Partenza in sordina con un accenno di ripresa. Questo secondo Dino Spallanzani, presidente provinciale CNA Commercio e titolare dello storico punto vendita Kappa di Pelle a Reggio Emilia, l’andamento dei saldi a più di un mese dal loro inizio. I commercianti alle prese con i saldi estivi non considerano più i “ribassi” di fine stagione, che hanno visto il boom in Italia negli anni ’80, come la panacea contro il calo dei consumi. Dalle testimonianze di alcuni imprenditori CNA emerge che se il loro effetto sugli acquisti era davvero notevole in passato, oggi, complice la crisi, non sono più una spinta allo shopping sfrenato.
Secondo Mauro Sironi, titolare di un negozio di abbigliamento uomo a Castelnovo ne' Monti: “I saldi ormai sono poco credibili perché grazie al sistema delle promozioni i commercianti di fatto offrono degli sconti tutto l’anno. Una volta la gente comprava sia gli articoli che servivano sia gli articoli di interesse. Oggi invece, compra solo se ha bisogno, senza preoccuparsi più di tanto se la merce è in saldo, anche perché i clienti più fedeli sanno che le opportunità si scoprono semplicemente entrando in negozio. Qui in montagna agosto, a causa del maltempo, non è partito, anche se la pioggia in alcuni casi ha incentivato lo shopping”.
Dello stesso avviso Lorena Vecchi, titolare della Benetton Zaffiro Di Vecchi L. L. & C. a Scandiano, che aggiunge: “I saldi non sono più semplici come prima. Adesso bisogna essere attenti a immagine, qualità e professionalità, perché i clienti sono molto più esigenti negli acquisti. La vera differenza non è tanto nel prezzo inferiore quanto nel servizio offerto dal commerciante, nella sua capacità di entrare in contatto con il cliente e fidelizzarlo”.
“I saldi estivi e invernali – afferma il Presidente Spallanzani – stanno perdendo il valore originario perché non sono più l’unico momento dell’anno per “fare affari”. Creano più movimento e fanno entrare in negozio persone nuove, ma non si traducono automaticamente in acquisti e per l’esercente possono tradursi in multe più o meno salate per una minima carenza delle cavillose norme che li regolamentano. Ecco perché come CNA Commercio stiamo ideando e programmando iniziative innovative di interesse sia per la clientela che per i commercianti dei centri storici di diversi comuni della provincia, per trovare nuovi strumenti di promozione più attrattivi”.
Poco credibili anche perchè aspetti che l’articolo che punti da un po’ di tempo vada in saldo e finalmente arriva la data fatidica, ma… sorpresa! Il prezzo originale è lievitato e con lo sconto del 30% costa praticamente come prima! C’è poco da fare shopping sfrenato! Poi entri in negozio e trovi articoli degli anni scorsi, già stati in saldo al 50%, che ora sono tornati in saldo al 20%. Questi commercianti dovrebbero capire che il cliente è attento e ha memoria. Spesso si aspettano i saldi per acquistare quel capo che osservi da tempo e hai già fatto i conti di quanto ti costerà.
(Saldi veri)