Approvati all'unanimità un paio di ordini del giorno dal Consiglio comunale di Busana nella seduta dello scorso 10 gennaio.
Il primo, proposto dal Pd di Busana, affronta il tema di ulteriori necessari ammodernamenti alla SS 63 quale asse portante di accesso alla stazione alta velocità Mediopadana da parte di tutta la parte sud della provincia di Reggio nell’Emilia e della Lunigiana e pone l'accento sugli interventi più urgenti da realizzare come condizione necessaria per lo sviluppo della montagna reggiana ed in particolare per la sopravvivenza ed il futuro del crinale.
Il secondo ordine del giorno è relativo all'Imu agricola. Il Comune di Busana, pur non rientrando nella previsione dei tagli previsti con l'Imu agricola in quanto posizionato sopra i 600 m. di altitudine, ha ritenuto importante solidarizzare con quei comuni che rientrano nell'applicazione di un parametro così iniquo ed affermare che vanno assolutamente rivisti i criteri per l'individuazione dei comuni montani secondo indici obiettivi e adeguati a cogliere tale specialità, chiedendo pertanto una revisione del provvedimento.
Ordine del giorno sulla viabilità
Ordine del giorno sull'Imu agricola
Che ci si dimentichi di intervenire sulla SS63 dopo Castelnovo sarebbe indecente. La Provincia deve assumere come priorità il tratto dal Cerreto a Castelnovo.
(SC)
Sempre che ci sia ancora una Provincia così come la immaginiamo. E le strade provinciali, quali ad esempio quelle ex statali? Chiudiamo certe valli?
(Marco Leonardi)
La statale 63 oltre Castelnovo dovrebbe essere il fiore all’occhiello della montagna poichè oltre il centro menzionato si incontrano borghi e paesini da favola e antiche usanze che caratterizzano la stessa. E poi più si va in alto e più si vive veramente da montanari. Non stiamo qui a spiegare che attraverso la 63 si va al mare e nelle regioni liguri e toscane. E’ ora che si facciano lavori appropriati per rilanciare questa importante arteria che da sempre ha unito varie regioni italiane. La montagna va rispettata e valorizzata affinchè i montanari non finiscano per abbandonarla ed i turisti possano in essa ritemprare nella stagione estiva ed invernale le loro membra ed esaltare il loro spirito.
(Bruno Tozzi)
Riconfermano e riconfermiamo per l’ennesima volta la priorità della SS63, nel tratto da Castelnovo ne’ Monti verso il crinale, ma nell’articolo si vedono soprattutto ipotesi di tratti sotto Castelnovo ne’ Monti e Reggio Emilia. Parole, parole, parole, soltanto parole e quando i fatti?
(P.F.)
Tutto bello ed auspicabile, ma mi sorgono alcune domande molto semplici, che credo utili ad una sana riflessione collettiva: come possiamo pretendere interventi migliorativi su questa importante arteria, quando da molti anni non siamo in grado di garantire una manutenzione adeguata? Mi dite da quanto tempo non si vede lungo il tratto della SS 63 personale a fare la manutenzione ordinaria e, se serve, straordinaria? Quale ente penserà nel futuro alle strade provinciali? Lo Sato, le Regioni, i Comuni, o forse i privati cittadini? Io speriamo che me la cavo.
(Enrico1960)
Semplicemente si dice che, così come a fine degli anni ’80 fu trovata la motivazione straordinaria delle Colombiadi per finanziare il tratto di Casina (se oggi non fosse stato fatto sarebbero dolori), anche oggi abbiamo la possibilità di cogliere una valida motivazione straordinaria per catalizzare finanziamenti legati alla Mediopadana. Non vogliamo, come provocatoriamente dice Marco, chiudere certe valli, ma puntare ad avere un asse centrale e veloce che servirà sicuramente anche a loro.
(Alberto Castagnini)