Riapre un'antica attività a Castelnovo ne' Monti. Lunedì 8 dicembre prossimo, a partire dalle ore 16,30, è prevista l'inaugurazione dell'Albergo ristorante "Bismantova", lungo via Roma, all'altezza di piazza Martiri, nel pieno centro del capoluogo montano.
La notizia è sicuramente confortante. Il primo attore di questa ripartenza è sicuramente Ninetto Ferrari, a cui, come spiegano i figli Cinzia e Ruggero, piangeva il cuore vedere lo stabile chiuso da 5 anni, spento e andare "a ramengo".
Proprietari sono i figli citati, a gestirlo penseranno Sandra e Claudia. La cucina sarà tipica ma non solo, dato che la cuoca è livornese. Non mancheranno pesce e altre specialità, quindi. L'albergo si compone di 12 camere.
"Lo volevano i cinesi", dicono. "Ma nostro padre ha sempre detto no".
Si tratta di un'attività storica per Castelnovo, dato che risale al 1926. Questo lo si può notare da particolari, qua e là, lasciati appositamente nella ristrutturazione. All'ingresso sono stati appesi un paio di cartelli che ricordano, uno, le fasi di ampliamento successive e, l'altro, qualche ipotesi - Ruggero dice: "Quelle che mi convincono e piacciono di più" - circa l'origine del nome "Bismantova".
Si tratta di un'importante notizia anche per il turismo, ovviamente, dato che ben poco si potrebbe fare per trattenere visitatori, in un luogo che pure si rende attraente, se mancano i posti in cui ristorarsi e pernottare.
"Ciò che ci ha spinto è un motivo 'romantico' prima che economico, essendo un'attività famigliare ormai da quasi un secolo e nella quale noi stessi abbiamo lavorato come camerieri", dicono i proprietari, "la ristrutturazione è stata fortemente voluta da nostro padre e un anno fa ci siamo messi all'opera".
"Via via che l'attività prendeva piede ci siamo sempre più convinti e 'innamorati' dell'impresa", conferma Cinzia.
Sottolineando il cambiamento intervenuto nelle modalità di fare turismo, certamente evolutosi negli anni fa (si ricordano le villeggiature estive di 2-3 mesi), dice Ruggero: "Ora bisogna pensare a iniziative tematiche, i clienti vanno inseguiti".
Avete aspettative dall'ente pubblico? "Il sindaco Bini ci ha sostenuti, ma - dice Ruggero - alcuni nodi ci sono, come ad esempio una certa difficoltà di accesso al paese, che avrebbe anche bisogno di maggiore visibilità ('Perchè non segnalare la Pietra di Bismantova lungo l'autostrada?') e i parcheggi: bisognerebbe facilitare le soste".
Ora... si incrociano le dita, aspettando il momento clou dell'inaugurazione, che come detto avverrà lunedì 8 dicembre, alle 16,30, con mostra di fotografie di James Bragazzi.
Finalmente qualcuno che oltre al pane ci mette anche i denti!
(Ciri)
Bella notizia! Complimenti per la scelta e l’orgoglio di impresa e di famiglia.
(Fausto Giovanelli)
Sospiro di sollievo nel vedere che l’albergo non è finito in mani cinesi. Complimenti e in bocca al lupo!
(Mattia Casotti)
Faccio i migliori auguri per la rinnovata attività.
(Gianni Zannini)
Grande Ninetto, finalmente hai realizzato ciò su cui da tempo ti sei impegnato, ti auguro di fare tanta fortuna come tanta fatica hai fatto per rimettere tutto a nuovo. Fiammante il tuo bellissimo locale, sta per dare accoglienza in un paese quasi morto per l’accoglienza dei turisti e non, auguri! Ciao.
(Eros Tamburini)
In bocca al lupo per la nuova attività. Però non vedo nulla di male nell’eventuale arrivo di attività cinesi, meglio cinesi che vedere locali chiusi. Per quanto riguarda invece le aspettative dagli enti pubblici credo che, se è vero ciò che si dice in paese, gli 80.000 euro avuti dalla Regione a fondo perduto siano già abbastanza, come aiuto.
(Commento firmato)
Commento malevolo e poco aderente al buon senso, quello cioè di non svendere agli stranieri pezzettini della nostra storia locale e italiana.
(Una cittadina)
Mi spiace, ma questa chiusura verso gli imprenditori cinesi al limite del razzista non la capisco. Se uno straniero cinese, americano o africano vuole investire il proprio denaro nel nostro territorio dovrebbe essere ben accolto. Se ha capacità e onestà nel lavoro saranno i risultati a premiarlo oppure no. C’è bisogno di nuove idee e attività per poter dare al territorio delle opportunità di lavoro. Non importa il colore della pelle o il nome sul passoporto, se l’imprenditore viene per lavorare onestamente dovremmo solo essere felici. Aggiungo che se per ristrutturare ha avuto soldi pubblici bene per lui e per il territorio, ma mi ha fatto sorridere la domanda del giornalista “Avete aspettative dall’ente pubblico?”. Saluti.
(Commento firmato)
Caro “Commento firmato” (magari indica/chi almeno il nome, così ti/la cito direttamente), non è una questione di razzismo, anche se oramai siamo invasi ovunque da stranieri e molti di questi, ahimè, non sono proprio delle bravissime persone… I cinesi li conosco molto bene (mi trovo anche in questo periodo in Cina per lavoro, dove vengo spesso) e non ho nulla contro di loro, anzi; sono rispettosi, si danno da fare, sono grandi lavoratori, hanno idee, ingegno e passione per l’innovazione; ma soprattutto grandi disponibilità di denaro liquido, essendo per loro natura dei grandi risparmiatori. Vi è un piccolo particolare: che loro fanno il business solo per la loro comunità, ergo non vedrà mai (o forse è capitato molto di rado), che un cinese assuma un suo “non concittadino” e la maggior parte delle materia prime la fanno arrivare direttamente dalla Cina in grossi container. Poi è chiaro che se non vi sono alternative, perché oramai noi italiani siamo alla frutta, che vengano pure cinesi, filippini, indiani e magari anche qualche abitante delle isole Fiji, visto che lì fa molto caldo. Buona giornata e riflessione a tutti.
(Enrico 1960)
Concordo che i cinesi siano riluttanti ad assumere dipendenti non cinesi ma, visto che sono già arrivati (vedi negozio al grattacielo) e che piaccia o meno siamo in un mondo multirazziale, posso lasciare un ultima considerazione. Il negozio gestito da cinesi in questione (come in futuro altri) paga un affitto al proprietario delle mura che è sicuramente italiano. Inoltre le spese (luce,gas,spazzatura ect) e le tasse le pagano da noi non in Cina, quindi trattasi sempre di un indotto economico. Prevedendo la polemica sul fatto che siano gli stranieri a delinquere ho specificato che dovremmo dare il benvenuto a coloro che hanno buone intenzioni e voglia di lavorare. Inoltre vi sono molte attività storiche italiane che non hanno mai assunto nessuno, ma gestito il lavoro appunto in famiglia non dando quindi, come i cinesi, opportunità di lavoro ad altri.
(Alessandro)
Un’icona di qualità; bentornati.
(Giubba)
E’ un vero sollievo veder rinascere il “Bismantova”. Sono davvero contento che riapra uno storico albergo nel centro di Castelnovo. Era impensabile un paese turistico senza un albergo al centro dello stesso. Mi piangeva il cuore vedere abbandonato a sè una struttura recettiva così bella. Davvero un grandissimo in bocca al lupo per la ripresa attività. Bravi!
(Fabio Mammi)
Per “Commento firmato”: per quanto mi riguarda meglio che i cinesi stiano un po’ più verso la bassa, almeno per ora. Per quanto riguarda l’aspetto economico, quindi eventuali finanziamenti avuti, non ci trovo niente di male, anzi; meglio soldi dati a delle persone che intendono impegnarsi e rischiare (perché oggi non è sicuramente facile fare impresa, anche se a casa propria), piuttosto che non dare nulla perché non ci sono iniziative concrete, o magari dare soldi a palate a manager pubblici incapaci, che poi gettano i nostri soldi dalla finestra perché non li sanno gestire. Quindi per concludere: avanti tutta Cinzia, famiglia & Co, con un grosso in bocca al lupo sincero. Saluti.
(Enrico 1960)
Bel colpo, “Ninetto”, leone indomito, mai fermo e sempre pronto a mettersi in discussione. Complimenti vivissimi! E a proposito dell’amico che parla del finanziamento, con la speranza che sia stato elargito, non pensa sia meglio darli a degli imprenditori che li sanno come ben spendere piuttosto che a certa gentaglia e mi limito, ma certi epiteti ci starebbero tutti, di cui in questi giorni si legge? Ancora in bocca al lupo.
(Andrea Azzolini)
Aspettative dall’ente pubblico… 80.00€ a fondo perduto. Beh, non male…
(Emere)
Sono molto contenta per questa apertura di un’attività turistica ricettiva, poichè sono alla ricerca di un albergo posto nel centro di Castelnovo ne’ Monti per la festa del Gaom che si terrà a luglio, ma anche per chi visita le meraviglie del posto. Io sono toscana e sapere che la cuoca è livornese è un privilegio. Vi auguro buon lavoro e auguri di buone feste.
(Saida Petrocchi)
Bellissima notizia! Credo che dobbiamo essere contenti del fatto che qualcuno apre e non il contrario! I contributi esistono per questo. Complimenti alla vostra bella famiglia.
(Moni Meg)
P.S. Ricordatevi del senza glutine!