Ci sono ancora problemi, legati in particolare alla linea di bassa tensione, per alcune località castelnovesi che non riescono ad avere un collegamento stabile con la rete elettrica, ad ormai diversi giorni dall'inizio dell'emergenza.
Afferma il Sindaco di Castelnovo, Enrico Bini: “Abbiamo la località di Cinqueterre che è al momento ancora senza luce, con i problemi che proseguono da giovedì notte. Si tratta di famiglie che hanno anche persone anziane in casa, che si scaldano come possono, e vivono disagi che sono facilmente comprensibili. Attraverso il centro operativo comunale li stiamo seguendo e sostenendo quotidianamente, ed Enel ci comunica che probabilmente entro il pomeriggio di oggi sarà ristabilita la linea, sulla quale sono stati individuati cinque punti con cavi lesionati da rami o alberi caduti”.
Una situazione che però secondo Bini non si può semplicemente imputare a sfortuna o condizioni eccezionali: “Per tutta la montagna, normalmente Enel conta su una squadra di 7 persone, assolutamente insufficiente per un territorio di questo tipo. La manutenzione delle linee non viene più fatta. Per gli interventi di emergenza, come in questo caso, ci si affida a tecnici che arrivano da fuori e non conoscono la zona: quelli al lavoro sulla situazione di Cinqueterre arrivano da Aulla: abbiamo il nostro Consigliere comunale Giorgio Severi che li sta accompagnando, e sono in contatto costante con il Centro Operativo Comunale, che fornisce le indicazioni su dove permangono i guasti, così da orientarsi. Un'altra squadra che doveva arrivare dall'Umbria, assegnataria di un appalto di manutenzione, non è nemmeno riuscita ad arrivare”.
Conclude Bini: “Per il nostro territorio la privatizzazione di Enel ha comportato solo aspetti negativi, è un tema sul quale andrà aperta una riflessione seria a seguito dei danni gravissimi provocati nella nostra provincia da questo black out dalle dimensioni paradossali”.
Soltanto degli ingenui o delle persone che vivono in un mondo delle favole potevano pensare che la privatizzazione dei servizi, nel caso in questione Enel (ma il discorso può essere allargato ad altri), avrebbe portato vantaggi sul nostro territorio. I privati devono guadagnare e sono i numeri che da noi non ci sono, per cui ecco che si viene abbandonati o nel migliore dei casi, messi in coda. Continuo a pensare che se nel dopoguerra si fosse ragionato con questa mentalità molte delle nostre frazioni ancora sarebbero lì ad aspettare acqua corrente e luce elettrica.
(Mauro Moretti)
Ho visto durante il TG Reggio del 9 febbraio la triste conferenza stampa di Livio Gallo (Direttore della divisione infrastrutture e reti globali di Enel) al quale sarebbe bene suggerire di partecipare ad un corso di comunicazione, in quanto ha fatto affermazioni del tipo “Abbiamo fatto tutto il possibile” senza rendersi conto che sarebbe necessario dire che “abbiamo fatto tutto quello che dovevamo”. E poi aggiunge “Per la class action occorre avere motivi fondati ed importanti”, pensa forse che lasciare al buio ed al freddo mezza provincia per tempi lunghissimi non sia importante? Cosa doveva succedere per essere “importante”? Poi conclude scusandosi più volte e dicendo che “Qualcosa non è andato bene” e quindi ammette le colpe, perché se solo chi ha colpa si scusa. Inoltre l’informazione ricevuta non è stata solo carente, in quando inserendo il numero di un’utenza senza guasti di energia elettrica ci si sentiva dire che il ripristino sarebbe stato fatto al più presto!
(Commento Firmato)
È da domenica notte che la luce in via Bellessere e via Pablo Neruda non funziona. Se questa è l’Italia del futuro… auguri e aspettiamo tempi migliori.
(Giuliano Cherubini)