Sull’IMU montana, dopo essersi incartato a più riprese tra provvedimenti propri ed interventi del Tar del Lazio, il Governo ha ritrovato alla fine lucidità, facendo prevalere un po’ di buon senso.
E’ il primo commento della CIA di Reggio Emilia dopo aver appreso del comunicato del ministero per le politiche agricole che “rende noto che il Consiglio dei Ministri di oggi ha stabilito con decreto legge la revisione dei criteri per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014, con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’ISTAT. Saranno esenti quindi tutti i comuni montani e, nei comuni parzialmente montani, vengono esentati tutti i terreni di proprietà o in affitto a imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti. Con i nuovi criteri 3546 comuni saranno totalmente esenti e 655 parzialmente esenti. Il termine di pagamento per chi non rientra nei parametri di esenzione è posticipato al 10 febbraio”.
La situazione quindi – aggiunge la CIA reggiana - vede ora l’esenzione IMU estesa a tutti i comuni della nostra montagna, grazie appunto al criterio della classificazione Istat. Per riassumere, sono totalmente montani e quindi esenti dal pagamento dell’IMU i terreni dei comuni di Baiso, Busana, Carpineti, Casina, Castelnovo ne' Monti, Canossa, Collagna, Ligonchio, Ramiseto, Toano, Vetto, Viano, Villa Minozzo.
Nella provincia di Reggio – conclude la CIA – non ci sono comuni classificati come parzialmente montani. La scadenza del 10 febbraio dovrebbe interessare ora solo il comune di Vezzano sul Crostolo ed alcune aree limitate dei comuni di Albinea, Castellarano, Quattro Castella e San Polo, che erano classificate come svantaggiate.