Nubi oscure sembrano addensarsi sul vicino futuro della variante del Ponte Rosso, la “fatale” rampa all’ingresso da valle al capoluogo montano Castelnovo ne’ Monti su cui ogni inverno qualche conducente “inciampa” provocando le consuete code. Che sta succedendo? Se n’è parlato nel corso del Consiglio comunale svoltosi ieri sera, mercè un’interpellanza presentata da Robertino Ugolotti, capogruppo della minoranza di centrodestra. Se da un lato i lavori del primo stralcio sono quasi alla conclusione (fra un mese se il meteo aiuterà), capita che la ditta che si è aggiudicata (per il momento “provvisoriamente”) l’appalto per il secondo (Unieco) è diversa da quella che sta lavorando ora (Ati Iembo e altri).
“Tutti sanno, è notizia si può dire pubblica – detto il sindaco Enrico Bini – che non appena si arriverà alla conclusione della prima parte dei lavori la ditta incaricata facilmente presenterà ricorso. Premesso che non apriremo il nuovo tronco stradale, per ovvi motivi di sicurezza, fino alla sua sistemazione definitiva, attendiamo che il passaggio e la predisposizione del nuovo cantiere si realizzino nella maniera migliore, augurandoci di evitare un contenzioso, dopo che tutte le verifiche che verranno compiute certificheranno che quanto fatto finora risulta compiuto a regola d’arte”.
Se Ugolotti lamentava ritardi sulla tabella di marcia, Bini (tra qualche scambio polemico e interruzioni reciproche coll’interpellante) ha detto che “i soldi ci sono”, confermando che il finanziamento per il secondo stralcio è stato reperito dalla Provincia solo in un secondo momento dopo il via ai lavori. Viene riferito (sempre dal sindaco) che se tutto andrà secondo le speranze, “nel migliore dei casi, considerando che ci avviamo verso l’inverno e i lavori riprenderanno praticamente la prossima primavera, si arriverà a fine 2015 per vedere la fine dell’opera”.
Ma andrà tutto secondo questi tempi, questi auspici? Forse no, purtroppo, proprio per gli espressi timori, manifestati apertamente, di cui s’è detto. Chiaro che a questo punto il rischio di rimanere impantanati e dover rimandare l’uso della variante di qualche anno si farebbe molto concreto.
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Si ascolta durante il dibattito anche che il materiale di risulta che si sta scavando nel cantiere della Bocco-Canala verrà trasportato qui in zona, per riempire l’avvallamento del rio presente nell’area del cantiere (ma che verrà anche utilizzato per sistemare una frana poco lontana, ai piedi del Monte Camorra, poco dopo Casale). Si prepara quindi una carovana di avanti e indietro di camion imponente, che imporrà una soluzione viaria specifica per l’accesso nell’area del Ponte Rosso, per evitare di intasare la strada “normale”.
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Il solito pastrocchio all’italiana. Vorreste spiegare ad un profano perchè non si sono potuti attuare i due stralci in contemporanea? Bello vedere che il più del lavoro è stato ultimato e dover aspettare per goderne la rampa… Cambiamo mai, la solita cattedrale made in Italy… Mah…
(Corrado)
Ci si aspetta dall’Amministrazione Bini un livello di condivisione e trasparenza di alto livello. Non basta dire “i soldi ci sono..”, occorre citare gli atti della Provincia che certificano la copertura finanziaria nei modi e negli importi. Altrimenti, come al solito, parliamo di aria fritta.
(Federico Tamburini)
Se si fa una gara di appalto i soldi a copertura del lavoro DEVONO già esserci, è la legge.
(Commento firmato)
Caro Federico, non rischiare tu di parlare di aria fritta. Mi sembra ti abbia risposto in merito il secondo commento. Saluti.
(Enrico Bini)
Scusate, ma facciamo passare le auto davanti alle elementari? Per poi avere una strada che ha la pendenza come il Ponte Rosso?
(Fabrizio)
A me sembra che più di una critica costruttiva ci sia sempre la maniacale ricerca del più piccolo errore… Ma fateli finire! Dopo avanti tutta con critiche e soluzioni geniali!
(Giubba)
Caro sindaco, penso di aver posto male la domanda. Mi piacerebbe conoscere l’importo stanziato dalla Provincia per il secondo stralcio della variante e da quale capitolo di spesa origina la copertura finanziaria dell’appalto. Tutto qua. Cordialmente.
(Federico Tamburini)