La cooperativa di comunità Valle dei Cavalieri di Succiso diventa un film. Si intitola “Varvilla” ed è un documentario attraverso cui il regista Valerio Gnesini racconta la storia della cooperativa che ha fatto rinascere Succiso, a due ore di distanza da Reggio Emilia e a mille metri d’altezza. E “Varvilla” è già stato selezionato al FIFE, Festival internazionale sull’ambiente di Parigi.
La vita delle persone che dedicano il loro tempo alla comunità, inventandosi un lavoro pur di non migrare dalle proprie radici: è questo il tema che il lungometraggio sviluppa raccontando la storia di una delle cooperative di comunità più efficaci. Nel documentario i personaggi trascorrono il tempo tra cooperativa e famiglia e raccontano il loro lavoro, da dove è nata l’idea, quali sono i loro progetti per il presente e per il futuro e le leggende di quella valle.
Il film era stato proiettato in anteprima il 24 ottobre proprio a Succiso, in occasione della Scuola della Cooperazione di Comunità organizzata dall'Alleanza delle Cooperative Italiane, davanti ad un pubblico composto da tutti gli abitanti di Succiso, che si sono così rivisti sullo schermo.
La cooperativa Valle dei Cavalieri ora gestisce un bar, un agriturismo, un negozio di generi alimentari ed è attiva nel turismo, nell’allevamento di ovini, nel settore della manutenzione del territorio e nella gestione del centro visita del parco nazionale. Il film documenta anche l’arrivo e i commenti di una delegazione di professori giapponesi provenienti da l’Università di Osaka, arrivati fino a Succiso per studiare un’esperienza che ha pochi paragoni al mondo. Il film è stato prodotto da Kaleidoscope Factory e Gadoev, due realtà bolognesi indipendenti, grazie al sostegno di Emilia Romagna Film Commission, Provincia di Reggio Emilia e Cineteca di Bologna. La troupe è composta da una decina di professionisti che da anni lavorano nel campo dell’audiovisivo. Per saperne di più si può visitare la pagina Facebook di “Varvilla”.