Iniziano domani, sabato 27 settembre, i tre giorni centrali della Fiera di San Michele, giunta alla sua 543^ edizione, e come sempre evento centrale dell’autunno castelnovese, momento in cui il territorio presenta le proprie eccellenze ed accoglie le migliaia di visitatori che ogni anno arrivano per l’occasione.
Sabato, domenica e lunedì saranno davvero tante le attrattive della Fiera, a partire dal mercato ambulante, che da sempre è contrassegnato dall’alta qualità degli espositori.
Alcuni di loro sono presenti da generazioni sulle strade del centro di Castelnovo in occasione di San Michele, con prodotti tipici e caratteristici in una ampia varietà merceologica.
Non mancheranno poi l’esposizione della attività produttive in piazza Gramsci, dove ci sarà anche la Festa del Pane Artigianale a cura dei fornai Cna, giunta alla 25° edizione, e gli apprezzatissimi stand dei paesi gemellati con Castelnovo: Illingen, Voreppe e Fivizzano, ognuno con le sue migliori specialità.
Sempre in piazza Gramsci ci sarà il Palalupo del Parco Nazionale, con eventi divulgativi sull’ambiente dell’Appennino, la biodiversità, la fauna selvatica, ed inoltre anche gli stand di alcune associazioni di volontariato.
Qui è previsto alle ore 10 il taglio del nastro ufficiale con la presenza delle autorità e l’accompagnamento della Banda musicale di Felina.
Al Centro Fiera, in via dei Partigiani, torna la parte più tradizionale ed antica della Fiera: quella legata all’agricoltura, con la mostra mercato dei bovini, ormai tra le pochissime rimaste, carica di suggestioni ma anche realmente importante per l’economia agricola dell’Appennino, e l’esposizione delle macchine ed attrezzature agricole.
Il luogo che presenta le maggiori novità per questa edizione sarà invece piazza Peretti, dove ad esempio saranno presenti alcuni espositori della rete delle città del buon vivere, Cittaslow, con i loro prodotti tipici, insieme al mercato del contadino, la mostra micologica, e, altra novità, l’esposizione di alcuni pezzi pregiati del Museo della Civiltà contadina curato dall’Istituto d’Istruzione superiore di Castelnovo.
Ultima, ma davvero rilevante, novità di piazza Peretti sarà la presenza della grande manifestazione di land-art Arteumanze, che per sabato ha un programma davvero intenso di attività: per l’occasione sarà allestita una installazione intitolata “Letture in corso”, in cui una riproduzione della Pietra di Bismantova sarà realizzata con dei libri, a cura degli artisti Ermanio Beretti e Simona Sentieri. Inoltre ci saranno letture continuate dalle 16 alle 17.30, con la partecipazione di Francesco Genitoni, Renato Borghi, Benedetto Valdesalici, Angela Pietranera. L’ultimo atto della giornata di Arteumanze sarà poi alle 18 al Palalupo, con la proiezione del progetto realizzato questa estate all’Abetina Reale.
Un ultimo momento importante nel programma di domani sarà l’inaugurazione del nuovo parcheggio realizzato lungo via alla Pieve (sovrastante la rotatoria dell’Albiaccio), e l’intitolazione del piazzale stesso alle Vittime di Roncroffio, in programma alle 15.30.
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L’avvio dei giorni Clou della fiera arriva dopo gli ottimi riscontri degli eventi organizzati nei giorni scorsi in preparazione della stessa.
Ultimo il convegno di giovedì sera, “Fare impresa in Appennino: ripartiamo da qui”, sulle imprese che con orgoglio e convinzione fanno eccellenza in Appennino, e sulle possibilità di crescita professionale e produttiva del territorio.
Ne hanno parlato Lucia Attolini, Assessore castelnovese alle Attività Produttive, Aimone Storchi, Presidente Reggio Emilia Innovazione, Stefano Landi, Presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, il Sindaco Enrico Bini e i rappresentanti di diverse imprese locali che hanno raccontato la loro esperienza: Sergio Sironi della Reverberi Enetec, Silvia Sacchini del Rifugio dell’Aquila di Ligonchio, Oreste Torri per la Cooperativa sociale Valle dei Cavalieri di Succiso, Fabio Guglielmi della cooperativa L’Ovile.
“La chiave per la crescita -ha detto Landi-sta in tre parole: innovazione, internazionalizzazione e formazione. Per una impresa qualche anno fa andare all'estero con i propri prodotti era una opzione, oggi è imprescindibile. Ora ci si presenta anche l’opportunità di Expo 2015, per farci conoscere”.
Sulle opportunità del territorio appenninico ha aggiunto: “La montagna può essere fondamentale come territorio di start up innovative. E’ impensabile portare qui industrie pesanti, ma è un territorio vocato al settore turistico e agroalimentare di qualità. Ma io credo che si possa farne anche un centro di innovazione e ricerca, e per questo l’arrivo della banda ultralarga è fondamentale”.
Ha aggiunto Bini: “Nelle scorse settimane siamo andati nelle aree artigianali per capire i problemi, e abbiamo visto che in tutte attualmente manca la banda larga, quindi abbiamo immediatamente coinvolto Lepida per portarla in tutte le aree artigianali, anche per noi è essenziale per pensare ad uno sviluppo”.
Storchi ha affermato che “un territorio vince nella misura in cui vuole vincere, e lo può fare dialogando con scuola, commercio, ordini e professioni. Basandosi su competenze, conoscenze e saperi specifici. L’innovazione non è per forza invenzione, magari può essere prendere qualcosa che c'è già e renderlo fruibile per nuove esigenze. A Reggio abbiamo elementi vincenti come la Mediopadana, imprese che fanno innovazione, il tecnopolo, l’Università e la città in sè. Molte volte manca la capacità di fare rete, la connessione e la comunicazione”.