si trovano esseri otiosi, discoli, e di vita biasimevoli, rispettivamente gli infrascritti: 

Baldiserra (Baldassarre) Bedini, ozioso, vagante, malvivente, e povero. 

Pietro Zanni, ozioso, malvivente, discolo, e figliolo di famiglia …, povero. 

Bernardino Cola, vagante, ozioso, e figliolo di famiglia, povero. 

Gio. Battista detto Pavolino, fa l’arte del sarto, ma ozioso, giocatore, e povero. 

Di Burano, villaggio sottoposto al Commune di Castelnovo suddetto: 

Nicolò figlio del mezzadro del Pacchioni, malvivente et otioso. 

Del Comune di Vetto: il secondo figliolo di Battista Corbiolo (?), otioso.