Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano premiato a Bruxelles per le sue buone pratiche nel campo del turismo sostenibile. Il riconoscimento arriva da Europarc, in base alle sue linee guida della "Carta europea per il turismo sostenibile nelle aree protette". Nel Parco dell'Appennino, che spazia fra le quattro province di Massa, Lucca, Parma e Reggio Emilia, "uniamo la tutela dell'ambiente al turismo sostenibile - racconta il presidente Fausto Giovanelli - e il turista può risiedere in un antico borgo, recuperato dall'abbandono e trasformato in albergo diffuso, visitare l'allevamento di pecore del gestore, andare in un centro benessere e degustare menu a chilometri zero".
L'area non manca di piatti tipici, "con oltre 60 fra prodotti Doc, Igp e tradizionali, record rispetto agli altri parchi nazionali" spiega il presidente, che descrive come nella dieta, da un lato all'altro del Parco "si passi dal burro all'olio", in un crinale montuoso che passa dagli impianti sciistici fino ad un territorio a pochi chilometri dal mare. Il filo rosso delle attività, come 'le strade forestali con le ciaspole' o il 'Parcobike' adatto anche alle famiglie, è "rompere la monostagionalità" e trovare proposte innovative, sempre grazie alla collaborazione dell'istituzione parco con gli operatori turistici. La natura è ricca di biodiversità e a dominare sono soprattutto "tanti fiori, ma anche lupi, aquile e cervi" conclude Giovanelli.