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Il Consiglio comunale di Vezzano aderisce alla campagna “Un’altra difesa è possibile”

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Il Consiglio Comunale di Vezzano aderisce alla campagna “Un'altra difesa è possibile”
Il Consiglio Comunale di Vezzano aderisce alla campagna “Un'altra difesa è possibile”

Nella seduta di sabato 28 marzo scorso il Consiglio comunale di Vezzano sul Crostolo ha aderito alla campagna “Un'altra difesa è possibile”.

La campagna, promossa dalle reti nazionali del movimento per la pace, la nonviolenza, il disarmo, il servizio civile, è stata presentata al Consiglio da Pasquale Pugliese, segretario nazionale del movimento Nonviolento nonché coordinatore regionale della campagna.

L'adesione impegna l'Amministrazione comunale a diffondere la campagna nelle varie iniziative che verranno promosse sul territorio comunale e a sostenere la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare “Istituzione e modalità di finanziamento del dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta”.

Infatti anche a Vezzano i cittadini possono sottoscrivere la proposta di legge – che necessita di almeno 50.000 firme entro la prima settimana di maggio – recandosi presso l'ufficio anagrafe del Comune.

“La difesa della patria è difesa dei suoi valori più alti – ha dichiarato il sindaco Mauro Bigi - della vita, dell’ambiente, del territorio, dei diritti, della dignità, della pace, del lavoro, valori che possono e devono essere difesi prima di tutto con una difesa non armata e nonviolenta. L'intenzione è quella di dare concretezza e continuità a ciò che la nostra Costituzione sancisce: il ripudio della guerra e la possibilità di assolvere l'obbligo di difesa della Patria con una struttura di difesa civile alternativa a quella militare”.

Prosegue il sindaco Bigi: “La difesa nonviolenta non è solo uno strumento alternativo alla difesa armata ma è anche un potente strumento di educazione per le nuove generazioni”.

Il Dipartimento della difesa civile non armata e nonviolenta – che dovrà essere finanziato con i necessari risparmi sulle spese militari e con il 6x100 dell'Irpef che i cittadini potranno scegliere di destinare a tale finalità – avrà la funzione di organizzare le strutture e le realtà esistenti per mettere in atto tutti i mezzi e gli strumenti idonei ad una reale e fattiva difesa civile.

Tra gli obiettivi della difesa civile vi sono la difesa della Costituzione e dei diritti civili e sociali; la predisposizione di piani per la difesa civile non armata e nonviolenta; attività di ricerca per la pace, il disarmo, la risoluzione dei conflitti; la prevenzione dei conflitti armati, la mediazione, la riconciliazione, la promozione dei diritti umani, l’educazione alla pace e al dialogo inter-religioso; il contrasto delle situazioni di degrado sociale, culturale ed ambientale e la difesa della vita, dei beni e dell’ambiente.

Infatti le potenzialità della difesa civile e i suoi campi di applicazione sono più ampi della difesa militare, su cui il Governo Italiano continua ad investire anno dopo anno.

Un dato tra tutti: il governo prevede di stanziare per il 2015 circa 23,5 miliardi di euro per spese militari, una cifra superiore a quanto messo a bilancio per il 2012 e contestualmente, per l’unica forma ad oggi pienamente strutturata di difesa civile, cioè il servizio civile nazionale, lo stanziamento previsto per il 2015 si aggira su soli 115 milioni di euro.

Questo rende l'Italia la quinta potenza militare europea mentre è tra i paesi più fragili sul fronte della sicurezza sociale, sul piano della difesa dei diritti civili, su quello della protezione della democrazia dalle minacce del terrorismo e delle mafie.

La mozione di adesione alla campagna “Un'altra difesa è possibile” è stata presentata in Consiglio comunale a Vezzano dal gruppo di maggioranza "Vezzano più" ed approvata a maggioranza con il voto favorevole anche dei consiglieri del Movimento 5 stelle.