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Tariffa rifiuti a Castelnovo ne’ Monti / La lista “Progetto per Castelnovo ne’ Monti” precisa

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Riceviamo e pubblichiamo.

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In merito ad alcuni resoconti della stampa che riportano l’errata informazione sul voto unanime in merito al tributo sul servizio di raccolta dei rifiuti per l’anno 2014, ci permettiamo di fare alcune precisazioni.

La lista civica “Progetto per Castelnovo ne' Monti” ha votato NO sia alla approvazione del piano finanziario di gestione dei rifiuti sia all’approvazione della tariffa per l’anno 2014 che prevede un aumento pari al 10% rispetto allo scorso anno, dovuto all’introduzione della raccolta differenziata spinta ed al “porta a porta” per la frazione di Felina e per il capoluogo. Non potevamo che votare in questo modo viste le critiche che già avevamo mosso in riferimento alla raccolta differenziata in una interpellanza presentata all’attuale Amministrazione nel Consiglio comunale del mese di luglio.

Abbiamo invece votato all’unanimità un documento di tutto il Consiglio comunale, frutto di una collaborazione, e non quello del programma elettorale della giunta Bini, nel quale si impegnano il sindaco e la giunta a richiedere ad Iren Ambiente un incontro pubblico per relazionare sulla modalità della raccolta del servizio di raccolta rifiuti, sui costi e i ricavi in modo specifico, e di attuare un progetto sperimentale di misurazione dei rifiuti che ci possa permettere di arrivare all’attivazione della Tari in modo equo e puntuale nei confronti del cittadino, cioè per chi più differenzia , meno pesante sarà il costo della bolletta.

A conclusione di tale precisazione ricordiamo per diritto di cronaca che nell’ ultimo Consiglio comunale del 30 settembre la nostra lista civica ha votato contro le linee di mandato 2014-2019 dell'Amministrazione Bini, a differenza del Movimento 5 Stelle, che le ha approvate; abbiamo espresso il nostro voto contrario al mantenimento della addizionale Irpef comunale allo 0,8%, aliquota massima e a conclusione nel precedente Consiglio avevamo mantenuto il nostro voto contrario alla applicazione della tariffa sulla prima casa applicata al massimo consentito per il nostro comune, cioè il 3,3% composta dal 2,5% più lo 0,8% per le detrazioni, proponendo la possibilità di fermarci ad un aliquota del 2,5%. Oggi, conoscendo i dati, possiamo dire che se avessimo rimandando la raccolta differenziata “porta-porta” a tempi migliori ci saremmo potuti permettere di applicare una aliquota più bassa per le prime case, tale da alleviare un poco la tassazione su questo bene essenziale per le famiglie.

(Robertino Ugolotti, capogruppo “Progetto per Castelnovo ne' Monti “, Daniele Valentini, consigliere “Progetto per Castelnovo ne' Monti”)

5 COMMENTS

  1. Quanta confusione in materia di rifiuti! Più rimandiamo il porta a porta e quindi meno differenziamo, più cresce la necessità di smaltire (in discarica o inceneritore) e le nostre bollette aumentano. Ricordiamo che sono i costi legati allo smaltimenti quelli soggetti a maggiore variabilità, come dimostrano i continui incrementi delle nostre bollette. PAP e tariffa puntuale sono l’obiettivo su cui tutta la montagna deve puntare, anche nelle frazioni, anche nelle zone più remote. Il problema vero è un altro e si chiama Iren.

    (Lucia Manicardi, capogruppo “Villa Virtuosa”, Villa Minozzo)

    • Firma - LuciaManicardi
  2. La cosa incredibile è che ci sono comuni italiani che con il porta a porta danno da lavorare a molta gente del luogo, fanno utili e premiano chi produce meno rifiuti, mentre in provincia di Reggio essere virtuosi costa di più…

    (P:P:)

  3. Il 20 settembre scorso ho visitato la discarica S.A.BA.R. di Novellara. I comitati della bassa reggiana mi avevano chiesto di misurare la radioattività nel deposito rifiuti gestito dagli otto comuni della nostra provincia (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio e Reggiolo), che confinano con il Po (radioattività in discarica esattamente come nel fondo naturale esterno, e meno male…). Qui la situazione è gestita direttamente da una società, S.A.BA.R. (Servizi Ambientali Bassa Reggiana), costituita dagli otto comuni; la discarica sembra un giardino e oltre a guadagnare applica una tariffa di solo 65 euro a tonnellata per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti urbani. Iren, invece, con il disastro di Poiatica (che paragonata alla discarica Sabar sembra il Congo rispetto alla Svizzera), a noi montanari fa pagare 144,33 euro a tonnellata, per lo stesso identico servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Avete capito bene, grazie agli amministratori della montagna, ai sindaci dei nostri comuni e all’Atersir, ente di controllo della regione, composto dai nostri amministratori, applica una tariffa che è oltre il 200% più cara di SABAR (le due discariche distano circa 35-40 chilometri in linea d’aria!). Non solo è vergognoso, ma del caso, a mio modesto e personale avviso, dovrebbe occuparsi la Procura della Repubblica. Chiedo ai nostri amministratori e ai soprattutto ai lettori di Redacon che cosa ne pensano.
    Saluti.

    (Alessandro Raniero Davoli)

    • Firma - AlessandroRanieroDavoli
  4. Circa la significativa differenza delle tariffe, a tonnellata, per il ritiro e lo smaltimento dei rifiuti urbani, che esisterebbe tra i due impianti, è auspicabile che gli enti preposti diano una risposta in merito e se del caso una spiegazione. Resta in ogni caso il fatto che il sistema di raccolta in atto, e quello che si prefigura, almeno dal come l’ho inteso, non affrontano un aspetto che considero non privo di rilievo: studiare il modo per poter giungere ad un “riconoscimento” economico, cioè uno sconto tariffario, a quei cittadini che osservano comportamenti “virtuosi” nella differenziazione dei rispettivi rifiuti (potrà anche essere impossibile arrivarvi, per un insieme di problemi e difficoltà, ma credo che il tentativo andrebbe comunque fatto).

    (P.B., 4.10.2014)

    • Firma - P.B.
  5. Laddove viene meno il principio meritocratico (inquini di meno = paghi meno!) sorgono problemi, sempre. Ma poi mi pare che sull’argomento vi sia altro aspetto importante che andrebbe indagato minuziosamente. Mi fornisci gas? Bene, il contatore ci dirà quanto ne consumo! Energia elettrica?… Acqua?… Uguale! Idem come sopra! Ma i rifiuti?… Chi ci presenta il conto, pesa lui quanti ne producono le nostre collettività?… E maggiore è il peso, maggiore è il guadagno! Beh, ritengo anch’io che uno o più dubbi sian legittimi… Oppure vogliamo invocare il conflitto di interessi soltanto per quel signore di Arcore ai servizi sociali amico di Renzi?…

    (Umberto G.)

    • Firma - UmbertoG.