Con l'arrivo della primavera si riscoprono, lungo gli erti sentieri dell'alta Val d'Enza, le antiche maestà montanare, simboli in pietra (in pregiato marmo di Carrara) di preghiera alla Madonna e ai santi popolari delle valli dei cavalieri e delle corti vescovili.
Alcune risalgono addirittura al 1400 (molte, purtroppo, rubate), la maggioranza al 1800 (come quella della foto).
Ai crocicchi delle vie indicavano il giusto percorso ai viandanti e per chi voleva anche una preghiera o un momento di riflessione sotto il cielo stellato delle terre alte.
I più canterini intonavano volentieri "Madonnina dai riccioli d'oro", la canzone popolare cult delle terre alte dell'Enza.
Volevo segnalare che la canzone “Madonnina dai riccioli d’oro” non è assolutamente una canzone popolare, le melodie delle nostre terre, come le melodie popolari, fortunatamente sono ben differenti dalla sopracitata canzone di E. Musiani su testo di S. Gallizio – B. Garino. Se vogliamo citare canzoni popolari di ispirazione sacra mariana citiamo ad esempio: “Mira il tuo popolo” o “Dell’Aurora”, ecc, ecc.
(Magister)