Home Cronaca “Siamo quel che buttiamo”

“Siamo quel che buttiamo”

38
2

DiscaricaRiceviamo e pubblichiamo.

-----

Se siamo ciò che mangiamo oggi è altrettanto vero che siamo ancor più ciò che buttiamo: i rifiuti sono  il più grande problema globale che ci troviamo ad affrontare, in un mercato di poteri forti  in cui ambiente e persone spesso soccombono. Valutato in miliardi di dollari ogni anno è  il guadagno dei pochi che detengono il lucro e la gestione dell'oro "sporco", destinandolo a incenerimento o smaltimento; e milioni sono le altrettante comunità e persone che ne pagano  il prezzo umano: persone inquinate, impoverite, ignorate, oppresse, svendute, ammalate, spesso in silenzio.

Al momento, nel mondo, solo il 25 per cento di quanto buttiamo viene recuperato o riutilizzato in forme alternative e il mercato finanziario è pronto per il 2020 a investire su circa 80 società quotate che fanno affari sui rifiuti e sulla pelle delle collettività. Un giro di affari, inoltre, dentro cui la mafia nel 2012 ha sviluppato in Italia un "fatturato" illegale di ben 3,9 miliardi nel ramo dei rifiuti. E' evidente che esiste uno sfruttamento di base che non riguarda più paesi del primo o del terzo mondo, ma riguarda tutti.

Come opporsi? Innanzitutto informandosi, perché per rivendicare i propri diritti bisogna prima di tutto conoscerli e vedere le ingiustizie per quelle che sono.

Sabato 6 dicembre prossimo, al Cavolaforum di Cavola, dalle ore 17 sarà proiettato "Trashed", un film con il premio Oscar Jeremy Irons, uno dei più grandi documentari mai girati sul ciclo dei rifiuti. Vero e sincero, "Trashed" è uno di quei film che cambiano certamente la leggerezza con la quale nel quotidiano scegliamo silenziosamente di alimentare il business, il malaffare e la malagestione dei rifiuti, a discapito delle nostre comunità e dei territori.

Milioni di persone, attraverso la lotta e il contrasto, attraverso il consumo critico, attraverso proposte e azioni concrete di recupero della materia, stanno facendo parte di un movimento umano che si oppone al lucro dei rifiuti  che uccide il pianeta. Alcune di loro abitano anche l'Appenino, ma vorremmo fossero sempre più. Da qui il senso dell'iniziativa.

Dopo la proiezione sarà la volta degli interventi di alcuni dei promotori locali dell'evento, che parleranno delle proprie esperienze di contrasto e di cittadinanza attiva: il nostro Comitato "Fermare la discarica" di Poiatica di Carpineti, "Ecologicamente" di Toano, Movimento cittadini a rifiuti 0 "Per esempio" di Casina, "Bottega diversa" di Castelnovo ne’ Monti, Consulta giovani di Carpineti, associazione "La Fenice" di Castelnovo ne’ Monti. Seguiranno dibattito, domande e proposte dal pubblico e di tutti coloro che vorranno portare contributi.

Crediamo sia davvero importante come occasione che tutte le famiglie di montagna partecipino per dare un segnale forte di cambiamento all'iniziativa dal nome "Si scrive rifiuti si legge potere". L'unico potere a cui tendiamo: il potere di cambiare le cose.

Dopo il dibattito, alle ore 20, ci sarà un ricco  buffet con prodotti locali e la "Vecchia Banda" di Toano suonerà dal vivo. Per tutto il pomeriggio addobbi riciclosi natalizi per i bambini. Per godere del  buffet la prenotazione è obbligatoria telefonando ai numeri 3357012434 oppure 3288896333. Ringraziamo di cuore la Pro loco di Cavola per la gentile ospitalità.

(Comitato "Fermare la discarica")

* * *

Oh mondo, quale triste figura / tutti sguazzano nella spazzatura / con la scusa che niente dura”. Era il 1945 e il poeta francese Jules Romains ammoniva un'umanità  sempre più distante dal rispetto verso sé stessa. Oggi queste parole sembrano essere triste profezia di quanto la spazzatura, quella concreta, quella che puzza, sia diventata la reale emergenza globale e locale  che  costringe l'umanità a interrogarsi.

2 COMMENTS