La casa cantoniera di Casina, sede del secondo circolo a livello provinciale per numero di iscritti e di numerosi eventi culturali, diventa di proprietà comunale. Una semplice formula burocratica votata all’unanimità il 28 aprile dal Consiglio comunale con la quale si conferma “di accettare il trasferimento a favore del Comune di Casina, a titolo non oneroso, come proposto dall’Agenzia del Demanio – Direzione centrale ecc. ecc. del seguente bene demaniale: Casa cantoniera Anas – sita in Casina capoluogo via Roma n. 13” chiude con un bel successo anni di lavoro e di attese.
Fiore all’occhiello dell’amministrazione Fornili come modello di coinvolgimento di tutti alla realizzazione di un bene comune ed esempio di partecipazione attiva dei volontari, è stata da subito al centro dell’azione del sindaco Gian Franco Rinaldi per acquisirne la proprietà.
“Dobbiam portare a casa la cantoniera” era diventato quasi uno slogan dell’ing. Rinaldi cui piace ora sottolineare lo straordinario esempio di cittadinanza attiva rappresentato dall’esperienza della casa cantoniera, dal suo nascere alla vitalità odierna.
Dopo essere state per decenni simbolo di organizzazione ordinata e “posto” (di lavoro) sicuro, le case cantoniere quasi ovunque sono diventate sinonimo di abbandono e degrado. A Casina invece grazie a una volontà e partecipazione corale e lungimirante la casa cantoniera è il cuore del paese, lo spazio a disposizione delle associazione per le loro attività.
L’interesse dei casinesi per questo spazio al centro del paese si è manifestato fin dagli anni Novanta e si è concretizzato nel 2002 quando il Comune ha messo a disposizione il materiale e i volontari – anche le imprese!- la manodopera gratuita per una pronta ristrutturazione che ha fatto di una casa civile prossima al collasso un comodo spazio per lo svago quotidiano come per le manifestazioni estive. Se sempre vi si possono trascorre ore in compagnia e nel gioco delle carte, d’estate l’attività principale si sposta nell’arena all’aperto e ogni sera c’è un’attrazione diversa, dal ballo alla tombola, dalla presentazione di libri alle serate musicali. Ora la piena disponibilità del bene darà nuovo impulso a ogni cosa e farà certo venire nuove idee.
Bellissima notizia, l’estate prossima si riparte; un caro saluto a tutti i volontari che sono favolosi!
(DG)
A vedere le altre cantoniere tutte in degrado, minimo la dovevano regalare al Comune, visto il sacrificio e il lavoro che hanno fatto i volontari per renderla tale… Ma sicuramente così non sarà!
(Gianni)
E’ con grande piacere che apprendo questa notizia; grazie all’Amministrazione attuale di Casina e a quelle precedenti che hanno contribuito al raggiungimento di questo obiettivo e grazie a tutti i Volontari della Cantoniera. Dico grazie a tutti voi anche a nome di mio cognato, il Carabiniere Luigi Cucinelli, deceduto a soli 50 anni in un incidente in moto nel 2006; molto affezionato alla Cantoniera e alla Croce Rossa di Casina, a cui dedicava il suo tempo; oggi per lui sarebbe un grande giorno. Un caro saluto a tutti voi.
(Lino Franzini, sindaco di Palanzano)
Sarebbe bello che anche gli altri comuni del nostro Appennino, dove all’interno del territorio sono presenti case cantoniere in degrado, si muovessero per fare operazioni analoghe. Magari confrontandosi col Comune di Casina: da esso potrebbero ricevere consigli e “dritte”, molto utili quando si ha a che fare con “mostruosità” tipo Anas.
(Giuliano Rossi)