Lungo il corridoio che conduce all’ufficio del Sindaco di Castelnovo ne’ Monti, nella sede comunale di piazza Gramsci, recentemente sono stati affissi dei quadri che riproducono le immagini fotografiche di coloro i quali hanno governato il Comune dalla sua nascita.
L’idea è sorta all’assessore della precedente Amministrazione, Savio Bertoncini, che ci concede un’intervista in esclusiva.
D: Signor Bertoncini, come è nata l’idea di creare una galleria dei sindaci del paese?
R: Nella mia attività di assessore ho avuto incontri con altre amministrazioni nelle cui sale civiche era presente questa raccolta fotografica, in particolare nel comune di Castelnovo del Garda dove era molto dettagliata; da cui perché non farla a Castelnovo?
D: E’ un suggerimento che è stato subito accolto dall’amministrazione?
R: Mi è stato detto in una giunta di sì, con qualche battutina ("angolo dei morticini"), sicuramente sottovalutando la visione storica.
D: Quanto tempo è stato necessario per attuare il progetto e quali difficoltà ha incontrato, se ci sono state?
R: Si è fatto relativamente presto, perché chiedendo collaborazione al personale della biblioteca con piacere ho appreso che era esistente parte della ricerca, per cui la parte relativa ai nomi e ai periodi era fatta; si è solo provveduto a svolgere delle verifiche e ho pensato di esporla finita la legislatura e prima dell’insediamento del sindaco attuale. La parte difficile è consistita nella ricerca delle foto, alcune delle quali ancora mancanti.
D: Come ha proceduto a reperire il materiale fotografico?
R: Dei sindaci ancora in vita o del primo dopoguerra è stato abbastanza semplice chiedendo ai parenti, per altri visitando i cimiteri e ad esempio i primi due sindaci con l’aiuto dei familiari che (con entusiasmo) si sono attivati.
D: I discendenti cui vi siete rivolti per acquisire le fotografie come hanno accolto l’iniziativa?
R: L’idea è veramente piaciuta, tanti si sono dati da fare, alcuni stanno ancora cercando di trovare foto decenti, anche perchè si parla del secolo scorso e prima; continuiamo a cercare con la speranza di trovarle tutte anche perché alcuni (prefetti o commissari) erano persone che vivevano via.
D: Mi risulta che tutto il progetto sia stato frutto della donazione che Lei ha fatto al Comune, per quale ragione ha ritenuto di accollarsi la spesa?
R: Io sono un collezionista di cartoline, foto, documenti e tutto quello che capita del comune dove sono nato e vivo; è un peccato dimenticarsi della propria storia o distruggere materiale; tante persone quando puliscono solai o cassetti sapendo del mio hobby mi portano tanti documenti; l’Amministrazione non ha fondi, per cui mi sono attivato per trovare chi mi ha aiutato, anche perché la spesa non è stata alta. La cosa che mi fa piacere è che tanti cittadini si complimentano dell’idea e della realizzazione.
D: Quando è stata inaugurata la galleria?
R: Una vera e propria inaugurazione non è stata fatta, è stata allestita prima dell’insediamento della nuova Amministrazione.
D: La scelta della data ha un particolare significato?
R: No, però essendo presente la foto di Gian Luca (Marconi, sindaco precedente, ndr) si doveva esporre al pubblico terminata la nostra legislatura e prima dell’insediamento ufficiale della nuova (Consiglio di insediamento).
D: Quali impressioni ha raccolto tra coloro che hanno visto questo scorcio della storia del paese?
R: Molti mi hanno fatto i complimenti, addirittura un assessore alla cultura di un altro comune mi ha chiesto come fare per organizzarla anche loro.
D: Visti i risultati e le opinioni che ha sentito quali sono le Sue conclusioni?
R: Che nonostante alcuni scettici molti cittadini hanno apprezzato vivendo tale esposizione come parte della storia del nostro Comune, questo mi fa piacere e mi stimola a continuare la ricerca delle foto che mancano.
D: Il Suo mandato si è concluso, c’è qualche altro progetto che avrebbe voluto realizzare e che è rimasto un sogno nel cassetto?
R: Chi vive l’impegno in Comune come volontariato e al servizio dei propri concittadini ha sempre tante idee ma si ci scontra con i bilanci, la cosa di cui io sento la mancanza è un museo in paese, grande o piccolo che sia, ma mancano fondi e forse non interessa a nessuno neppure cominciare a ragionarne.
D: Cosa Le piacerebbe vedere a Castelnovo che ora manca?
R: Come detto prima un museo – laboratorio – un luogo di incontro che non sia solo la biblioteca, coinvolgere i giovani per fargli riscoprire le radici; la nostra è una terra ricca di tradizioni.
D: Ha qualche suggerimento che possa trovare adesione nel contributo di privati per rendere Castelnovo un paese più bello e interessante?
R: In una situazione mondiale così difficile non è facile, ma se si sfruttasse di più il volontariato non solo a sbadilare in tragici eventi (si fa sempre volentieri) ma anche per le idee mettendo a disposizione strutture o aree, forse… forse qualcosa potrebbe uscire. Abbiamo già diversi esempi nell’ambito ricreativo–gastronomico.
D: La ringrazio per il tempo che ci ha consesso. Per concludere l’ultima domanda: i Suoi progetti per il futuro?
R: Mi riposo un po’ (politicamente) e mi ridedico (a tempo libero) al volontariato che avevo trascurato, perché essendo assessore mi sembrava non compatibile e qualcuno poteva pensare che lo facevo per i voti. Comunque qualche idea mi è venuta, vedremo se con l’aiuto dei volontari riuscirò a realizzarla. Ringrazio Redacon per l’opportunità.
Bravo Savio, me ne aveva parlato e alla fine è riuscito nel suo intento. La memoria storica è importante.
(Corrado Parisoli)
Bellissima e originale iniziativa (mi piacciono moltissimo i documenti fotografici d’epoca). Complimenti!
(Alina)
P.S. – Se la redazione riuscisse a pubblicare qualcosa, ma forse è chiedere troppo…
Ecco dov’eri sparito! A sistemare la tua collezione dei sindaci del passato castelnovese! Bravo, Savio, hai avuto una bellissima idea e credo sarà molto apprezzata dai nostri concittadini, me compresa. Riappropriarci della nostra storia, e i sindaci ne sono una parte importante, e coltivarne le memorie dovrebbe essere un impegno costante di noi un po’ in là con gli anni e soprattutto dei giovani, che senza conoscere la loro storia non saranno in grado di scrivere quella che li riguarda. Questa tua bella iniziativa ci aiuterà in tal senso. Complimenti.
(Paola Agostini)