L'Anas ha pubblicato nei giorni scorsi - sulla Gazzetta ufficiale - il bando di gara per "opere necessarie al ripristino della sede stradale tra il km 43+000 e il km 44+000, dissestata dalla frana del 5 dicembre 2008". L'importo lordo dei lavori è di € 1.749.761,09 . Termine per la consegna delle offerte è il prossimo 10 febbraio. Il termine per l'esecuzione dei lavori è di 180 giorni dalla data di consegna dei lavori (di cui 20 per andamento stagionale sfavorevole). L'appalto sarà aggiudicato al prezzo più basso, inferiore a quello posto a base di gara, con esclusione automatica delle offerte anormalmente basse (salvo che non pervengano meno di 10 offerte).
Il bando è visibile sul sito dell'ente: www.stradeanas.it.
Ovviamente l’appalto sarà aggiudicato al prezzo più basso, auguriamoci però che non sia troppo basso, perchè stiamo assistendo a crolli e dissesti di opere appena terminate e già “bisognose di cure”. Mi sembra di ricordare che anche la statale 63 (al di là delle polemiche suscitate da due rotonde, forse disegnate a tavolino, dimenticando la neve e i Tir, e che stanno creando discussioni e preoccupazioni) abbia manifestato alcune crepe nell’asfalto, anche queste motivo, giustamente, di critiche. Auguri di buon lavoro a chi se lo aggiudicherà.
(Paola Agostini)
Senza polemiche concordo con Paola; sicuramente l’appalto andrà ad un cooperativa (speriamo locale), con la possibilità di revisione prezzo, oppure opere incompiute come parte della rotonda del ponte di Calcinara per rientrare nei costi?
(Un montanaro)
Scusate, ma la rotonda sul ponte di Calcinaia non è finita? Orrenda, piccola, ancora senza luce, pericolosa, ma finita. Giusto?
(Marino)
Speriamo che stavolta i soldi, all’improviso, non spariscano come è successo per la variante del Ponte Rosso.
(Alessandro)
Signor “Marino”, il progetto appaltato probabilmente prevedeva la rotonda molto più larga, con costi superiori, perché prevedeva terre di rinforzo verso la parte non toccata e parte di sbancamento e demolizione con rifacimento del muro. Probabilmente, visto le conoscenze dell’impresa esecutrice, con ANAS sono riusciti a variare in corso d opera per aumentare l’importo, visto che ANAS, finiti i soldi, ha accettato una riduzione del lavoro con risultati pessimi. Quando si fanno gli appalti non sempre i prezzi bassi sono la strada migliore (vedi ss63). Cordialità.
(Un montanaro)
Per una corretta informazione: l’ANAS al Cerreto SS63 non ripristinerà il tracciato franato nel 2008, ma farà opere di manutenzione ai ponti, opere di difesa dalla caduta massi e sostituzioni di barriere stradali lungo il tracciato attualmente in uso, in quanto nonostante anni di monitoraggio e articoli di giornale dove si assicurava la ricostruzione della porzione distrutta (Gazzetta di Reggio 31/12/2014).ANAS cita testualmente nella relazione allegata al bando di gara: “la mancanza di una adeguata conoscenza dell’evoluzione dei movimenti del versante non consente infatti di definire con la necessaria certezza le soluzioni tecniche e relativi costi” (6 anni di monitoraggio continuo non bastano?). Scusate ma l’articolo pubblicato il 12 marzo 2014 da Redacon (dove si dava per certo una spesa di 13,5 milioni di euro con viadotti di 400 ml che superavano l’area in frana, con pronta soddisfazione dei vari politici Pignedoli, Bargiacchi e Gennari che ovviamente e giustamente forse si erano interessati), era uno spot? Oppure qualche d’uno intende ancora perdurare a raccontare frottole e a dispensare a tutti delle cose assolutamente smentite dai fatti? Ma qualche d’uno dei nostri amministratori si è documentato su che cosa intendesse davvero realizzare l’ANAS?
(Umberto)