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Valestra, la “guerra” continua

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Valestra foto G. Arlotti

Più caparbi che mai. Nonostante l’ultimo grave affronto. Ancora ladri a Valestra. E, come in una battaglia di civiltà, la popolazione non si arrende. E’ la gente normale, che vive in case normali, e che reclama il legittimo diritto alla proprietà, alla sicurezza e all’incolumità; dall’altro quello della criminalità che vuole che Valestra e dintorni sia terra di nessuno, dove colpire senza timore di essere fermati.

Pare assurdo, ma è vero: nella mattinata di oggi, lunedì 8 agosto, i soliti ignoti sono tornati a colpire. Questo dopo il clamore dei giorni scorsi e la gigantesca caccia all’uomo di giovedì 4 settembre.

Cosa è cambiato? L’orario: ora i malviventi hanno deciso di provare a dare l’assalto alle abitazioni alle 5 del mattino. Ancora una volta, però, il senso civico del paese ha avuto la meglio. I malviventi sono stati avvistati dalle parti del forno (in pieno centro paese) e, anche in questo caso, si sono dati alla fuga.

Emergono, intanto, singolari particolari. I malviventi giungono sul posto a bordo di un mezzo rubato che, terminate le razzie nelle case, torna a recuperarli.

Basita, per il nuovo gesto, la popolazione: “Ci opponiamo fermamente a questi nuovi atti. Siamo pronti a vigilare, civilmente, sulle nostre case, anche se è chiaro che attendiamo risposte concrete e, alla città, chiediamo rinforzi per porre a termine quanto sta avvenendo da troppi mesi”.

Le pattuglie che ogni notte presidiano la zona, infatti, paiono essere insufficienti per le cinque strade provinciali e comunali che accedono al paese, oltre a quelle interpoderali, per cui si rende necessario un presidio nuovo del territorio che non può essere assegnato a un solo mezzo.

Si attende, intanto, quanto deciderà l’Unione dei comuni che sul tema ha all’ordine del giorno una discussione, mentre a breve si terrà un pubblico incontro a Valestra con i referenti di autorità e forze dell’ordine. (G.A.)

* * *

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9 COMMENTS

  1. E’ una questione che ha dell’incredibile. Tutta la mia solidarietà ai miei conterranei di Valestra, sempre a loro disposizione per installare anche a costo zero le mie fototrappole. Riguardo a questo articolo, farei a G.A. un appunto soltanto: togli pure il virgolettato dal titolo.

    (Umberto)

    • Firma - Umberto
  2. Spero che tutti coloro che esprimevano preoccupazione perché gli abitanti di Valestra hanno deciso di diventare parte attiva a tutela delle loro case (dimostrando molto più senso civico di chi critica), naturalmente esasperati da una situazione che va ben oltre la tolleranza di qualsiasi persona, si siano tranquillizzati. I ladri sono sereni, per nulla intimoriti, continuano imperturbabilmente a fare il loro “lavoro”, cambiando orario, infatti alle cinque del mattino sono già operativi. Ad onor del vero c’è da dire che l’Unione dei Comuni affronterà una discussione sull’argomento, dopo anni di furti e centinaia di denunce ai Carabinieri non è male.

    (Carla O.)

    • Firma - CarlaO.
  3. Le parole di Angelo riportano alla mente gli anni in cui v’era chi inneggiava agli “espropri proletari” e pure chi non ne prendeva fermamente le distanze. Adesso il primo e corale obiettivo deve essere comunque quello di debellare, o contenere quanto più possibile, l’esecrabile fenomeno dei furti dentro le nostre case, a Carpineti come in altre zone della montagna, senza indugiare troppo su aspetti più “filosofici”. Nondimeno, in questo come in altri casi, andrebbe sempre tenuto presente, per tornare a quanto dice Angelo, che i comportamenti impropri di qualcuno possono avere a monte un eccesso di “buonismo” e “accondiscendenza”, o di indecisione, da parte della nostra società, al punto che è invalso l’uso di dire che nel difendere sé stessi e i propri averi bisogna stare molto attenti, per non “andare in disgrazia” e anche questo ci fa ovviamente sentire piuttosto inermi e vulnerabili.

    (P.B.)

    • Firma - P.B.
  4. Il commento del signor Angelo potrebbe essere anche condivisibile, ma non credo che ai ladri faccia differenza se un bene materiale sia di proprietà privata, pubblica o in parte di uno o dell’altro; a meno che non vengano accolti a braccia aperte e dato loro spontaneamente qualcosa affinchè ci sia una ridistribuzione globale della ricchezza; ma per gli abitanti di Valestra, come di tantissimi altri paesi, più che di ricchezza si deve parlare di frutto del sudore di anni di lavoro e di fatiche, che nel pieno del meritato riposo notturno si vedono privare dei loro sacrifici. Il fenomeno, così insistente e frequente è davvero preoccupante; la mia solidarietà non serve a nulla, purtroppo; l’unione fa la forza e spero che serva a vincere la “battaglia”; per vincere la “guerra” c’è bisogno della Legge e delle forze dell’ordine che la rappresentano e che sicuramente nei limiti dei mezzi disponibili sono già scese in campo. Saluti.

    (Andrea S)

    • Firma - Andrea.S
  5. Credo davvero fuori luogo e fuori contesto in commento di “Angelo” e come avrebbe detto qualcuno, prima magistrato poi politico, “e che c’azzecca…”. Non commento oltre questa sortita sulla proprietà privata. Temo altresì che non si possa pretendere un ulteriore incremento di forze dell’ordine, perché è chiaro ed ovvio che non possono presidiare un intero paese, per non si sa quanto tempo e con quante forze in campo. Anche se venisse fatto si lascerebbero scoperte altre zone, così più facilmente depredabili. No, credo invece che sia civilmente encomiabile l’atteggiamento dei cittadini di Valestra e non mi scandalizzo affatto, vorrei non lo facessero gli altri, a definire giustificate le ronde cittadine per vegliare sulla propria incolumità, fosse anche solo dei propri beni e non solo della propria persona. Troppo lassismo perbenista, che con la scusa che ad intervenire deve essere lo Stato ha fatto sì che questi episodi si moltiplicassero nei luoghi e nel tempo. Sono altresì convinto che in Italia, come qualcuno ha precedentemente scritto, si tuteli poco la vittima e molto di più l’aggressore. L’eccesso di legittima difesa è una contraddizione in termini, che di fatto ingessa ogni possibilità di autodifesa di un libero cittadino sulla sua proprietà ed addirittura in caso di minaccia effettiva e reale nella sua abitazione/negozio, che credo esista solo in Italia, in questi termini restrittivi e intimidatori nei confronti della vittima. La colpa non è dei pochi e mal pagati carabinieri presenti sul territorio, la colpa è di chi legifera e si erge a rappresentante dello Stato. Lo Stato siamo noi cittadini. E’ quindi giusto che ci tuteliamo nei confronti dei delinquenti. Complimenti al senso civico degli abitanti di Valestra.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - fabiomammi