Nuovo sopralluogo alla frana di Cantoniera di Vetto, l'altra mattina (11/9), da parte del direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti. Accompagnato dal funzionario Antonio Monni e da funzionari del Servizio viabilità della Regione Emilia-Romagna, ha fatto il punto della situazione con l’assessore Alfredo Gennari, dirigente e tecnici del Servizio infrastrutture della Provincia, il sindaco e il vicesindaco di Vetto Fabio Ruffini e Aronne Ruffini, la responsabile della Protezione civile provinciale Federica Manenti e il Servizio tecnico di bacino della Regione.
Nell’occasione il direttore Mainetti ha dato notizia dell’approvazione da parte del Dipartimento nazionale di Protezione civile del Piano da 9,7 milioni di euro destinati ad affrontare le conseguenze del maltempo che tra dicembre 2013 e gennaio-marzo 2014 ha colpito l’Emilia-Romagna. Il Piano, messo a punto dalla stessa Agenzia regionale di Protezione civile, prevede come noto un primo stanziamento di 305.000 euro per interventi urgenti coperti con l’ordinanza del capo Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli.
“Tali risorse serviranno per avviare gli interventi progettati dalla Provincia per garantire la percorribilità della Sp 513R, lavori per 1 milione e mezzo di euro che intendiamo suddividere in tre stralci – spiega l’assessore Alfredo Gennari – Il primo, coperto proprio da questi 305.00 euro, è finalizzato a garantire la transitabilità a senso unico alternato regolato da semafori anche nell’ormai imminente stagione autunnale; con gli altri due stralci, entrambi da 600.000 euro, provvederemo dapprima alla realizzazione di una pista alternativa che bypassi la frana, poi nella sua trasformazione in vera e propria strada alternativa all’attuale tracciato”.
Nel frattempo, continueranno le indagini per approfondire e studiare la natura di questo movimento franoso particolarmente complesso.
Nel corso del sopralluogo di ieri con il direttore Mainetti, Provincia e Comune di Vetto hanno anche ragionato della copertura finanziaria dei due successivi stralci, per la quale si confida in contributi della Protezione civile e della Regione anche in considerazione dei pesanti tagli attuati ai bilanci degli enti locali.
Il progetto della Provincia di Reggio Emilia, come noto, prevede una bretella di circa 270 metri, che costeggerà l’attuale tracciato "spostando" la Sp 513 verso l’alveo dell’Enza e, dunque allontanandola dalla frana. Progettata dai tecnici del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia, la bretella avrà all’incirca la stessa altezza dell’attuale Sp 513R in quanto verrà costruita su un rilevato in terre armaterealizzato proprio reimpiegando il materiale detritico asportato dal versante in dissesto: in questo modo, il vallo che si verrà a creare tra vecchia e nuova strada potrà contenere eventuali futuri scivolamenti di massi o detriti.