Mentre al momento sia Pd che Fi hanno escluso candidati montanari dalle liste per le prossime elezioni regionali, oltre a Umberto Gianferrari (Fratelli d'Italia-An) ora c'è un nuovo candidato montanaro nelle file di un altro combinato di partiti, il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e l'Udc. E' Giovanni Ferrari, già candidato consigliere alle elezioni regionali del 23 novembre 2014 e ora candidato a Reggio Emilia per la zona montana nella lista Ncd-Udc. "So che è difficile, ma ci provo", spiega Ferrari a Redacon. Il candidato è nato a Vetto l'1 marzo 1943: dopo gli studi universitari e una importante esperienza lavorativa a Milano è rientrato nel suo paese dove tuttora vive e risiede, come pensionato.
"Mi sono sempre politicamente speso per il mio paese e per tutta la comunità montana - spiega Ferrari - Dapprima come candidato sindaco di Vetto nel 2004 e capogruppo consiliare di opposizione mi sono sempre adoperato per un bene comune con determinazione e tenacia. Nelle elezioni del 2014 sono stato candidato consigliere a Castelnovo ne’ Monti nella lista civica 'Progetto per Castelnovo'. Sono stato anche coordinatore di Fi del comune di Vetto per 10 anni".
Perchè questa candidatura?
"Anzitutto, perché nonostante i 'rumori', credo ancora nella politica quale mezzo per risollevare il paese Italia, poi con determinazione, adoperarmi per tutte le problematiche che affliggono la montagna della nostra provincia di Reggio Emilia. Mi batterò anzitutto per la diga di Vetto, perché la ritengo la soluzione dei tanti problemi che esistono nella nostra montagna quale, lo sviluppo territoriale e la disoccupazione giovanile, e il rilancio dell’economia locale a vantaggio di tutti gli esercizi pubblici esistenti, non per ultimo la diga sarà anche una risorsa per la nostra pianura".
"Mi adopererò nell’ambito sociale - prosegue Ferrari - per sostenere il volontariato che è una vera ricchezza delle comunità e nell’ambito del territorio, incentiverò con tutti gli strumenti a mia disposizione la tutela e lo sviluppo del patrimonio rurale, e il recupero delle aree agricole e immobiliari abbandonate, assicurando nel contempo una bellezza dignitosa del nostro paesaggio, non di meno porrò attenzione alla viabilità, vero motore del progresso montano e non. Per quanto riguarda i tributi, mi adopererò per una equa distribuzione fiscale su base reddituale. Da qui voglio ripartire a beneficio di tutti gli elettori".
Caro Gianni, Ti auguro di tutto cuore di riuscirci, indipendentemente dal partito che hai scelto; direi la stessa cosa a chiunque ha le tue idee di qualunque partito sia. Tu sai cosa serve allo sviluppo della montagna, ma le tue idee si scontrano con chi ha sempre voluto che la montagna fosse un territorio povero e che tale deve restare; i montanari devono andare in città o alla bassa a lavorare e dare sviluppo a loro e non alla montagna. Guardando i risultati ci sono riusciti, abbandono del nostro territorio, dissesto globale, spopolamento generale, chiusura di attività commerciali, scuole, poste, chiese, ecc.; solo funerali e niente battesimi; bel risultato, complimenti. Ma la cosa assurda è che in tanti, specie chi viene in montagna 15 giorni all’anno, continua a sostenere che quello che dici tu non serve, che il lavoro e lo sviluppo lo si ottiene con delle chiacchiere e delle fantasie; mi auguro che qualcuno apra gli occhi e usi la propria intelligenza, forse capirebbe che il futuro della montagna lo porta il lavoro, quello vero; purtroppo il prezzo dei martiri delle ideologie sbagliate lo paghiamo tutti noi e le generazioni future.
(Lino Franzini)
Complimenti a Gianni per il coraggio di mettersi in gioco in una elezione difficilissima per la ben nota “vischiosità” del nostro elettorato locale. Invito anche coloro che sono abituati a votar intruppati per il simbolo a tener conto della persona e delle sue origini.
(Likud)
Bravo Gianni, sei una persona eccezionale e “vera”, penso di conoscerti abbastanza bene per poterlo affermare. Non hai timore di metterti in gioco e soprattutto hai valori e idee concreti. Tantissimi auguri e complimenti.
(Carla)