La Polizia provinciale ha ulteriormente intensificato, negli ultimi giorni, i servizi di vigilanza finalizzati alla repressione di attività illecite in ambito venatorio.
E sono già ben 18, dall’inizio dell’anno, le violazioni di carattere amministrativo accertate relativamente alla caccia agli ungulati: quella in forma organizzata al cinghiale e quella di selezione a cervo, capriolo e daino.
Nella maggior parte dei casi, gli agenti hanno contestato il mancato rispetto da parte dei cacciatori delle necessarie distanze rispetto a strade e abitazioni.
Ben più grave quanto scoperto l’altra mattina, in un campo di Casina, dove durante un appostamento - attivato a seguito di una segnalazione circostanziata che indicava la carcassa di un Tasso morto vittima di un laccio - la Polizia provinciale ha individuato due ultrasettantenni quali responsabili della predisposizione di mezzi illeciti di cattura.
Una ispezione più approfondita della zona ha portato anche al sequestro di altri strumenti di cattura illeciti: altri lacci, ma anche tagliole e trappole a cassetta.
Per i due anziani, entrambi di Casina, è quindi scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria per le infrazioni riscontrate, a partire dalla caccia con utilizzo di mezzi vietati.
Peccato solo che i due “figuri” (altre definizioni ben più appropriate verrebbero censurate) alla fine non pagheranno quasi nulla. Forse una multa fra qualche anno, magari condonata.
(AG)
Secondo me hanno solo “eliminato” animali dannosi, quindi non ci trovo nulla di male. L’anno passato un tasso mi ha mangiato tutte le patate, per cui…
(Gianni)
Paragonare il valore della vita di un animale selvatico così bello e misterioso a qualche chilo di patate non lascia dubbi sulla ottusità di certe persone. Complimenti alle forze dell’ordine preposte alla sorveglianza, il loro lavoro è prezioso, ma purtroppo non basta.
(MB)
Di animali “dannosi” io ne incontro tutte le mattine, dentro delle scatolette di lamiera con quattro ruote, che peraltro non sanno condurre. Secondo questo brillantissimo ragionamento ho quindi il diritto di eliminarne qualcuno a mio libero arbitrio? Guarda un po’ invece mi offro volontario per dargli qualche legnata a questi due.
(Jarno Dall’Asta)
Lascia veramente basiti il commento di Gianni. Mettere lacci e bocconi avvelenati è come disseminare mine. Ci finiscono dentro animali selvatici, domestici (cani gatti), bambini. Proprio il peggio dell’uomo.
(AG)
Non mi stupisco che tutti i giorni, guardando la tv, non si parli d’altro che di stupri, mariti che uccidono mogli, compagne, figli, ecc. Se gli animali vengono prima delle persone non ci riprenderemo più!
(Gianni)
Mah, io direi che è proprio vero il contrario. Chi ha rispetto dei più deboli (mogli, figli, donne e animali) non compie stragi indiscriminate. Proprio la cultura del prima io poi tutti gli altri fa fare le scempiaggini che lei dice. Prima gli uomini del resto del creato, a qualunque costo, sta portando alla bella società in cui viviamo.
(AG)
Amo gli animali, porto loro rispetto. Ma come ha sempre detto il mio vecchio e saggio nonno “prima i cristiani, poi salviamo gli animali”. Le patate si mangiano. I tassi?
(M.M.)
Il fatto che le patate si mangino non autorizza ad ammazzare liberamente gli animali.
(red)