Riceviamo e pubblichiamo.
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Alcuni giorni fa, presso la sede della Croce Verde, in Palazzo Ducale a Castelnovo ne’ Monti, è stato presentato il terzo libro della scrittrice della Pietra Elda Zannini: “L’ass ed Bastun” . Emanuele Ferrari ha salutato il pubblico presente nel duplice ruolo di Assessore alla Cultura e Editore, e in questa seconda veste ha affermato il suo interesse per pubblicazioni in lingua dialettale.
Benedetto Valdesalici ha introdotto la serata parlando dell’importanza e della necessità di non disperdere il patrimonio culturale del dialetto, mentre Franca Magnani ha fatto un po’ la storia dei tre libri dell’autrice che ora si possono trovare anche in un unico volume intitolato: Trilogia. Ciciaradi sot la Preda.
Il ricavato della vendita dei libri è devoluto interamente per la sistemazione del Santuario della Pietra. Marco Monti, a nome del Comitato, ha illustrato la situazione dei lavori di ristrutturazione.
Serata emozionante soprattutto per le letture di racconti tratti dai libri e interpretati da Cecilia Gianferrari e Ugo Viappiani. Il pubblico si è divertito moltissimo non solo per le belle storie lette, ma anche per l’ottima interpretazione di Cecilia, improvvisata narratrice, e la consumata capacità d’attore di Ugo Viappiani che con il dialetto ci sa proprio fare.
L’autrice ha scritto "l’ass ed bastun" in onore del padre, Bastun era il suo soprannome. La mamma le diceva: Ricordati che per noi, lui è l’Asso di Bastoni, quello che vince sempre!
Il padre è solo il filo conduttore, la scrittrice della Pietra traccia squarci di vita di tanti personaggi e di luoghi che hanno subito trasformazioni. Attraverso un’efficace narrazione ricostruisce al completo il pezzo di paese che va da Piazza, oggi, dell’Unità e attraverso la via dell’oratorio -l’antica Via degli Orti- arriva al borgo Maestà, sparito sotto le ruspe per posto al grattacielo. Dentro questo pezzo di paese, colloca tutti i suoi antichi abitanti, nome per nome, casa per casa. A leggere con attenzione quasi riesce a fa sparire il grattacielo e a ripristinare il borgo antico, con la maestà della Madonna del Rosario nel primo angolo.
Un ricordo in dialetto. Natale è passato, ora i bambini aspettano la Befana. Come una volta. Allora le calze venivano appese alla stufa... e dentro alle calze c’è un mandarino, quattro scachetti, una caramella, una noce, poi a tutti uno scartoccino di cenere e carbone, ma quello vero, mica quello dolce come si usa adesso... dentre ai calset a gh’è un mandarin, quatre scachet, na caramela, na nusa, po’ a teuc un scartoc ed sendra e carbun, ma quel vera, mea cul duls cuma a s’eusa adesa.
(Dilva Attolini)
Il Comitato ringrazia sentitamente Elda Zannini per la generosità nei confronti del nostro Santuario, per il grande lavoro e la capacità di fare rivivere nei suoi libri le tradizioni, le storie, i personaggi di epoche ormai passate ma quanto mai importanti per riscoprire le nostre radici. Ricordiamo che sia la trilogia “Ciciaradi sot la Preda” e “L’as ed Bastun” sono in vendita nelle librerie ed edicole del paese.
(Comitato per il restauro del Santuario di Bismantova)