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Strada nuovissima. Ma l’asfalto cede già

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Foto Redacon

Benvenuti i lavori pubblici. Benvenuto ciò che serve al miglioramento del vivere in montagna. Peccato che non di rado qualcosina da rivedere emerga a brevissima distanza dal termine dei medesimi (lavori pubblici) e dall’uso a cui essi sono destinati. In questo caso la circolazione stradale.

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A bomba. Sul “Ponte 1”, lungo la statale 63, nell’ambito dei lavori intrapresi per la razionalizzazione del tratto tra Felina e Ca’ del Merlo, un tratto di asfalto è già “andato giù”. La questione è stata prontamente segnalata dagli stessi manutentori dell’arteria, con la posa di alcuni “birilli” che avvisano della cosa e di fatto restringono, proprio sul ponte, lo spazio di percorribilità per le auto. Solo provvisoriamente, ci si augura, dato il maggior pericolo per chi transita.

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Intanto proseguono i lavori sul vicino ponte di Ca’ Sistofano, che dovrebbe essere presto “consegnato” agli utenti.

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7 COMMENTS

  1. Approfitto di questo articolo, che tra l’altro mi lascia senza parole, per porre un quesito. Perchè sono stati fatti due ponti separati? Non si poteva farne uno unico? Chiedo scusa perchè forse non c’entra molto con l’articolo, ma ogni volta che lo percorro mi assale questo dubbio e a quanto pare non sono l’unica perplessa. Ringrazio fin da ora chi mi darà delucidazioni.

    (Carolina)

    • Firma - Carolina
    • Tutto quell’acciaio in mezzo, che separa due carreggiate distanti pochi decimetri, pare invero pericolosissimo. Metteranno forse, per la nostra sicurezza, un limite di velocità anacronistico, come al solito. Quanto sconforto.

      (Roberto)

      • Firma - roberto
  2. Anche di questo in pochi giorni ce ne dimenticheremo, vuoi per rassegnazione, vuoi perchè “lo si butta nel mucchio”. Anche nella “virtuosa Emilia” le cose girano come non dovrebbero perchè le responsabilità non esistono più e chissenefrega se un pezzo di strada nuova crolla dopo 15 giorni dall’apertura: chi doveva ingrassare si è ingrassato ed avanti il prossimo. Una piccola soluzione sarebbe mettere appena un pizzico di sale sulla coda dei nostri governanti (anche locali), giusto per paventare l’idea che forse loro sono lì ma almeno non è scontato. In fin dei conti se le cose girano male è colpa nostra che non abbiamo voglia di fare autocritica.

    (Andrea Ganapini)

    • Firma - AndreaGanapini
  3. Che dire, come sempre in Italia le solite cose! Lavori fatti da cani che manifestano problemi e adesso cosa è successo? Un lavoro costato un sacco di soldi fatto male. Ora è stato rappezzato e non fatto rifare l’asfalto all’impresa esecutrice come le regole direbbero. “Lavori fatti a regola d’arte” e chi ci rimette siamo sempre noi utenti, noi che paghiamo con le tasse! Ma tanto va sempre bene così, vero?

    (Gabriel)

    • Firma - Gabriel
  4. Oltre a quanto abbondantemente già commentato, lo squallore sta nel menefreghismo dei responsabili che si guardano bene dal dare risposte a questo stillicidio. Tanto a pagare non sono loro, bensì noi. Signori “responsabili”, volete fare anche voi un commentino oppure, come dice Andrea, fate parte della categoria dei “chissenefrega”? Saluti.

    (Sergio)

    • Firma - Sergio