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Una scuola “esemplare” nell’alto Appennino reggiano: l’Istituto comprensivo “Ariosto”

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HPIM4130Come fare scuola in un territorio di montagna alta e farla bene. Questo il senso della conferenza/dibattito tenutasi a Busana, titolata "Istituto comprensivo Ariosto: una scuola per cinque comuni", nei  giorni scorsi.

Si è fatto il punto della situazione a due anni dall'inserimento delle scuole del comune di Vetto nella competenza dell'istituto comprensivo operante sul crinale che già comprendeva i comuni di Busana, Ligonchio, Collagna e Ramiseto. Fu un inserimento molto discusso ed anche contestato, indotto soprattutto dalla necessità di incrementare il numero degli allievi per poter mantenere l'autonomia. In quella occasione si discusse anche della possibilità di aggregare anche le scuole del comune di Villaminozzo, ma l'opposizione della amministrazione locale lo vietò.

A due anni da quell'evento l'I.C.Ariosto si presenta in buona salute tanto che, sottoposto alla valutazione dell'INVALSI, l'istituto ministeriale di valutazione di qualità (indagine che ha riguardato circa 400 istituti), ha riscosso voti tra buono ed eccellente. Tali risultati sono visibili sul sito della scuola: www.icbusana.gov.it.

Alla iniziativa hanno partecipato i sindaci e gli amministratori dei comuni interessati, l'assessore provinciale Ilenia Malavasi, il personale dipendente della scuola, diversi genitori col presidente del Comitato genitori Franco Baccini ed alcuni allievi che si sono esibiti in un intervallo musicale grazie a quanto appreso in questi anni alla Scuola di Musica attivata dalla scuola e finanziata dalla Unione e dai comuni.

Per comprendere la situazione in cui opera questo istituto è bene citare alcuni numeri: il territorio di competenza è pari ad 1/7 della superficie della provincia di Reggio, i plessi scolastici sono 13 operanti in 10 edifici, il totale degli allievi è di poche unità superiore a 400, i docenti sono una cinquantina ed il personale ATA ammonta a 18 unità, le classi sono 6 per la scuola d'infanzia, 13 per la primaria (10 pluriclassi), 8 per la secondaria.

Il dirigente scolastico Lorenzo Franchini ha aperto la conferenza proprio con questi numeriper poi proseguire con tanti altri come il numero dei progetti della offerta formativa annuale che nell'anno scolastico concluso sono stati 42 tutti realizzati più 6 attuati in collaborazione col CCQS. Da citare: la "biblioteca di classe" che ha permesso di mettere in comune libri di testo fino a dimezzare i costi per le famiglie e ad alleggerire gli zaini dei ragazzi; la "scuola di musica" iniziata nel 2007 con 27 iscritti e che nel 2013 ne ha contati 64; e poi tanti altri che hanno riguardato la scoperta ed il rispetto dell'ambiente naturale e l'apprendimento dell'inglese.

Tutto ciò si è fatto con risorse limitate grazie alla collaborazione di tanti: dalle istituzioni al Parco, da IREN all'Istituto Musicale, da tanti cittadini singoli alle associazioni del volontariato.

Insomma il segreto del buon funzionamento della scuola pur in una situazione difficile e complicata sembra essere semplicemente il fatto che per la comunità locale la scuola è importante, è necessaria per lo sviluppo del territorio, non è qualcosa di avulso dalla quotidianità, ma è una cosa di cui preoccuparsi, il cui buon funzionamento interessa tutti.

Se questa convinzione fosse diffusa a livello nazionale certamente le cose funzionerebbero molto meglio di quanto la realtà ci dimostri ogni giorno! In questo sta la "esemplarità" della piccola scuola del crinale reggiano.

A seguire il dirigente Franchini con la collaborazione di docenti e di Franco Baccini per i genitori e gli interventi degli amministratori locali ha affrontato molti altri aspetti della vita scolastica come la situazione degli edifici, i trasporti, i risultati finali degli alunni e le prospettive per il futuro. Ciò che preoccupa per gli anni a venire è il calo delle nascite e la migrazione di alunni residenti nei comuni di frontiera che, per ragioni diverse, frequentano scuole di altri comuni.

1 COMMENT

  1. Come in quasi tutte le cose, non è sempre oro quello che luccica. Purtroppo non ho avuto una positiva esperienza in uno di questi plessi. È vero non si può negare che ho visto ragazzi studiosi e molto intelligenti di cui maestri e professori si vantavano tanto; ma ho visto anche molti ragazzi intelligenti ma con poco interesse per lo studio non venire incoraggiati o fargli venire interesse; e ragazzi con difficoltà più o meno marcate lasciati molto a carico delle famiglie e poco, veramente poco alla scuola. E sto parlando di un plesso piccolo dove non si può dar la colpa a classi numerose o carenza di personale. E quando sono stati sollevati problemi le risposte date da chi di dovere sono state poche e perse nel vento. Che amarezza…

    (Una Mamma con la M maiuscola)

    • Firma - UnaMammaconlaMmaiuscola