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Passo di Lagastrello al centro di polemiche

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Una volta nella notte fra il 30 aprile e il 1° di maggio era tradizione sulle terre alte di fare gli smaggi, scherzi a raffica a tutti coloro che erano nel mirino degli smaggianti per un motivo o l'altro.

Questa volta a fare uno "scherzo" pesantissimo sul passo del Lagastrello ci ha pensato la Provincia di Massa Carrara, che, senza nessun preavviso, nella mattinata del 30 aprile scorso ha chiuso la strada provinciale che dal passo del Lagastrello porta a Comano.

Ma questa volta gli abitanti di Comano e dell'Alta Val d'Enza non ci stanno e infuriano le polemiche. Circolazione interrotta? Scattano la protesta e un presidio. Sono giorni di "fuoco" sul passo anche se la temperatura rimane invernale con bufere di vento che investono tutto il comprensorio del Lagastrello e dell'Alta Val d'Enza. E tutto per colpa dell'Amministrazione provinciale massese che con una discussa ordinanza ha di fatto chiuso la provinciale che porta da Comano al Lagastrello.

Un'ordinanza emessa dalla provincia dell'alta Toscana perchè le recentissime piogge abbondanti che hanno interessato le terre alte hanno causato cedimenti sulla strada, un’arteria molto importante per gli abitanti di Comano, via diretta per l’Emilia (si raggiunge facilmente Ramiseto e Monchio-Palanzano per poi raggiungere Castelnovo ne' Monti o Langhirano-Parma) e molto trafficata da entrambi i versanti e non solo quando c'è la Fiera dei cavalli. E così molti cittadini, infuriati, guidati dal sindaco Cesare Leri (che è anche segretario provinciale massese del Pd) e alcuni amministratori, sono andati fino al Lagastrello per impedire la chiusura del tratto stradale.

«Abbiamo protestato perché non vogliamo lo stop – dice Leri, arrabbiato – a maggior ragione in questi giorni di festa. I ristoratori e gli operatori commerciali del mio comune sono inferociti, sono stati danneggiati. Hanno deciso di chiudere da un giorno all’altro: sappiamo che le opere di sistemazione dovrebbero iniziare a metà maggio, inutile e dannoso chiudere così presto». E un po’ di tensione c’è stata, tra amministratori che non volevano abbandonare il presidio, tecnici della Provincia, abitanti, tanto che sono dovuti intervenuti anche i carabinieri della lontana stazione di Licciana Nardi (competente sul passo da quando anni fa è stata decisa la chiusura della caserma di Comano che presidiava l'importante arteria stradale Massese che da Aulla porta in Emilia).

L’interruzione è stata confermata da Palazzo ducale a Massa (sede dell'ente Provincia), «ma per ora siamo riusciti a non far chiudere la strada con i blocchi di cemento, ma solo con transenne mobili – commenta su Facebook il vicesindaco di Comano, Maria Lorena Mommi – nei prossimi giorni vedremo di andare avanti con la protesta, almeno per garantire il passaggio di eventuali mezzi di soccorso. Il consigliere provinciale Antonio Maffei ha avuto la garanzia che entro il 20 di maggio verranno appaltati i lavori di messa in sicurezza».

Ma i cittadini sono molto arrabbiati per lo stato di grave abbandono in cui si trovano le strade che portano al passo, bisognose di manutenzione ordinaria e straordinaria. Tra l'altro la strada interessata, che dal passo porta a Comano, ha lo strano "privilegio" che ogni volta che nevica viene chiusa al traffico perchè la provincia massese non si degna di fare passare nessun mezzo sgombra-neve. E voci preoccupanti fanno intendere che il prossimo anno anche la più importante Massese che dal Lagastrello scende a Linari, Ponte di Legno e Tavernelle per poi raggiungere Licciana Nardi ed Aulla potrebbe non avere garantito il servizio di sgombra-neve con la inevitabile chiusura nei giorni in cui dovesse nevicare.

Se si vuole che la montagna, dicono in coro i cittadini del Lagastrello & dintorni, non muoia sotto tutti i punti di vista, nodo di primaria importanza, fondamentale, è la viabilità su cui gli entri centrali dello stato dovrebbero intervenire per garantire che i mille paesini che ancora esistono, fra altrettante mille difficoltà, sull'Appennino tosco-emiliano, non vengano a scomparire, in breve tempo, a causa di una inesistente difficile e pericolosa viabilità montana. Il passo del Lagastrello, da sempre porta da e per la Toscana è diventato un cancello che chiude le comunicazioni fra i due versanti appenninici. E in vista dell'estate in arrivo è un grande male. Per tutti.

 

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