E' partita dall'Unione dei comuni dell'alto Appennino la nuova strategia di coinvolgimento per sconfiggere i ladri, qualunque sia la loro provenienza.
Grazie alla disponibilità del comandante della Compagnia carabinieri di Castelnovo ne' Monti, capitano Dario Campanella, è nata una nuova forma di collaborazione tra cittadini, amministratori e forze dell'ordine.
L'iniziativa ha preso il via venerdì 10 ottobre a Cinquecerri di Ligonchio con il primo incontro con la popolazione locale al Circolo ricreativo Il Folletto.
Numerosa e particolarmente interessata la partecipazione dei cittadini, tra cui alcuni che recentemente hanno subito furti.
Sono intervenuti i sindaci dei quattro Comuni dell'Unione Alto Appennino: Giorgio Pregheffi (Ligonchio), Daniela Pedrini (Busana), Paolo Bargiacchi (Collagna) e Martino Dolci (Ramiseto) e naturalmente il capitano Campanella con alcuni collaboratori tra cui il brigadiere Melarosa (Ligonchio) e il maresciallo Arioni (Collagna).
Vista la partecipazione e l'utilità del confronto, sono stati programmati gli incontri con i cittadini degli altri tre comuni: a Busana giovedì 16 ottobre ore 18 presso il Centro servizi di Cervarezza Terme, a Ramiseto venerdì 17 ore 18 al Centro polivalente e a Collagna giovedì 23 ore 18 Centro civico.
Durante l'incontro di Cinquecerri il capitano Campanella, oltre a dare alcune indicazioni su come prevenire i furti, ha distribuito ai presenti una sorta di vademecum di comportamento del cittadino.
Oltre alla eventuale installazione di mezzi tecnici sulla sicurezza (sistemi d'allarme e telecamere), il Comandante ha raccomandato ai presenti di segnalare al 112 ogni sospetto, sia per la presenza di persone estranee alla comunità che di macchine sconosciute, annotando anche la targa.
Tutte proposte giuste, ma essendo cambiati i tempi e le condizioni forse c’è da pensarne anche altre, che però dipendono dal Parlamento, non solo dalla buona volontà delle Forze dell’Ordine o delle singole amministrazioni locali.
(Marco Leonardi)
A me lascia molto perplessa il fatto che, a distanza di pochi giorni o addirittura ore, i signori ladri si ripresentino non solo nel paese colpito ma addirittura in case vicine. Ma proprio non hanno paura di nulla! E soprattutto perché non ce l’hanno?
(Francesca)
E’ giunta notizia, non ufficiosa, di furti poche notti fa anche nel ramisetano. Volevo sapere se c’era qualcuno che poteva confermare o smentire questa notizia.
(Commento firmato)
Sì, qui a Ramiseto ci risulta che ciò sia avvenuto. Il problema è crescente e dovremo limitare la nostra libertà per non risultare cattivi e vigilare maggiormente. Le forze dell’ordine senz’altro ci aiutano e ci aiuteranno nei limiti delle loro attuali possibilità, con consigli e presenza. Ma la crisi economica e la globalizzazione portano con sè anche questi problemi, che in precedenza non c’erano. Dobbiamo aiutarci fra noi abitanti e sperare che la legislazione in materia venga aggiornata agli scenari intervenuti.
(Marco Leonardi)
Grazie, vicesindaco. Per diritto/dovere di cronaca si può sapere se i furti sono avvenuti nel capoluogo o nelle frazioni? E con quali metodi? Erano case abitate o meno? Per quel che riguarda la globalizzazione, nel nostro territorio si esprime con la presenza di popolazioni di alcune etnie che non hanno certo migliorato il livello del tessuto socio-culturale della zona ma, anzi, lo hanno impoverito sotto tutti i punti di vista.
(Commento firmato)
La notte appena trascorsa ha visto in azione i ladri in una delle più belle ville di Ramiseto. I proprietari, una importante famiglia di imprenditori, si è accorta solo al mattino del furto. Gli ignoti ladri hanno agito indisturbati mentre la famiglia stava dormendo. Il cane di guardia, un pastore tedesco di notevole stazza, non ha abbaiato e nessuno si è così svegliato.
(Alessandro Raniero Davoli)
Sembra che questi furti avvengano sia nel capoluogo che nelle frazioni; sono iniziati questa estate e constatiamo che si ripetono, nonostante siano stati effettuati alcuni controlli. Venerdì sera alle 18 ci sarà un incontro con la cittadinanza e le forze dell’ordine, presso la Sala polivalente di Ramiseto, per discutere delle possibili soluzioni a questi problemi. Spero possano essere presenti in molti per ricevere consigli e studiare strategie tali da arginare meglio questo brutto e direi intollerabile fenomeno nuovo.
(Marco Leonardi)
Speriamo che questi malfattori vengano presto assicurati alla legge, ma sarà un’impresa molto ardua per la vastità del nostro territorio e la conseguente impossibilità di un suo controllo capillare. Magari un coordinamento con i vicini comuni toscani potrebbe aiutare a presidiare maggiormente i valichi appenninici, probabili vie di fuga.
(Ic)
Ho fatto il servizio militare nei Carabinieri, presso il Comando Compagnia di La Spezia. Porto di mare per definizione, sono stato spesso in servizio di ronda. Non erano “ronde fai da te”. Erano comandate da un Carabiniere e formate da militari anche stranieri (solitamente ambito Nato) di questa o quella nave approdata in porto in quei giorni. Ritengo che se è impossibile incrementare le forze dell’ordine, le si potrebbe affiancare coi soldati, così come avviene del resto in occasione delle tornate elettorali. Ovviamente sotto la regia del Comando provinciale Carabinieri. Questo il senso della petizione che ho attivato, che depositerò prossimamente in Prefettura. E’ iniziativa di un cittadino, è bipartisan e non ha alcuna connotazione politica. Come bipartisan è il desiderio di ciascuno di noi di vivere in condizioni di sicurezza accettabili; queste, ovviamente, non lo sono.
(Umberto Gianferrari)
I furti aumentano e le forze dell’ordine diminuiscono, come possiamo risolvere questo problema? Io ho sprangato porte e finestre ma ho una gran paura che prima o poi me li troverò in casa.
(Piola)
Scusi Piola, e quando usciamo come facciamo con la sprangatura interna della porta? Se una persona onesta è relegata in casa come in una cella, mentre il ladro è in libertà, vuol dire che c’è qualcosa che non quadra.
(Umberto Gianferrari)