La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi sulla Sp 9 delle Forbici, nei pressi del torrente Spirola in comune di Castelnovo Monti, per consentire i lavori di ripristino di una frana di valle provocata dalle intense precipitazioni di questi giorni si viaggia a senso unico alternato regolato da impianto semaforico e con limite di velocità a 30 km/h. I provvedimenti rimarranno in vigore sino al ripristino della scarpata.
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Già, peccato che proprio sullo stesso punto erano intervenuti nei mesi estivi per fare la stessa cosa, con fondi del Genio civile. Ora si ripristina con soldi della Provincia? Ma non siamo noi che paghiamo due volte un lavoro fatto male?
(MB)
Concordo appieno il commento del signor “MB”, poiché in quel tratto quest’estate sono stati fatti dei lavori proprio perché c’era stata una frana sotto alla strada esattamente nello stesso punto. Ora, a distanza di qualche mese, probabilmente perché il lavoro precedente era stato fatto troppo bene, ci siamo di nuovo dietro. Io mi chiedo c’è qualcuno che controlla che questi lavori vengano fatte a regola d’arte? Io farei rifare tutto da zero alla stessa ditta pagando zero €!
(Barbara)
Prima ci si convince che il dissesto idrogeologico non è pura funzione della quantità di opere pubbliche (appalti) fatte o mancate meglio è. Vale per il governo, per i sindaci, per l’opinione pubblica. Vale per Genova, per Carrara, per Parma e anche per lo Spirola. Prima si prendono davvero in considerazione i cambiamenti climatici e meglio è. Il cambiamento climatico non è una paura del futuro. È una realtà del presente. Bisogna ricalibrare quasi tutto. Parametri di sicurezza, standard delle opere, filosofia dell’approccio preventivo (che deve includere il non fare, il cosa fare e il come fare, piuttosto che l’invocazione al fare di più in termini). È impressionante che l’applauso più forte al piano di spesa del governo venga dall’Ance (Ass. costruttori edili), cioè dalle stesse forze economiche che sono state protagoniste dell’uso esasperato del territorio e dell’urbanizzazione di buona, ma anche di cattiva qualità.
(Fausto Giovanelli)
Certo, perchè è noto a tutti che i costruttori edificano senza il permesso del Comune che, guarda caso, introita gli oneri di urbanizzazione. Tutti abusivi?
(Pinello)
Invece non concordo affatto e informatevi prima di sparare senza conoscere, come sempre più spesso accade! L’intervento dell’estate riguardava il torrente (Genio civile) ma ben prima (da mesi) la strada in quello stesso tratto era ristretta a causa del cedimento della banchina stradale dove appoggiava il guard-rail; non ricordate vero? Io perfettamente, passandoci ogni giorno! Al termine dei lavori sul torrente, ad altra impresa è stato affidato l’incarico di ricostruire la banchina ed installare di nuovo la barriera stradale. Opere ben distinte e assolutamente non correlate tra di loro. Infatti anche gli enti di competenza non sono gli stessi!
(ZL)
Qui non c’è nessuno che spara cose e frasi a vanvera, caro signor/ra “ZL”, sono pensieri espressi perché ognuno ha la libertà di parlare, le torna?n Lei conoscerà perfettamente la situazione accaduta e allora le chiedo: come mai la banchina aveva ceduto nell’estate scorsa? Le rispondo io: perché sotto c’era stato uno smottamento che è stato sistemato e che ora è di nuovo franato. Il lavoro del Genio civile, che è stato svolto mesi dopo che il tratto di strada era stato sistemato, non c’entra niente perché hanno semplicemente pulito e tagliato piante nella Spirola.
(Barbara)
Perfetto, si è già risposta da sola, signora Barbara, visto che anche lei mi pare ben informata! Il lavoro fatto lungo il torrente non era affatto previsto per consolidare la frana sotto la banchina stradale, di competenza della Provincia. Ma visto che è concorde appieno con MB: “Già, peccato che proprio sullo stesso punto erano intervenuti nei mesi estivi per fare la stessa cosa, con fondi del Genio civile. Ora si ripristina con soldi della Provincia? Ma non siamo noi che paghiamo due volte un lavoro fatto male?” ribadisco che non si tratta della stessa “cosa”. Libertà di pensiero, ci mancherebbe, meglio però dire le cose come stanno!
(ZL)