Tra i 665 elettori che hanno espresso la preferenza per Sergio Mattarella come dodicesimo presidente della Repubblica (singolare: presenziò alla festa dell'amicizia a Casina nel 1995), quella della senatrice felinese Leana Pignedoli. Che commenta così la sua elezione: "Oggi abbiamo un grande Presidente della Repubblica. Giudice della Corte Costituzionale, uomo di legalità che ha contrastato le mafie con forza e coraggio, politico che con coerenza si è dimesso da Ministro per non andare contro i propri valori. E certamente l'ampissima maggioranza che lo ha eletto oggi dimostra quanto Mattarella sia figura riconosciuta e stimata, a dimostrazione del fatto che quando si ragiona del merito e della qualità delle persone non si possono che ottenere grandi risultati condivisi. Un segnale di fiducia e speranza per tutto il Paese. Io credo che con questa elezione si sia aperta una nuova fase di trasparenza e condivisione delle scelte politiche che investono l'Italia nel suo complesso. Una nuova fase fortemente trainata da Matteo Renzi. Ora dobbiamo proseguire il percorso delle riforme costituzionali, certi che Sergio Mattarella, garante delle istituzioni e della Costituzione, porterà avanti il percorso avviato dal suo predecessore".
"Oggi è una giornata in cui l'Italia si manifesta all'altezza di un Paese repubblicano serio - commenta Giammaria Manghi, presidente della Provincia di Reggio Emilia - ; una giornata di democrazia compiuta. Il nostro Parlamento, infatti, è riuscito, in tempi possibili, a esprimere una buona coesione attorno a un nome solido e autorevole come quello di Sergio Mattarella, il quale sarà capace di dare rappresentanza e stabilità al nostro sistema. Il nostro Paese ha bisogno di rafforzarsi e riprendere slancio, e questo assai positivo passaggio ci conferma che siamo in grado, come istituzioni, di farlo. Un ringraziamento vada ancora una volta al Presidente Napolitano, per questi nove anni di lavoro indefesso, encomiabile e qualificato. È stato una guida insostituibile nelle difficoltà in cui tuttora versa il Paese".
Anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ha inviato un messaggio d'auguri al nuovo presidente della Repubblica: "L'auspicio è che assieme a lei il Paese e i cittadini possano guardare avanti con rinnovata fiducia. La aspettiamo appena potrà nella nostra regione". “Signor Presidente - ha scritto Bonaccini - a nome mio e della Giunta regionale le invio l’augurio più caro per la sua elezione a Capo dello Stato. É a tutti noto l’alto servizio che lei ha reso al nostro Paese nelle diverse funzioni pubbliche fin qui esercitate, sempre svolte con competenza e capacità, unite al più assoluto disinteresse personale. Tutto ciò rappresenta la migliore garanzia per il popolo italiano. L’auspicio è che assieme a lei il Paese e i cittadini tutti possano guardare avanti con rinnovata fiducia. Mi auguro che, quando i suoi impegni glielo consentiranno, vorrà far visita alla nostra regione - ha concluso Bonaccini -. Ne saremmo lieti e onorati”.
Con tutta la validità della persona, alla faccia del rinnovamento. E’la solita minestra riscaldata. Perché la gente torni ad avere fiducia nella politica ci vogliono persone “nuove”. Ma la “poltrona” è troppo comoda per mollarla.
(Montanaro)
Condivido, si apre finalmente una nuova fase di unità trasparenza e legalità. Il nostro Paese ne ha veramente bisogno. Continuiamo così.
(Enrico Bini)
Non sempre le persone “nuove”, come dice “montanaro”, rappresentano il giusto. A volte si possono cercare persone meno giovani, ma che in fatto di trasparenza, correttezza e onestà siano inattaccabili. Ed in questo credo che il Prof. Mattarella ne sia un esempio lampante. I giovani sono il futuro della politica italiana, ma hanno bisogno di qualche punto fermo da cui partire. Una figura come Mattarella alla presidenza della Repubblica credo possa avvicinare i giovani alla politica, troppo spesso esempio negativo di corruzione e clientelismo.
(Matteo Domenichini)
Sono certo che Sergio Mattarella sia per l’Italia la persona giusta per riportarla fuori da questa situazione di vera incertezza. Persona dal senso dello Stato, acuto e sensibile, attento a tutte le sfumature e grande persona di rara sensibilità. I miei più sentiti auguri al nostro presidente della Repubblica.
(Enrico Zini)
Comprendiamo che nell’entusiasmo del momento le parole viaggiano veloci e in libertà, ma alcuni passaggi nei commenti finora espressi non fanno molto onore al Presidente uscente Napolitano.
(Gino e Lina Virgilli)
Un membro della Corte costituzionale voluto ed eletto alla massima carica dello Stato da un partito e da un premier che si sono avvalsi della netta maggioranza parlamentare uscita da un sistema elettorale giudicato incostituzionale dalla stessa Corte: complimenti!
(Likud)
Il Presidente della Repubblica l’abbiamo, la legge elettorale quasi,la modifica della Costituzione la faranno, poi in scaletta pare ci siano le elezioni. I mille che paghiamo” profumatamente” a Roma, quando vorranno cominciare ad occuparsi concretamente di chi non arriva a fine mese, di chi non ha lavoro e di quella parte della Nazione che è in mano alla malavita e vive a rimorchio di chi produce? Avendo io una certa età, prima di passare a miglior vita, vorrei vedere realizzata qualcuna delle cose di cui sopra. Cari politici, chiedo troppo?
(Armando)
“Fiducia e speranza” che, almeno io, non ho nei suoi confronti, egregia Sen. Pignedoli. Staremo a vedere se Mattarella sarà un buon presidente, me lo auguro anche se rimane qualche perplessità. Buon lavoro, Presidente.
(Serb)
Solo chi soffre conosce la sofferenza, non sarà la panacea ma uomo di transizione. Buona presidenza, per ridare una buona speranza, nella legalità nella giustizia nell’unità di un paese chiamato Italia.
(Antonio Curcio)