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In onda lunedì ore 14, repliche mercoledì ore 10 e venerdì ore 19,30
Eccoci alla terza puntata di Alle ricerca della felicità!
L’ospite di questa puntata sarà Gaetano Di Fiore, un ragazzo di origini campane che vive a Castelnuovo ne’ Monti da parecchi anni.
Gaetano (per gli amici Nino) ha 17 anni, frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore di Castelnuovo ne’ Monti – Settore Alberghiero, e studia Danza e Teatro con la scuola Arcobaleno.
Gaetano, però, si esibisce anche come ballerino e ha ricevuto per questo notevoli riconoscimenti.
Ecco il suo canale YouTube:
http://m.youtube.com/channel/UCyjpbejxTVXgX69_QDHPvXQ
Parleremo così di Danza, Teatro e Vita, volendo.
Leggeremo Shakespeare e un frammento di “292 poltroni”, il libro di Emanuele Ferrari e Giovanni Mareggini dedicato ai dieci anni del Teatro
PS: Dimenticavo... Gaetano è anche autore di una canzone che si intitola Il mio universo e che ascolteremo durante la trasmissione!
Una volta ho pensato che la donna della mia vita doveva essere una ballerina, una che con il corpo e con se stessa ci sapeva fare. Una che guardandosi allo specchio avrebbe pensato di essere bella, bellissima. Una ragazza capace di danzare sul palcoscenico della vita senza paura di cadere mai, con il coraggio di rialzarsi dopo. E i sorrisi donati al pubblico, e tutti gli applausi per lei. La donna della mia vita dovrebbe essere proprio così. Con la musica di dentro e i sorrisi di fuori. Il corpo che parla più di tutte le parole che ha in bocca e nella testa. E le volte passate in camerino a truccarsi e a pensare di essere abbastanza per se stessa. Per tutta se stessa. Un’altra volta sono uscito con una ragazza che faceva la ballerina. Hip Hop, se ricordo bene. Beh, lei sorrideva, e poi un giorno ha smesso di sorridere, e anche di ballare. Diceva le piaceva ballare. Diceva: “Ma lo sai che mi hanno fatto un video e lo hanno messo su YouTube?”
Io non l’ho cercato mai quel video.
E ora ho smesso di cercare anche quella ragazza che una volta faceva la ballerina. Forse perché ha smesso di ballare. Forse perché sul palcoscenico della vita non ci sapeva più stare. Forse perché aveva troppa paura di cadere giù e non rialzarsi più.