La festa di saluto che i colleghi dirigenti scolastici hanno voluto tributare sabato 18 aprile all’ispettore Luciano Rondanini, in pensione dal primo aprile scorso, è stata occasione per ripercorrerne la poliedrica e intensa attività .
Nativo di Santa Caterina di Carpineti, come tanti ragazzi di borgate della montagna, negli anni ’50 e ’60, dopo aver frequentato le elementari nel plesso del paese natale, per proseguire negli studi ha dovuto diventare un”emigrante della conoscenza”: il collegio San Giuseppe a Guastalla per le medie, il “Dante” a Reggio dove ha frequentato l’Istituto Mgistrale; poi l’Università a Parma.
A raccontare, proprio nella sua Carpineti, l’alunno Luciano di quinta elementare è stato il suo maestro Dante Cecati; poi sono seguite le testimonianze dei colleghi Alfio Fantini e Sergio Tamagnini che hanno delineato le peculiarità di Rondanini maestro e direttore. Testimonianze di stima, affetto, gratitudine sono venute dal “provveditore agli studi” Silvia Menabue e dai dirigenti Daniele Cottafavi e Maurizio Bocedi, che hanno evidenziato la competenza, l’alta professionalità, il ruolo propositivo e i puntuali e saggi consigli che in tanti anni l’ispettore Rondanini – che per tre anni è stato anche
provveditore a Piacenza - ha saputo offrire . E’ stata la dirigente scolastica Giuseppina Gentili a introdurre le varie testimonianze.
A sorpresa si sono presentati con i grembiuli azzurri e il colletto bianco alcuni degli alunni della classe in cui il diciannovenne Rondanini, vincitore di concorso nel 1969, ha iniziato l’insegnamento.
Anche l’amministrazione comunale carpinetana ha voluto tributare pubblicamente un attestato di riconoscenza e apprezzamento a Rondanini, che è stato impegnato in campo politico come consigliere comunale e provinciale; è stato il sindaco Tiziano Borghi a consegnargli la pergamena.
Il tema dell’inclusione dei disabili è sempre stato un tema a cui Rondanini ha dedicato studi e tanto impegno; sull’argomento ha pubblicato due libri “Quello sguardo sottile” e “La cura curante” che sono stati editi anche in Danimarca e il docente danese Erik Pedersen ha sottolineato l’impatto e l’interesse registrati da queste pubblicazioni nella scuola danese. E’ stata ascoltata la lettura che Carla Bazzani ne ha fatto di un brano accompagnata al flauto da Patrizia Filippi.
Tra i regali va segnalato il dono di una vanga – è noto l’amore di Rondanini per la sua terra – ben spiegato da Antonio Claser.
Mi piace ricordare dell’allora Maestro e poi direttore Luciano Rondanini “I contadini non parlano più”, preziosa ricerca e insieme denuncia della progressiva marginalità e scomparsa della cultura contadina, ma anche il forte richiamo ai “padri che hanno fatto l’Italia”, i nostri padri, in occasione del convegno che la pro loco di Cortogno in collaborazione con l’Amministrazione comunale dedicò nel 2008 al maestro Medardo Domenichini. Buon ritorno alla Storia, Ispettore!
(Giovanna Caroli)