Il Lions Club di Castelnovo ne' Monti ha riunito soci e amici presso la propria sede dell'Albergo Miramonti per ragionare di "Cavalieri templari: misteri e verità" con l'aiuto di un esperto a tutto tondo qual è il reggiano Mauro Giorgio Ferretti presidente della onlus Centro studi storici templari e dell'Associazione cavalieri templari cattolici italiani nonchè Magister dell'Ordo Equester Templi.
Il dr. Ferretti è autore di diversi studi sull'argomento e l'ultima sua pubblicazione, che si intitola "Cavalieri Templari: misteri e verità", mira a far chiarezza e verità storica circa le tante interpretazioni favolistiche diffuse da romanzi con pretese storiografiche ed altre opere che mirano più spesso a stupire che non a cercare la verità dei fatti.
Nei duecento anni della loro attività i Cavalieri Templari hanno creato un sistema che innervava gran parte del mondo conosciuto e sconosciuto se è vero che sembra che abbiano raggiunto l'America centrale da cui portarono grandi quantità di argento.
I Templari nascono nel 1119 a Gerusalemme con sede proprio sulla spianata del Tempio (da ciò la denominazione con cui sono noti) come ordine di monaci guerrieri col compito di presidiare le vie dei pellegrini e difenderli ed ospitarli. Da ciò la creazione di un reticolo di postazioni (mansio) a distanza di un giorno di cammino una dall'altra in cui i pellegrini potevano trovare ospitalità e difesa. Si pensi che sono circa 3500 i siti templari censiti in Europa di cui almeno 500 in Italia.
A ciò si aggiunse la formazione di almeno tre grandi flotte con la bandiera dei Templari (la croce patente rossa su campo bianco) che coprivano le prime due il Mediterraneo occidentale e orientale e la terza con base sull'Atlantico a La Rochelle.
Per dare una idea delle loro attività sembra certo che siano stati i Templari a trasportare a Loreto la casa della Madonna dopo averla smontata pietra per pietra in Palestina e ancora che siano stati i Templari a recuperare la Sacra Sindone dal saccheggio di Costantinopoli e a conservarla facendone oggetto di venerazione.
La ferrea disciplina dell'ordine e l'ottima organizzazione fecero sì che in breve tempo i Templari divennero una forza economica e politica riconosciuta tanto da essere esenti da tasse come forza "multinazionale" a servizio e difesa del Papa. Ma fu proprio questo loro ruolo a segnarne la fine quando, all'inizio del sec. XIV, Filippo il Bello di Francia si schierò contro il Papa deportato ad Avignone e quivi tenuto prigioniero.
Il 1314 segna la fine dei Templari con la messa a morte del Gran Maestro bruciato a Parigi nei pressi del Pont Neuf con l'accusa di eresia.
Occorre arrivare all'inizio del 1700 per risentire parlare dei Templari in forma ufficiale in Francia con la ricostituzione di un ordine laico, prevalentemente costituito dai primogeniti delle famiglie nobili, deputato alla difesa della Chiesa.
Successivamente Napoleone pone a capo dei Templari un massone che segna il distacco dell'ordine dalla Chiesa ed avvia la frammentazione in tanti e diversi gruppi di Templari operanti in Europa e nel mondo.
In Italia avviene la stessa cosa, ma alla fine della seconda guerra sono solo tre i viventi che passano alla massoneria.
Solo nel 1985 si ricostituisce un ordine dei Templari in Italia come onlus di volontari laici e cattolici che hanno come compito principale la lotta alle sette sataniche e la difesa dei luoghi sacri dalle profanazioni.
L'ordine è aperto a tutti coloro che ne accettino le regole e che versino la quota annuale di 60 euro. L'ordine è aperto anche alle donne.
Un obiettivo dell'ordine è l'ottenimento del riconoscimento ufficiale della Chiesa.
Una interessante anticipazione che si è avuta nelle conclusioni del presidente del Lions castelnovese Alessandro Pigoni è l'impresa che l'associazione intende sponsorizzare di un pellegrinaggio a cavallo da Bismantova a Santiago di Compostela che dovrebbe compiersi nel 2015 per opera di Paolo Baroni. Considerato che si tratta di un pellegrinaggio classico e che viene realizzato a cavallo le "assonanze" coi Templari sono più che evidenti.