Home Cronaca Servizi, “il Comune di Toano mantenga gestione rete idrica”

Servizi, “il Comune di Toano mantenga gestione rete idrica”

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Le norme in materia di gestione delle risorse idriche, contenute nell’articolo 7 del decreto 133 del 2014, il cosiddetto “Sblocca Italia”, non convincono il consigliere Gabriele Delmonte (Lega nord), che, riferendosi in particolare al comune di Toano (Reggio Emilia), ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale.

Oltre a riconoscere che la “rete idrica integrata rappresenta un raro e alto valore territoriale” per la località reggiana, il consigliere sottolinea che le nuove disposizioni renderebbero obbligatoria la partecipazione dei Comuni all’ente di governo dell’ambito.

Nello specifico, visto che la Regione si è dotata di un unico ente, l’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, la norma prevede - scrive il consigliere – che il Comune di Toano non possa conferire la rete idrica integrata a un ente inferiore per dimensione alla provincia.

A fronte del fatto che l’unica deroga prevista “fa riferimento ai comuni montani con una popolazione massima di 1000 abitanti” e che il presidente della Regione è il primo responsabile dell'ente di governo territoriale, con l’obbligo “di intervenire nel caso in cui l'ente locale non disponga nulla in merito”, Delmonte vuole sapere se la Giunta riconosca l'alto valore patrimoniale, culturale e tradizionale della struttura idrica di Toano, se ci siano altri eventuali poteri di deroga per la situazione in questione e quali iniziative intenda assumere per salvaguardarla.

L’esponente della Lega sollecita infine l’esecutivo regionale a proporre al Governo un disegno di legge per elevare il limite di popolazione da 1000 a 5000 abitanti per i comuni che vogliano gestire in forma autonoma il servizio idrico integrato.