Giorgio Pregheffi è stato rieletto all'unanimità presidente dell'Unione dei comuni dell'alto Appennino reggiano. E' successo nella seduta consiliare di martedì scorso.
Pregheffi rimarrà in carica fino al 31 dicembre prossimo, data in cui l'Unione chiuderà la sua avventura, iniziata nell'ottobre del 1999, visto che scade la deroga concessa dalla Regione Emilia-Romagna per completare il percorso della fusione, avviato a ottobre del 2013 e che vivrà il suo momento finale nel referendum fissato il 31 maggio.
“Nel riproporre la mia candidatura alla presidenza per questa fase finale - sottolinea Pregheffi nel documento programmatico predisposto per l'occasione (vedi sotto) - è opportuno evidenziare il merito della struttura organizzativa, degli amministratori dei 4 comuni presenti nel governo unionista e soprattutto di chi ha guidato l’Unione come presidente dal 2004 al 2012, prima Luciano Correggi poi Alessandro Govi, dal quale ho ricevuto il testimone, cercando di garantire una continuità”.
Pregheffi ha ricordato tutte le attività e i servizi attivati dall'Unione del crinale, fra cui, tanto per citarne alcuni, due micronidi a Busana e Ramiseto, la scuola di musica, l'unificazione del servizio tributi, un servizio sociale strutturato, la gestione unitaria e coordinata delle attività di promozione del turismo, l'accordo di programma in campo scolastico per il sostegno e la piena collaborazione per il buon funzionamento dell’Istituto comprensivo dei 4 comuni, interventi sociali a favore delle categorie più deboli e delle famiglie in difficoltà.
“L’esperienza di 15 anni di Unione – prosegue il riconfermato presidente – è stata largamente positiva, per certi versi straordinaria, e ci ha fatto pensare che, una volta chiuso questo capitolo per effetto del riordino territoriale attuato dalla Regione, la fusione, un progetto forte per questo territorio, espressione di una rinascita e di una nuova partenza, sarebbe stato quasi uno sbocco naturale per continuare a pensare ed agire ad una sola voce. Adesso si tratta di gestire questo tratto di strada orientato verso il futuro, utilizzando nel modo migliore le risorse a nostra disposizione".
"In particolare, saranno portati avanti interventi per l’efficientamento energetico, così come sarà necessario valutare insieme la possibilità di tradurre le concessioni per le centrali mini-idro nella loro concreta realizzazione. Inoltre, già nei prossimi giorni ci attiveremo per costruire insieme il programma delle iniziative turistiche per la prossima stagione. Grazie alle risorse dell’Unione ci sarà consentito poi di mantenere, come più volte sottolineato, una pressione fiscale 'leggera', la più leggera della provincia. Infine sta procedendo l’iter per l’approvazione del Psc: siamo convinti che entro la fine dell’anno si arriverà alla conclusione. Ho usato più volte la parola insieme e la sottolineo, perché, qualora fosse stato possibile in base al nostro regolamento, avrei lanciato la proposta di una presidenza a quattro, anche perché, al di là del ruolo, in effetti tutti hanno partecipato in modo paritario al governo dell’Unione, insomma, sia detto senza retorica, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, hanno sempre parlato ad una voce sola. E l’auspicio è che, una volta che sarà terminato il ciclo storico della vita dell’Unione possiamo ancora continuare a farlo”.
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Documento programmatico per l’elezione del presidente dell’Unione dell’alto Appennino reggiano
La tappa conclusiva di un ciclo storico
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna nella seduta del 3 marzo scorso ha dato il via libera al progetto di legge di fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto nella provincia di Reggio Emilia. Il voto in aula, con 48 sì, è stato un risultato particolarmente significativo che ha testimoniato il sostegno della Regione e ha messo il sigillo ad un percorso virtuoso, iniziato nel 2013 e interrotto dalle note vicende legate alle dimissioni dell’ex presidente della Regione Vasco Errani. Al pronunciamento dell’Assemblea legislativa ha fatto seguito il decreto del presidente della giunta regionale dell’Emilia-Romagna n. 46 del 10 marzo, che ha indetto il referendum consultivo per domenica 31 maggio. Ai cittadini spetterà dunque l’ultima parola per completare il percorso. L’Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano, qualunque sia l’esito del referendum, chiuderà la sua avventura, iniziata nell’ottobre del 1999, il 31 dicembre del 2015. Nel riproporre la mia candidatura alla presidenza per questa fase finale, è opportuno evidenziare il merito della struttura organizzativa, degli amministratori dei 4 comuni presenti nel governo unionista e soprattutto di chi ha guidato l’Unione come presidente dal 2004 al 2012 prima Luciano Correggi poi Alessandro Govi.
Vale la pena, sia pure in modo sommario, riepilogare le attività e i servizi dell’Unione del crinale:
· due micronidi a Busana e Ramiseto;
· la scuola di musica del crinale;
· un servizio sociale strutturato;
· un’unica commissione edilizia per i 4 comuni;
· l’unificazione del servizio tributi;
· gestione unitaria e coordinata delle attività di promozione del turismo;
· Polizia municipale;
· gestione in maniera associata ed uniforme (con significativi risparmi) e con appalti unificati di servizi fondamentali;
· realizzazione di uffici informazioni turistiche (Uit) a Cervarezza e a Cerreto Laghi;
· istituzione di un servizio di capillarizzazione della raccolta differenziata (carta, vetro e plastica);
· semplificazione dei processi amministrativi e realizzazione di un unico ufficio paghe per i 4 comuni dell’Unione;
· miglioramento degli strumenti di comunicazione e di contatto con i cittadini attraverso il potenziamento della funzione del sito internet dell’Unione dei comuni e la pubblicazione del notiziario “il Crinale”;
· è stato sottoscritto, e sempre rinnovato, un accordo di programma per il sostegno e la piena collaborazione per il buon funzionamento dell’Istituto comprensivo dei 4 comuni; ed a partire dall’anno scolastico 2011-12 l’Unione dei comuni ha cofinanziato un progetto volto a rendere gratuito l’utilizzo dei testi scolastici per i ragazzi delle scuole medie, attuando un progetto unico nel panorama provinciale;
· l'Unione ha gestito e finanziato, soprattutto in questi ultimi anni di grave crisi economica, gli interventi sociali a favore delle categorie più deboli e delle famiglie in difficoltà con stanziamenti che in alcuni anni hanno superato la somma di € 30.000;
· l’Unione ha gestito e finanziato gli stanziamenti a favore delle categorie economiche (artigiani e commercianti) per favorire ed abbattere i costi relativi all’accesso al credito e finanziamento delle aziende;
· nel corso degli anni l’Unione ha finanziato o contribuito a cofinanziare importanti investimenti sulla viabilità, sulla segnaletica, sulle stazioni invernali, acquisizione di beni e servizi (rinnovo del parco auto della polizia municipale e delle assistenti domiciliari); sono poi stati candidati e finanziati importanti progetti sui giovani e sulle politiche giovanili ed infine l’Unione ha cofinanziato e portato a termini il progetto “Anagrafe del territorio” relativo alla mappatura ed archiviazione delle pratiche edilizie;
· l’ente ha poi collaborato con i comuni nell’erogazione di contributi o di stanziamenti a favore dell’associazionismo locale e sostegno alle migliori esperienze del volontariato e delle manifestazioni culturali presenti ed attive sul territorio dell’Unione;
· l’Unione ha poi sempre partecipato al finanziamento di parte corrente dei bilanci dei comuni membri con somme che nel corso degli anni hanno oscillato dai 50.000,00 ai 20.000,00 Euro per ciascun comune.
L’esperienza di 15 anni di Unione è stata largamente positiva, per certi versi straordinaria, e ci ha fatto pensare, che una volta chiuso questo capitolo per effetto del riordino territoriale attuato dalla Regione, la fusione, un progetto forte per questo territorio, espressione di una rinascita e di una nuova partenza, sarebbe stato quasi uno sbocco naturale per continuare a pensare ed agire ad una sola voce.
Adesso si tratta di gestire questo tratto di strada orientato verso il futuro, utilizzando nel modo migliore le risorse a nostra disposizione, che conosceremo nel dettaglio, non appena approvati gli atti finanziari (consuntivo 2014 e bilancio di previsione 2015), che sono in fase di approntamento. In particolare, saranno portati avanti interventi per l’efficientamento energetico, avvalendoci della collaborazione di partner importanti, così come sarà necessario valutare insieme la possibilità di tradurre le concessioni per le centrali mini-idro nella loro concreta realizzazione. Inoltre, già nei prossimi giorni ci attiveremo per costruire insieme il programma delle iniziative turistiche per la prossima stagione. Grazie alle risorse dell’Unione, ci sarà consentito poi di mantenere, come più volte sottolineato, una pressione fiscale “leggera”, la più leggera della provincia. Infine sta procedendo l’iter per l’approvazione del Psc: siamo convinti che entro la fine dell’anno si arriverà alla conclusione. Ho usato più volte la parola insieme e la sottolineo, perché, qualora fosse stato possibile in base al nostro regolamento, avrei lanciato la proposta di una presidenza a quattro, anche perché, al di là del ruolo, in effetti tutti hanno partecipato in modo paritario al governo dell’Unione, insomma, sia detto senza retorica, Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto, hanno sempre parlato ad una voce sola. E l’auspicio è che, una volta che sarà terminato il ciclo storico della vita dell’Unione, possiamo ancora continuare a farlo.
Apprendo con piacere che il micronido di Busana è stato riaperto! Complimenti anche per la notizia relativa al PSC, entro fine anno sarà concluso, esempio da seguire, celerità ed innovazione, al passo con i tempi! Complimenti.
(Fabio Leoncelli)
Caro Giorgio, stimando come sempre la tua professionalità e impegno, ti auguro un buon lavoro. Complimenti.
(Luca Cagnoli)