Grazie a una bellissima giornata di sole, ai panorami mozzafiato che abbiamo nel nostro Appennino e ai prelibatissimi piatti che si sono potuti gustare durante tutto il percorso, i 10 km sono stati una piacevolissima passeggiata.
Alcune foto della giornata
Buongiorno, in merito alla manifestazione di cui sopra avrei da segnalare alcuni problemi sorti durante lo svolgimento della stessa. La partenza doveva essere alle 9,15 invece siamo partiti alle 10,05; lo spettacolo della cottura della forma è stato affascinante ma non si sentivano le spiegazioni: microfono a volume basso e pure il megafono per la guida che ci spiegava lo svolgimento della giornata, idem per le varie scoperte del territorio. Il percorso come dice il volantino:
“Il percorso, con partenza e arrivo presso la Latteria di Casale di Bismantova è lungo circa 10 km e praticabile da tutti, bambini inclusi, senza difficoltà”, non è vero che è senza difficoltà, anzi era difficoltoso sopratutto quello alla scoperta dei gessi triassici, per motivi di incolumità e di sicurezza non era adatto a persone anziane, bambini nè invalidi civili (che possono camminare), inoltre il percorso non era “frecciato” come iniziativa Magnalonga, ci siamo persi due volte, non pulito e pieno di arbusti spinosi. Nella zona dei gessi triassici si dovevano prendere le navette, le abbiamo aspettate sul ciglio di una strada molto transitata, molte persone sono tornate indietro non finendo la Magnalonga, oppure hanno preso le loro auto e si sono recate nei posti convenuti per assaggiare i prodotti. Vino a volontà, acqua idem, ma il cibo scarso quindi la soprannominerei Dietalonga, che per arrivare da una tappa all’altra distava almeno un’ora di cammino. Quello che mi ha fatto arrabbiare ed essere così contrariata è stato che venendo dalla Toscana 250 km circa e avendo telefonato prima di prenotare per accertarmi (premetto che sono invalida civile 85%, cammino) che il percorso era adatto a me, mi è stato risposto che era facile e non ci sarebbero stati problemi. Vi chiedo, provate il percorso dei gessi triassici in discesa con ciottoli enormi, scivolosi e scalini alti, dossi etc. Penso proprio di non tornare, ma non sono l’unica.
(Saida Petrocchi)
Io credo che sia stata una Magnalonga con i fiocchi. Si sono visti molti sorrisi e molta voglia di apprendere e ammirare cio che offre il nostro Appennino. Vedere cosi tanta gente, ogni anno sempre in aumento, che pratica questa iniziativa credo sia solamente un fattore positivo per il nostro territorio e per la sua valorizzazione.
(N.T)
Gentile signora Saida, rileggiamo punto per punto le sue osservazioni, rammaricati di non avervi soddisfatto con il nostro evento, desideriamo però risponderle in modo preciso: nel programma della Magnalonga si parlava di svolgimento dalle 9,00 alle 18,00 con arrivo alle 9,00 a Casale. Arrivo si intende arrivare con l’auto sul posto, la partenza da qui non era indicata, perchè era prevista la cottura della forma di Parmigiano-reggiano, sempre molto gradita. Per questo si sarebbe partiti dopo circa un’ora, come nella realtà è stato, per farvi assistere a questo momento sempre affascinante della cottura, formazione ed estrazione della forma dal latte. Il microfono ha avuto dei problemi, purtroppo, ci scusiamo molto per l’inconveniente, e ha influito anche l’ambiente aperto, che non garantisce sicuramente un’acustica perfetta. Il percorso era di dieci km intervallati di un’ora o più come era previsto dalla durata stessa dell’evento (dalle 9 alle 18 e siamo giunti alle 18,15 a Casale) e valutato dal Cai come sentiero di campagna in contesto montano di facile percorribilità. Lei aveva chiamato per chieder informazioni, ma non aveva riferito di essere invalida civile, altrimenti le avremmo specificato meglio che non si trattava di un percorso in un parco pubblico, o cittadino, o nel delta del Po, per fare un esempio. Un sentiero di campagna in un contesto montano, in questo caso, ha come fondo naturale pietre e ciottoli. Il pulmino è venuto a prendervi in un’ansa all’interno del bordo stradale e ci dice la guida del Cai, presente, che sono transitate 7 macchine e due moto (traffico non intenso) e la manovra è stata svolta in uno spazio ampio di movimento per il mezzo. Alla chiesa di Ginepreto abbiamo chiesto a molte persone se volevano che andassimo a prenderli con l’auto, prevedendo che qualcuno potesse essere stanco, ma nessuno ha usufruito del mezzo. Per ciò che concerne il cibo riscriviamo qui tutto il menù: yogurt 60 gr a testa, torta di patate, erbazzone, Parmigiano-reggiano (1 etto a testa), 80 gr di ricotta con marmellate, lasagne (si è fatto anche il bis per chi lo voleva), polenta con funghi, costine e fonduta di Parmigiano-reggiano, tre tipologie di dolci: due fette di ciambella, 60 gr di gelato, 1 cup cake monoporzione e un cheese cake da 100 gr circa. Lascio valutare a chi legge, o a un dietologo, se si tratta di un menù da dieta. Siamo dispiaciuti di non avere reso positiva la sua giornata, ma abbiamo ricevuto complimenti anche oggi per l’iniziativa che si ripete ormai da sei anni e che vede presente un pubblico sempre attento e partecipe. Siamo disponibili a renderle parte del biglietto sborsato se non siete riusciti a degustare tutto. E salutiamo cordialmente.
(Gusto sapiens)
C’è una donna che partendo dall’idea di far conoscere le bellezze del nostro territorio e in particolare della Pietra da 6 anni ha il coraggio solitario di continuare a proporre la Magnalonga attorno alla Pietra. A lei un ringraziamento sincero. Brava Monica.
(Giunchiglia)
Personalmente non dico di non fare l’iniziativa ma di essere precisi nel dare le risposte e fare pubblicità e soprattutto accertarsi che tutto vada bene, prima e dopo. Per quanto riguarda la bellezza del territorio è sicuramente importante farlo conoscere, la Pietra è affascinante, misteriosa ma anche i dintorni non sono da meno. Senz’altro in primavera verrò a fare passeggiate intorno alla Pietra, ma in veste di turista, non di maratoneta competitiva.
(Saida Petrocchi)
Domenica 7 ho partecipato alla Magnalonga e vorrei fare i complimenti a chi ha organizzato questo evento. Da sottolineare l’accoglienza del mattino con lo yogurt squisito di Paolo Toni della Fattoria di Bebbio (e non era solo un assaggio dal momento che hanno fatto anche il bis); la cottura della forma del Parmigiano con l’assaggio del tosone fresco appena fatto (la signora della Toscana ha tralasciato anche questo dettaglio) è stato una piacevole sorpresa per chi, come me, non lo aveva mai assaggiato! Il percorso poi è stato bellissimo: dalla Pietra ai Gessi Triassici e poi di nuovo alla Pietra per pranzare con un abbondante piatto di lasagne e poi al Sasso Lungo (posto incantevole) con la dimostrazione di arrampicata del CAI e spuntino con ricotta del Casello del Casale e marmellate varie biologiche del territorio (la signora non si è accorta che i ragazzi della Proloco del Casale che distribuivano la ricotta chiedevano di fare il bis?) e poi a Campolungo dove abbiamo sostato per un abbondante piatto di polenta con contorni vari per arrivare al Casale di Bismantova. Qui è stato organizzato da Ladri di Idee la premiazione della 1^ maratona fotografica dell’Appennino reggiano con relativa mostra delle foto (più di 250) all’interno dell’oratorio. Ma non finisce qui, infatti abbiamo assistito a varie dimostrazioni di show cooking e terminato con un abbondante razione di dolci vari! Ancora grazie a tutti coloro che si sono impegnati per questa importante manifestazione che mi auguro abbia un futuro lungo e duraturo. Grazie all’ottima organizzazione di Monica Benassi ho trascorso una bellissima giornata, il percorso è stato bellissimo.
(PF)
Buonasera, credo anch’io che sia stata una Magnalonga spettacolare come, del resto, quelle che l’hanno preceduta, mi dispiace molto che la signora Saida non sia rimasta soddisfatta; per contro molte persone hanno fatto apprezzamenti sia per quanto riguarda il cibo che per l’organizzazione, personalmente voglio ringraziare di cuore la mia amica Monica Benassi che ci ha fatto passare una meravigliosa giornata e sopratutto perchè, tutti gli anni, mette il suo enorme impegno per far conoscere la nostra montagna. Non conosco molte altre persone che fanno altrettanto, anzi, non conosco proprio nessuno!
(Lorena Campi)
Complimenti e quanta invidia!, leggere i commenti dei partecipanti a questa intelligente ed opportuna iniziativa che oltre a valorizzare il nostro meraviglioso Appennino reclamizza (non fa mai male) anche i nostri prelibati e ricercati prodotti alimentari a partire dal Parmigiano reggiano, per finire con l’erbazzone sempre e comunque apprezzatissimo. Interessante e puntuale la risposta di Gusto Sapiens alla signora S. Petrocchi che, pentita di ciò che aveva affermato nel primo commento (non dichiara apertamente il pentimento), nella seconda si corregge e scrive che tornerà a far visita a questi luoghi molto interessanti e, alla moda “toscana”, rivaluta l’organizzazione che i commenti confermano essere stata ottima. Grazie.
(Sergio Tagliati)
Vorrei rispondere a Sergio Tagliati, non sono pentita assolutamente di quello che ho affermato: non mi è piaciuta l’organizzazione dell’iniziativa, mi dispiace per la signora Monica e soprattutto non sono invidiosa perchè di camminate ego gastronomiche in giro per l’Italia ne ho fatte parecchie. Però i posti sono incantevoli, io abito in collina, quindi apprezzo tutto quello che il paesaggio offre.
(Saida Petrocchi)