C'erano anche i comitati per la chiusura della discarica a presidiare l'incontro tra la dirigenza di Iren, i sindaci ed i consiglieri dell’Unione dei comuni dell’Appennino reggiano svoltosi nella giornata di venerdì, nel pomeriggio alla sede dell’Unione, in via dei Partigiani a Castelnovo ne' Monti.
All’incontro erano presenti i massimi dirigenti della multiutility: il presidente Francesco Profumo e l’amministratore delegato di Iren Ambiente, Roberto Paterlini. Sul significato dell’incontro spiega il presidente Profumo: “Questa visita sul territorio dell’Appennino fa seguito all’incontro di Reggio, nel quale avevo preannunciato agli amministratori che intendevo intraprendere un percorso di maggiore conoscenza e dialogo con il territorio. Credo che sia importante per noi avere una maggiore attenzione per i piccoli comuni ed ho quindi ritenuto opportuno dare questa occasione anche per ascoltarli e raccogliere i loro sentimenti rispetto ai servizi offerti, le eventuali difficoltà, ed anche per sottolineare la nostra disponibilità a costruire un rapporto diverso rispetto a quello che abbiamo con le città ed i comuni più grandi: più diretto e costante. Vogliamo insomma porre le basi per una nuova relazione. Siamo interessati che anche i comuni più piccoli siano partner attivi nel nostro operare, così da poter creare maggiori opportunità ed impostare i servizi in modo più calibrato”.
Sull’andamento dell’incontro, afferma il sindaco di Castelnovo Monti e presidente dell’Unione dei comuni Enrico Bini: “E’ stato un incontro molto positivo ed ha gettato le basi per la costruzione di nuovi progetti insieme ad Iren, con la quale tutti i Sindaci ritenevano ormai fondamentale costruire un rapporto nuovo, in cui potessero essere ascoltate le nostre istanze. Due direzioni di lavoro comune da sviluppare nei prossimi mesi sono state impostate nell’incontro. Una è relativa a maggiori investimenti sulle energie rinnovabili, con ulteriori possibili azioni per quanto riguarda il cosiddetto “mini idroelettrico”, l’impostazione di progetti seri ed attenti all’ambiente sulle biomasse, investimenti sull’illuminazione pubblica a risparmio energetico. La seconda prevede investimenti riguardanti progetti scolastici e culturali con gli istituti del territorio appenninico. Azioni sulle quali Iren si è detta disponibile a compiere investimenti diretti. E se diversi sindaci hanno posto quesiti riguardanti la situazione della discarica di Poiatica, e sul ciclo dei rifiuti, dopo l’annuncio di cessazione dell’attività del discarica - su questo tema specifico è stato deciso di organizzare entro marzo una nuova riunione tecnica con la partecipazione di Paterlini in cui verranno analizzate tutte le questioni, coinvolgendo non solo i Sindaci ma anche i rappresentanti dei gruppi di minoranza - i comitati hanno specificato, con tanto di foto su Facebook, di essere "davanti all'ingresso della sede dell'Unione a rivendicare il diritto alla salvaguardia della terra. Iren dentro con le sue massime cariche a indorare pillole e nuovi progetti di sfruttamento della montagna?"
"I montanari vogliono essere virtuosi - lamentava un loro slogan - ma i loro sindaci?". A queste foto, pubblicate sul profilo Facebook del comitato Fermare la discarica, un solo commento, quello del presidente dell'Unione e sindaco di Castelnovo, Bini: "Anche dentro c'erano persone che rappresentavano la nostra laboriosa e onesta montagna. 'Gli amministratori'". Sulla questione interviene anche don Raimondo Zanelli che, in una lettera, scrive: "l'unico profumo che vogliamo sentire è quello della nostra aria".
“Abbiamo creato un mostro” e ancora “un blob”, un fluido mortale senz’anima che ingloba, divora e distrugge tutto ciò che incontra. Ricordate? Sono passati solo due mesi da quando proprio su Redacon scrivevate queste frasi, cari Sindaci, solo due mesi da quando recitavate il mea culpa, pentiti di averlo generato e di averlo nutrito dandogli in pasto “la nostra azienda”. Ed ora? Cos’è successo? Cosa vi ha fatto cambiare idea? Cosa vi fa pensare che il mostro che si nutre di rifiuti, che si finanzia con l’energia che vende o con l’acqua che si consuma (sempre per utilizzare le vostre parole) sia cambiato?
(Lorena Lugari)
Profumo d’intesa? E Orzes e il suo studio: già superato?
(Luigi Bizzarri)
Era giusto e democratico ascoltare le proposte di Profumo. Ritengo però che i tempi siano maturi, via Profumo e avanti Orzes, la montagna deve cambiare e credo credo che questo sia un buon punto di partenza.
(Fabio)
Iren ed amministratori locali non sono altro che la rimembranza di ciò che il Principe di Salina di gattopardiana memoria disse:”Tutto cambia affinché nulla cambi”. Riunioni e riunioni per avere sempre ed ancora Iren, che un giorno sì ed uno no ti telefona e qui mi fermo per educazione. Sperperi meno denaro, ma rilasci bollette chiare e semplici e contenenti anche le offerte che intendono proporre con trasparenza e semplicità! Concordo con i commenti precedenti.
(Luisa Valdesalici)