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Amerigo, dopo 40 anni chiude la storica fotorologeria Valdenza

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Con l'articolo che pubblichiamo di seguito inizia la sua collaborazione al nostro giornale Natascia Nobili, che ringraziamo e a cui diamo il benvenuto.

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AMERIGO BATTILANITanto ha in anni l’attività di Amerigo Battilani ed è con un pizzico di malinconia che mi avvicino con delicatezza a proporgli una intervista per la montagna; con delicatezza, perchè Amerigo è una di quelle persone che trasmettono grande umiltà ed onestà.

Amerigo inizia la sua carriera lavorativa col padre, lo storico inventore dei grilli (tricicli per bambini presenti in tutti i grandi parchi pubblici d’Italia ed attualmente esportati con successo in tantissimi paesi del mondo), con cui però l’intesa non è ideale, racconta e spiega per incompatibilità di carattere - ed io aggiungo, per una evidente emancipazione personale che cercava e voleva una sua strada.

Il fratello è già un affermato fotografo a Reggio Emilia (socio della famosa cooperativa di fotografi GAF) e così supportato decide di aprire in paese un negozio di foto-orologeria, aggiudicandosi in montagna un altro primato: insieme ad Amanzio Fiorini (di cui riconosce le eccellenti doti artistiche) sono i primi ad avviare nel nostro Appennino questo doppio mestiere.

Con l’ironia che lo contraddistingue, Amerigo mi racconta di ricordare benissimo il suo primo incasso: L. 50  per un pila da 4,5 volt!!!

Non  riconosce di aver avuto una vera passione per la fotografia ma di averlo fatto soprattutto per mestiere, per le necessità del lavoro, mentre riconosce di essersi appassionato ed aver acquisito competenze nella meccanica dell’orologeria: l’intuizione di avviare due attività in una ha la scopo di sopperire ad eventuali difficoltà e carenze del mercato che potrebbero sopraggiungere in ogni momento.

Rispetto alla fotografia ricorda con piacere le occasioni in cui, anche per conto terzi, è chiamato a lavorare all’interno di sfilate di moda di varia natura, mentre ricorda con “sgomento” ma grande rispetto i lunghissimi viaggi verso il sud Italia, quando i nostri “scapoloni” scendevano nel Meridione per trovarsi una moglie: viaggi interminabili che duravano dalle prime ore del mattino alle nuove ore della notte del giorno successivo, per fare ritorno tra i monti con una moglie nuova di zecca e le immancabili foto-ricordo di Battilani!

Rispetto alla fotografia - legata soprattutto alle cerimonie tra anni ‘80 e ‘90 - ciò che ricorda con più difficoltà era la paura di mancare l’irripetibilità di un momento di cui si sentiva fortemente responsabile.

Tra le vicende più brutte, inoltre, mi narra la chiamata per il servizio fotografico sul monte Ventasso, quando il 18 agosto 1990 precipita l’elisoccorso di Parma con a bordo l’èquipe medica che vi trova la morte.

Con orgoglio, racconta l’avvento delle prime riprese con le videocamere “amatoriali”, anche qui uno dei primi ad intuirne il potenziale e uno dei primi a riversare le vecchie pellicole 8 mm in formato VHS.

Chiedo se è dispiaciuto di non poter cedere a nessuno il testimone del suo mestiere e con la pragmaticità del suo essere afferma con fermezza che nell’era del digitale queste piccole realtà sono destinate a scomparire.

E il segreto del suo successo, allora, qual è?

Dice Amerigo: “Quale successo? Ci sono tanti tipi di successo… Successo economico? A gò magnà, perciò no… mah, bò... forse, successo morale, perchè in quarant’anni di lavoro dal primo all’ultimo cittadino saluto tutti e tutti mi salutano, vuol dire che non ho mai avuto niente da dire…” - Già, Amerigo, è proprio questo il tuo successo: l’onestà che metti nel tuo lavoro e nelle relazioni coi tuoi clienti - questo lo so/lo sappiamo da sempre!

Ma Amerigo è un pozzo di sorprese: ha talento musicale e nel 1980 entra a far parte del Coro Bismantova, esperienza che sviluppa e fa fruttare dal 1990 al 2005 come animatore del coro di Vetto; al momento è attivo nell’attività dell’ apprezzato Cinq Cerr Cor.

Tre anni fa riparte a pieno ritmo con la produzione dei grilli - dal garage della sua abitazione, brevetto esclusivo made in Italy, e dal prossimo lunedì attività a tempo pieno a cui si dedicherà con l’attenzione e il talento di cui ha dato  pluri-decennale prova.

Amerigo ha un grande asso nella manica, non ha paura della concorrenza perchè prende le cose per quelle che sono, sa accontentarsi e soprattutto non gli mancano mai nuove idee e stimoli da cui farsi incantare e rapire.

Ed è un vero incanto la passione con cui da qualche anno si dedica anche alla lavorazione della pietra, dando forma a piccoli capolavori di architettura, e chissà che anche questa strada non si rivelerà ricca di avventure, possibilità ed occasioni?

Domani, domenica 12 ottobre, alle ore 12, Amerigo sigla e conclude 40 anni di attività  - da buon montanaro - col taglio nostrano del salame!!!

Non mancheremo, Battilani, per ricambiarti con un caloroso e simpaticissimo GRAZIE!

(Natascia Nobili)

 

6 COMMENTS

  1. Penso, da sempre, che quando in un paese chiude un’attività sia commerciale che artigianale è come se si spegnesse un lampione. Ma con la chiusura del negozio di Amerigo di lampioni se ne spengono molti, vista la molteplicità delle attività a cui Amerigo si dedicava con passione, impegno ed enorme capacità. Tutti lo ricordiamo al banco che mentre studiava musica, nel retrobottega trasformava vecchi VHS in moderni CD. Ma se entrava qualcuno per farsi una forografia, un semplice spostamento di seggiola, accensione della lampada sotto l’ombrello e… zac… la foto era fatta. Quante volte entravi e lui, con nell’occhio la lente d’ingrandimento per aggiustare gli orologi, ti guardava in maniera quasi ridicola. In moltissime ricorrenze lo vedevi con la sua inseparabile macchina fotografica che immortalava i momenti belli e tristi della nostra piccola comunità. Grazie Amerigo per averci dato un servizio che difficilmente si ripeterà, ma grazie soprattutto per il tuo modo discreto di essere “l’artigiano di sinistra” che con l’amico Athos ci ha fatto sorridere e per un po’ abbiamo usato come sfottò nei tuoi confronti. Auguri per il futuro lavoro perchè sia pieno di soddisfazioni e gratificazioni.

    (Andrea Azzolini)

    • Firma - andreaazzolini
  2. Per me Amerigo è un “esemplare” di vero montanaro, di quelli di cui andare fieri: un esempio di onestà, ironia e sensibilità. Mi è capitato tante volte di passare da Amerigo quando ero parroco… anche se non avevo sempre bisogno di comprare qualcosa, mi piaceva scambiare quattro chiacchiere con lui; era un piacere provocarlo ed essere provocati da lui, su argomenti di attualità, ma anche su temi religiosi, ma sempre con grande rispetto e interesse, probabilmente perché gli opposti si attraggono! E un’altra cosa ricordo di lui, davvero bella e rara in questo mondo: almeno un paio di volte, contro il suo interesse, mi ha sconsigliato un acquisto! Come a dire che teneva di più al rapporto umano che al guadagno economico. Per tutto questo: GRAZIE. E senza piaggeria, con la schiettezza di quando discutevamo ti dico, citando il Vangelo, che “non sei lontano dal Regno di Dio”.

    (don Carlo)

    • Firma - don Carlo