Venerdì 19 dicembre scorso, al Teatro Bismantova di Castelnovo ne' Monti, come quasi ormai da tradizione (il settimo spettacolo Gospel di Natale in dieci anni di Teatro) approda lo Spirit of New Orleans Gospel Choir, direttamente dagli Stati Uniti d’America, che si è esibito in un concerto natalizio che ha il profumo e il suono di New Orleans.
Io l’America l’ho sempre sognata, un po’ come tutti, credo.
E questa cosa che l’America veniva a casa mia mi piaceva davvero tanto.
Così ne ho parlato un po’ con Alfred Caston, chitarrista di colore che ha capito bene che io l’inglese non lo capivo proprio bene.
Ma quando c’è di mezzo la musica, poi, gli ostacoli non sono più ostacoli ma trampolini di lancio e modi per comunicare.
Che significato ha il Gospel per voi?
Il Gospel significa buone notizie. Il fatto di avere un messaggio positivo per chiunque. Gesù è nato e tu hai una nuova vita. E Gesù rinasce ogni volta con te. Sii felice, pieno di gioia, e trasmetti le tue sensazioni a tutti quelli che ti circondano. La nostra storia è iniziata così, quando eravamo bambini, frequentando la Chiesa Evangelica Battista, che è tipica delle persone di colore, e ci ritrovavamo a cantare in ogni situazione, con la certezza che ci sarebbe sempre stato un motivo per essere felici. Quelli erano i nostri pensieri, i pensieri di bambini che arrivavano dal Sud degli Stati Uniti d’America.
Quella era la nostra strada. E in quel modo siamo cresciuti.
Che sensazioni vi da cantare Gospel?
Credo la migliore parola che possa descrivere le nostre sensazioni sia Gioia, con la G maiuscola. Perché il sorriso che è in te si trasmette a chi ti sta ascoltando. Al tuo pubblico.
E quindi anche per questo è così importante cantare insieme…
Esattamente! Si crea una certa anima comune in tutti quanti. Fra chi canta e chi ascolta i messaggi vengono trasmessi tramite il cuore. Ed è così importante perché tutti insieme date vita ad una cosa nuova, una cosa che prima non c’era, ma ora che c’è può rimanere dentro ad ognuno di noi.
Cosa ne pensi dell’Italia?
Bene… devo essere sincero? Io amo l’Italia! Tutti noi amiamo l’Italia! La prima volta che siamo venuti in Italia era circa vent’anni fa. E poi siamo tornati. E ogni volta che torniamo ci sentiamo a casa. Una casa che è diventata nostra. E poi il cibo è il migliore del mondo, e tu questo lo sai!
Ahahaha! Certo che lo so! Allora buona fortuna e buone feste…
Buone feste a te e a tutti voi!
* * *
Recensione
Il palco è pieno di microfoni e luci, e sono tutti vestiti di viola, con quei loro abiti tipici da concerto Gospel. Chiudo gli occhi e ascolto la prima canzone. E mi viene da pensare questo pensiero, mi viene da pensare che sembra di stare in quella parte di America che si vede solo nei film, quei film belli davvero che ti riempiono l’anima.
Le loro voci arrivano in ogni luogo di te, e ad ognuno presente in sala viene spontaneo battere le mani e i piedi a tempo. E allora capisci di essere necessario quando ti rendi conto che tenere il tempo insieme a tutti gli altri è l’unica cosa che puoi fare, ed è proprio la cosa più giusta.
Il messaggio arriva bene e cristallino: l’importante è essere vivi, e non limitarsi a guardare, ad osservare il mondo intorno, ma farne parte, perché quando inizi a farne parte tutto diventa un’immensa festa bellissima.
Il Gospel è credere in qualcosa con la certezza che quel qualcosa esiste davvero.