L'Unione dei comuni dell'Appennino reggiano, di cui fanno parte Castelnovo ne' Monti, Busana, Carpineti, Casina, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Villa Minozzo e Vetto, sarà presente ad Expo 2015 a Milano.
L'Unione ha infatti ricevuto la comunicazione che il progetto presentato per allestire un evento di promozione del sistema produttivo, culturale, scientifico e turistico dei territori dell’Emilia-Romagna, è stato accettato dalla Regione e sarà ospitato, in una data che dovrà essere concordata nelle prossime settimane, nella Piazzetta che la Regione allestirà ad Expo dal 1 agosto al 31 ottobre. Una vetrina internazionale di straordinario rilievo, un’occasione per l'Appennino di farsi conoscere da migliaia di persone che ogni giorno transiteranno nei padiglioni e negli spazi di Expo.
Afferma il sindaco di Castelnovo ne' Monti e presidente dell’Unione dell’Appennino reggiano, Enrico Bini: “Il progetto su Expo viene da lontano. Abbiamo sottolineato l'importanza di questo percorso già in campagna elettorale e, all'inizio del mandato, abbiamo scelto di delegare il nostro consigliere Luciano Francesconi come referente. La tenacia e le idee messe in campo dall'Unione dei Comuni hanno permesso di cucire un progetto che parte dal Parmigiano Reggiano di Montagna e, sulla scorta del grande lavoro di visione del territorio già svolto a Casina negli ultimi 3 anni con la Fiera del Parmigiano Reggiano, si sviluppa in modo ampio e trasversale su tutti i territori di montagna. La vetrina di Expo con la nostra presenza nella Piazzetta della Regione Emilia Romagna diventa così un'occasione unica per mettere davanti al mondo i nostri prodotti d'eccellenza, il nostro stile di vita, le tradizioni, il paesaggio e il tessuto sociale, artistico e culturale delle terre d'Appennino, da Bologna a Parma, con un cuore pulsante incastonato tra la Pietra di Bismantova, le colline della pedemontana e l'alto crinale reggiano”.
Grande entusiasmo viene espresso anche dal sindaco di Casina, Gianfranco Rinaldi: “Essere stati scelti per la presenza ad Expo è una notizia di valore straordinario: rappresenterà non soltanto l'occasione di portare la montagna reggiana ad una platea potenzialmente vastissima, dato che ad Expo 2015 sono attesi milioni di visitatori, ma anche la possibilità di cambiare la nostra percezione, di prendere coscienza che il paesaggio, i prodotti e le persone dell'Appennino rappresentano un patrimonio elevatissimo, spendibile anche a livello internazionale. Dovremo essere capaci di trasmettere pienamente questi valori nei giorni in cui saremo presenti ad Expo: essere selezionati per partecipare ci pone in un ambito che va oltre l’eccellenza. In una Regione come l'Emilia Romagna, che di eccellenze è davvero ricca, possiamo fregiarci di qualcosa in più, qualcosa di unico che rappresenta l'essenza del territorio. Ad esempio il Parmigiano Reggiano di Montagna: anche per questo, ed è un'altra bellissima notizia, la nostra Fiera del Parmigiano Reggiano, che tornerà a Casina ad inizio agosto, è stata designata come Evento Expo per l'Appennino Reggiano. Ringrazio gli altri Sindaci del territorio, ed il Parco Nazionale, che hanno sostenuto questo progetto: è la dimostrazione che i traguardi più importanti si raggiungono restando uniti”.
Conclude Luciano Francesconi, che come consigliere delegato dal Comune di Castelnovo ha seguito lo sviluppo del progetto fin dall’inizio: “E’ stato un percorso nato quasi come una scommessa: un territorio con la qualità dell’Unione dell’Appennino Reggiano non poteva restare fuori da Expo. Ed effettivamente è entrato grazie alla sua cultura ed alle sue tradizioni: il progetto presentato è fortemente legato alla tradizione contadina di montagna ed alla sua permanenza sul territorio. La carta vincente è stata riuscire a portare avanti questo primo progetto su cui ha lavorato l’Unione nel suo insieme, con una sintonia ed una collegialità di tutti i Sindaci che non era affatto scontata: questo credo sia merito anche di Enrico Bini, che come Presidente ha lavorato molto bene per coordinare e sostenere lo sforzo di tutti in questa unica direzione. Ora comunque la scommessa apre la sua fase più difficile: cominciare il lavoro concreto, coinvolgere il territorio su questa partecipazione ad Expo, perché abbia una ricaduta più ampia possibile”.