Con ottobre inizia il periodo di preparazione del nostro giardino all'arrivo dell'inverno.
I lavori riguarderanno operazioni come quella di pulizia e di messa a dimora delle piante. Si dovrà iniziare con le piccole pulizie di orti e giardini: le principali prevedono di togliere con cura i rami secchi e le foglie delle piante ornamentali ormai cadute sul manto erboso, ma anche di sgomberare le aiuole fiorite estive e prepararle con nuovi bulbi che sbocceranno in primavera; il materiale raccolto potrà essere bruciato in un angolo del giardino al riparo dal vento e la cenere conservata per concimare fiori e piante, ma anche alberi e arbusti, oppure essere posto negli appositi contenitori per pacciamatura.
Ottobre è anche il periodo ideale per la messa a dimora di piante ornamentali da fiore. In questo mese si possono anche utilizzare talee di piante come Ortensie, Bouganville e Camelie per dare vita a nuove piante. Le talee andranno poste in vasi con radicante e non più di tre talee per vaso, altrimenti durante la crescita si soffocheranno a vicenda. In caso di temperature rigide è meglio porle in luogo riparato ma non eccessivamente caldo.
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Il fiore del mese: il Ciclamino
Il Ciclamino è una pianta originaria dell’Europa e dell’Asia e appartiene alla famiglia delle Primulaceae comprendendo circa 15 specie. In Italia crescono spontaneamente nei boschi. Il fiore era già conosciuto in antichità dai romani e dai greci che lo coltivavano nei loro giardini, dandogli però altri nomi.
Il nome attuale deriva dal greco “kuklos” che significa “circolare” e forse fa riferimento alla forma del bulbo.
Venne introdotto in Europa nel 1600 ed è ad oggi una delle più comuni piante da vaso. Iniziarono a coltivarlo e a selezionarlo in Inghilterra, ma poi vi si appassionarono anche in Francia e Germania al punto che già all’inizio del 1900 erano state prodotte delle cultivar dal fiore doppio o con i petali sfrangiati. Si è poi andati alla ricerca di cultivar nane e profumate anche se, in quest’ultimo caso, con scarso successo.
Le foglie appaiono tondeggianti, leggermente carnose, portate da un lungo picciolo; sono di colore verde scuro, spesso segnate da una vistosa zonatura di colore verde-argenteo. I fiori crescono in gruppo, al centro delle foglie, da cui si elevano di alcuni centimetri; sono di colore vario, nelle tonalità del rosa e del rosso, con varietà anche a due colori. Hanno petali rivolti verso l'alto, che donano ai fiori di Ciclamino una forma particolare ed inconfondibile. La fioritura dei Ciclamini dura alcune settimane, da settembre fino alla primavera.
Il Ciclamino è una pianta facile da coltivare e molto generosa: con le giuste cure può fiorire abbondantemente per mesi e produrre molti semi. Può essere coltivato in vaso o in piena terra, in ambienti freschi e umidi riparati dal sole estivo, richiede terriccio di foglie e letame maturo mescolato a sabbia. Il tubero del Ciclamino è molto sensibile a muffe e marcescenze che possono derivare da un terriccio fradicio per molto tempo e scarsa aerazione. Per questo motivo è molto importante innaffiare il Ciclamino dal basso senza bagnare il tubero: dobbiamo riempire il sottovaso con un dito d'acqua, aspettare circa un quarto d'ora e in seguito eliminare l'acqua in eccesso e far scolare bene il vaso. Un altro accorgimento importante per evitare marciumi è eliminare foglie e fiori vecchi dal picciolo.
La riproduzione può avvenire per seme in ambienti a temperatura e umidità controllata. La germinazione risulta semplice ma i tempi non sono brevissimi e le piantine impiegheranno almeno un anno prima di fiorire. Gli esemplari più grossi possono essere riprodotti per divisione dei tuberi vecchi, dopo un periodo di riposo, ricordando che ogni porzione di tubero deve avere almeno una gemma.
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La ricetta del mese: frittelle di mele
Ingredienti:
2 mele Renette
il succo di un limone
zucchero a velo
Ingredienti per la pastella:
150 gr di farina
1 pizzico di sale
200 ml di latte
20 gr di zucchero
1 busta di vanillina
2 uova
Preparate la pastella per le frittelle di mele ponendo in un contenitore, sbattetele con uno sbattitore, un pizzico di sale, la vanillina e la farina setacciata.
Mescolate bene fino a quando non si sarà ottenuto un composto liscio, omogeneo e denso.
Coprite quindi il contenitore e lasciate riposare l'impasto per almeno mezz'ora. Trascorsi i 30 minuti montate a neve i bianchi d'uovo incorporando 20 gr di zucchero, poi uniteli al composto fatto riposare e amalgamate lentamente gli ingredienti con un mestolo di legno dal basso verso l'alto. Intanto sbucciate le mele e togliete il torsolo con l'apposito attrezzo.
Tagliate le mele a fettine dello spessore di 1/2 cm e cospargetele con il succo di limone affinché non anneriscano; tamponatele con della carta da cucina, passatele poi nello zucchero.
Successivamente passate le fettine nella pastella, fatele dorare nell'olio caldo rigirandole su entrambi i lati. Quando si toglieranno le frittelle di mele dall'olio ponetele su carta assorbente da cucina, in modo che scoli l'olio in eccesso, cospargetele infine con dello zucchero a velo e servite.
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Proverbio del mese:
Quando ottobre scroscia e tuona l'invernata sarà buona.
Chi semina in ottobre miete in giugno.
A ottobre domanda funghi, castagne e ghianda.
D'ottobre cura in cantina il mosto nella tina.
Per Santa Reparata (8 ottobre) l'oliva è inoliata.