Quando i bambini imparano a fare… il croccante

Si scrive... Baiso, si legge... croccante. Una nuova tappa, dopo la nascita dell'associazione "Le Croccantine di Baiso". Infatti, venerdì 16 gennaio scorso hanno preso il via, presso la scuola secondaria di primo grado di Baiso, due laboratori didattici dedicati alla cucina tradizionale e in particolare al “Croccante di Baiso”.

Questo progetto promosso dalla scuola e sostenuto dall’Amministrazione comunale è stato accolto con enorme interesse da un buon numero di ragazzi che frequentano l’Istituto comprensivo G.B. Toschi. L’evento che mira a valorizzare e preservare il grande patrimonio culinario del territorio favorendo una sinergia fra le diverse eccellenze locali, non poteva che avere come protagoniste le stesse “Croccantine” baisane.

Nella prima lezione sono state spiegate agli alunni le origini del croccante e il suo legame con l’Appennino reggiano, focalizzando l’attenzione sul prodotto inteso come prodotto di qualità, con il recupero delle tradizioni e delle tecniche tramandate di generazione in generazione. Si è passati poi alla fase pratica, con la preparazione delle mandorle e il suo taglio particolare, la cottura in apposite casseruole e la modellazione in tante piccole losanghe irregolari. Ovviamente la giornata si è conclusa con la più che soddisfacente degustazione di quanto si è preparato, ma non solo, ogni alunno ha portato a casa una confezione del “croccante di Baiso”. Nel prossimo laboratorio si passerà alla fase artistica, le mani esperte delle Croccantine insegneranno agli alunni come lavorare ancora caldo il croccante per dargli forme di straordinaria bellezza, con tutte le tecniche per decorarlo.

"Oltre al Croccante - spiega Giuliano Caselli - il progetto dei laboratori prevede altri specialità tipiche locali quali i cappelletti e le tagliatelle, sarà l’occasione migliore per insegnare ai nostri alunni come si fa la pasta sfoglia e come si prepara l’impasto dei cappelletti. Credo che alla fine di questo percorso i ragazzi potranno capire meglio l’importanza di recuperare certe tradizioni, saperi e sapori  della nostra straordinaria terra".