Una notte che non ti aspetti. Buia come la pece, ma illuminata dal desiderio di giustizia. Dove, per una volta, a spaventarsi sono loro. I ladri. Era già successo una volta che, dalle parti di Valestra, stufi dei continui furti la popolazione si ribellasse (con tanto di qualche schioppettata). La notte appena passata, però, è successo qualcosa di più grave, di più inaspettato, di più incredibile.
Sono passate da poco le 21 e, a Montelago, sotto Valestra, due ragazzi affacciati alle finestre assistono a quanto i malfattori vorrebbero restasse celato dall’oscurità: un’auto scarica due uomini a ridosso delle case. Stesso schema di qualche tempo fa: si scaricano i ladruncoli in paese (un palo, uno che si dà alla razzia) e un’auto più tardi li recupera.
Scatta l’allarme tra gli abitanti per altro già in allarme da luglio. Qualcuno insegue il mezzo galeotto, senza successo. In poco tempo scatta il tam tam e si accendono tutte le luci, giovani e meno giovani scendono in strada e inizia quello che non ti aspetti: la caccia al ladro. C’è gente da Casa Lanzi, da Valestra, Bebbio, Casette…
Chi può ha la torcia, chi non la ha si fa accompagnare. Chi con una mazza, chi con un bastone, chi a mani nude. Sono attimi molto concitati e, sul posto, giungono assai presto due pattuglie dei carabinieri, da Castelnovo e da Carpineti. La gente è per le strade e lungo Montelago, si scandagliano stanze, cortili, pertugi, campi dintorno. Si raccolgono le indiscrezioni più utili.
I ladri scoperti evidentemente hanno desistito all’intento di colpire le abitazioni e si sono dati precipitosamente alla fuga. E stavolta hanno commesso un grave errore: sono stati visti da più di una persona.
“E’ come una sfida – lamenta il sindaco Tiziano Borghi – tornare a dieci metri dall’ultima casa colpita solo pochi giorni fa, quella del geometra Pantani, quasi a voler dimostrare la loro impunibilità. Ma la popolazione coraggiosamente ha reagito e, assieme a questa popolazione così colpita, presto coordineremo (anche a livello comprensoriale) alcune iniziative”.
I minuti, intanto, nella notte di ieri correvano come i battiti del cuore mossi dall’adrenalina. Carabinieri e persone si dividevano assieme le zone. Le foto che mostriamo lo dimostrano. Anche molte donne sono scese in strada.
Inevitabilmente accade qualche imprevisto e alcuni cittadini ignari di quanto sta accadendo allertano nuovamente i carabinieri per avere un sopralluogo urgente. Alle 23,30 i militi chiedono di interrompere la caccia all’uomo per impedire intralci con quanto al momento si sta svolgendo in auto.
Una notte che non ti aspetti. Ma che segna una svolta nel senso di appartenenza di una comunità contro la prepotenza e l’illegalità. (G.A.)
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Complimenti a tutti i cittadini! Forse questo è l’unico modo per fermarli.
(Alex G)
Aggiungo anche i miei complimenti, così si fa!
(Lucibill)
Quello della sicurezza è un problema troppo spesso sottovalutato. I Carabinieri spesso fanno più del loro dovere. Altri meno. Se non si interviene, forse presto, non compariranno, tra le mani degli abitanti, non solo bastoni. La gente è esasperata.
(Remigio)
Bravi!
(Andrea)
Per dovere di cronaca questa notte i ladri hanno rubato in diverse case anche a Collagna.
(Gigi)
Gente onesta che ha gettato un seme importante
(Giubba)
Complimenti alle forze dell ordine ed a tutta la popolazione che ha partecipato!
(Cristina)
Grandi, esempio da considerare e da copiare.
(Stefania C.)
Tutta la notizia è incredibile, ma la cosa più stupefacente è l’orario di arrivo dei presunti malfattori: le 21! Quindi un orario in cui le persone sono solitamente ancora sveglie e attive, ciò significa che questi ladri non avevano alcun tipo di timore.
(Ic)
Che dire, coraggiosissimi, ma esposti a pericoli che non si dovrebbero correre, perché queste persone, se succedesse qualcosa, sarebbero senza tutele. Cosa sta facendo chi di dovere? Non mi piace per niente leggere di una situazione del genere, anche se ritengo che siano proprio, e a ragione, esasperati: forse è ora di fare qualcosa?
(Claudia)
Bravi, serva da esempio alle istituzioni!
(Giovanni)
Anche al sindaco Borghi, mi rendo disponibile per spiegare ai cittadini Carpinetani come si usa una fototrappola: arma letale più di un bastone (meno problematica e più efficace di una schioppettata in aria, poiché è come avere una guardia armata H24 a costo davvero modesto!).
(Umberto G.)
Una sola parola per questa gente: fantastici!
(Fabio Presenza)
Capisco la rabbia, ma vediamo di non perdere la testa.
(Angelo Covili)
Le ronde non possono e non devono essere la soluzione. E’ necessario però che istituzioni e forze dell’ordine assieme trovino la strada per dare più tranquillità ai cittadini.
(Enrico Bini)
Bene, sono d’accordo che la giustizia fatta in casa non sia il rimedio, ma mi sembra che Lei, sindaco di Castelnovo, come istituzione che ha fatto? Non mi sembra che il suo Comune sia immune da furti! Come potrà, Lei, con i suoi Vigili e con l’aiuto delle forze dell’ordine a presidiare tutto il territorio? Credo che le “ronde” non siano la soluzione, ma un aiuto da parte dei cittadini non guasterebbe, visto che i risultati si sono ottenuti.
(Cittadino)
Sinceramente da un sindaco mi aspettavo qualche parola di vicinanza in più o forse lo scritto laconico non rendeva il senso di un pensiero complesso e mi sono sbagliata. In ogni caso stanno svuotando le nostre case e le riempiono di un senso di insicurezza diffuso. Tutto quello che possiamo fare è unirci per farli scappare a gambe levate e stavolta ci siamo riusciti, salvando una casa (per ora). Purtroppo non è la soluzione, ha ragione, ma è il rimedio. Ideologicamente le chiama ronde, attribuendo l’idea di soluzione che non ci appartiene perché siamo d’accordo che dovrebbe competere ad altri, non ai cittadini derubati. Qui però si parla anche di una comunità che cresce e sente di prendersi cura delle paure vicendevoli e lo fa insieme, in un passaparola continuo. Non ci sono esaltati e non facciamo la caccia all’untore. Cerchiamo solo di fare qualcosa. Trovo triste che vediate del sospetto e del pregiudizio in qualsiasi forma di iniziativa collettiva che venga dal basso. Che dovremmo fare? Aspettare che lei ci proponga la “strada da prendere”? Se è così siamo prontissimi ad ascoltare, ma faccia presto, chè questi hanno fretta di svuotare il paese. Mi chiedo se a volte in queste sere in cui cala il buio e sale il dubbio la politica pensi mai a noi, alle nostre vicende, oltre alle cose giuste da dire nel momento giusto.
(Una cittadina di lì)
Signora “Cittadina di lì”, lei dice che non ci sono esaltati e che non venga fatta la caccia all’untore. Sinceramente la sensazione che passa leggendo il resoconto dell’accaduto è che non si sia trattato di una ronda, ma di una vera e propria caccia all’uomo. Se da un lato è sicuramente un peccato che i malviventi siano riusciti a fuggire, dall’altro mi sorge il dubbio di cosa sarebbe potuto succedere se la cittadinanza fosse riuscita a mettergli le mani sopra (partendo dal presupposto che io stesso, pur essendo una persona estremamente pacifica, in una situazione del genere potrei aver voglia di rifilare due pedate nel “posteriore” di questi galantuomini). E’ proprio cosi sicura che anche in quel caso non ci sarebbe stato nessun episodio di esaltazione o giustizia fai da te? Sicuramente la reazione di tutta la comunità è un fatto elogiabile ed un ottimo deterrente per ulteriori raid ladreschi, ma credo che in momenti di forte tensione come questi il confine tra l'”elogiabile” e il “deprecabile” rischi di essere passato con facilità, forse troppa facilità. La collaborazione dei cittadini è elemento essenziale per la prevenzione di furti, ma ritengo che la repressione di tali fenomeni debba essere attuata da chi ha le competenze e l’addestramento per farlo.
(LR)
Più della prevenzione dei furti si tratta di senso comune di sicurezza. Queste persone diffondono la paura in modo inequivocabile al di là delle azioni che compiono. Non è il furto del televisore che dà angoscia, ma la paura che ne genera l’atto in sè, il pericolo che può correre una famiglia che si trova in casa un gruppo di delinquenti. Complimenti, “Cittadina di lì”, a lei e a tutti i suoi compaesani. Con profonda stima e rispetto.
(Giovanni Onfiani)
Alcuni anni fa c’era chi le chiamava ronde di cittadini, ma venivamo visti come squadristi, cattivi. Ma era solo un modo per aiutare le forze dell’ordine a fare il loro lavoro, quello di proteggerci con una semplicissima e continua sorveglianza ed eventuali segnalazioni agli organi competenti. Mi rammarica molto vedere le nostre zone colpite da furti, ma visti anche gli ultimi tagli fatti alle forze dell’ordine da parte del Governo centrale, credo che la vigilanza e la segnalazione di cittadini “non ronde” siano necessarie e complimenti ha chi ha giá iniziato, meglio tardi che mai! Grazie, come sempre, a carabinieri e polizia che fanno il possibile per tutelarci.
(Chicco Ferretti)
Completamente solidale, dovremmo tutti comportarci così! Siamo tanti contro pochi, comunque in questo Stato che tutela i malviventi vedrete, avremo torto!
(Roberto Colombari)
L’unione fa la forza.
(Fabrizio)
Visto che ho letto che hanno avvistato l’auto, qualcuno sa per caso che auto sia? Pure dove abito io ieri sera verso le 21 ho notato un’auto andare avanti e indietro e rallentare davanti alle abitazioni.
(Andrea S)