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Pantano / Festa per don Giuseppe e don Pietro

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Oggi, domenica 31 agosto, la parrocchia di Pantano si stringe attorno ai suoi “due giovanotti”, don Giuseppe Bottazzi e  don Pietro Ganapini. I festeggiati , assieme a mons. Antenore Vezzosi, originario di Pantano, alle  ore 16 celebreranno la S. Messa. Seguirà un  rinfresco presso le opere parrocchiali.

Il parroco don Giuseppe il 1° settembre compie novanta anni, la maggior parte dei quali dedicati alla cura delle anime di questa parrocchia, dove arrivò nel lontano 1966.

Nato nel 1924 a Pratissolo, resta orfano a pochi mesi  di vita e solo con grandi sacrifici di tutta la famiglia riesce a completare gli studi e vedere realizzato il proprio sogno nell’estate del 1950, quando viene ordinato sacerdote  dal vescovo Beniamino Socche.

Giunto a Pantano accompagnato da madre e sorelle, don Giuseppe si è trovato a casa ed ha “abbracciato un campanile”, non lo ha più mollato, o meglio lo ha restaurato. Ha lavorato più che fatto lavorare. La sua passione per il lavoro manuale è stato indice di una spiritualità benedettina in grado di trasformare il lavoro in preghiera, la fatica fisica ha assunto dignità per divenire espressione di amore per il prossimo, una pastorale  ben comprensibile in una realtà contadina.

In quell’estate del 1950 viene ordinato anche un suo compagno di studi di Marola, don Pietro Ganapini, nato nel 1928 proprio in una borgata di Pantano. Don Pietro ha espresso e realizzato al meglio quel senso missionario della Chiesa reggiana coltivato per lunghi decenni in seminario, eleggendo da 53 anni come “sua parrocchia” Ambanidia, in Madagascar. Tra i missionari reggiani oggi è il decano, ma il suo sguardo lascia intuire quanti progetti sente di dover ancora realizzare, come se le decine di scuole o strutture sanitarie costruite non fossero che l’inizio! Chi lo conosce poco viene colpito dal magnetismo del suo sguardo che ricorda il maestro mons. Milani e che lascia trapelare una profonda serenità interiore. Ogni volta che parte, don Pietro si domanda se tornerà ma comunque il cordone ombelicale  tra Pantano e Ambanidia continuerà a garantire i frutti  del buon seminatore.

Questi “due giovanotti” camminano fianco a fianco da oltre settanta anni, hanno festeggiato insieme  tutti gli anniversari possibili, ma  non poniamo limiti alla Provvidenza e diciamo “ad multos annos”!

(Giuseppe Debbi)I