Immaginate un paesino di nemmeno 80 abitanti che, qualche anno fa, decide di di ritrovarsi attorno a un appuntamento estivo grazie al quale creare anche un po' di utile per opere pubbliche nella piccola comunità (come un parco giochi per bambini o una sede per l'associazione locale). Il tutto sta nello spazio di un nome "Sole in Festa".
La formula funziona dato che piccolo borgo dai connotati medievali giungono ben presto migliaia di persone sin dalla prima edizione, quindici anni fa. L'obiettivo? Mangiare pizza nei forni cotti a legna e trascorrere qualche ora in compagnia, nel solco delle feste tradizionali d'Appennino.
La cosa funziona talmente bene che sono oltre 90 le persone che si alternano all'organizzazione dell'evento. Più degli abitanti. Ma nel 2010 ecco l'imprevisto: a Castelnovo, nella stessa data, primo week end di agosto, i giorni della Fiera del Parmigiano Reggiano a Casina, va in scena la Notte Rosa, evento degli eventi che mette in campo il meglio della organizzazione castelnovese: una formula 'cult' che richiama persone da persone da ogni dove. Evidente, però, il mancato raccordo, però, tra il mondo delle feste in Appennino del quale, senza risultati, si parla da tempo. E, inutile dirlo, a Sole di Vetto la sera della Notte Rosa le strade si svuotano, nonostante il primo anno Davide "lotta", in senso buono, contro Golia: organizza un pulman navetta per portare al Sole le persone da Castelnovo. C'è anche chi parla di qualche contatto con gli organizzatori della medesima richiedere un loro cambio data, dato che tra Sole e Vetto ci sono meno di 10 chilometri.
La cosa della concomitanza di feste va avanti per altri tre anni poi, nel 2014, la scelta: la festa del Sole decide di cambiare data (mentre, riuscitissima, la Notte rosa fa il boom il primo sabato di agosto). Sole in Festa, quindi, dal 2014 slitta di una settimana (la lontana festa dell'agricoltura di Corneto di Toano ha un altro bacino d'utenza). Il risultato? L'afflusso di domenica sera è senza precedenti: migliaia e migliaia di persone, parcheggi esauriti. C'è anche anche chi lascia l'auto a Vetto (3 km più in là) per essere presente a questo appuntamento.
E la serata è da incorniciare. Tra balli, pizza nel borgo, giochi, fuochi d'artificio per il gran finale, la diretta su Radionova del nostro Claudio Chierici che, per altro, propone il Karaoke. Un afflusso di persone che fa bella la capacità di mettersi in gioco. Anche a costo di... spostare una data. (G.A.)
È stata meravigliosa, specialmente per il mio bimbo sui gonfiabili.
(Rossana)
Grandi, mitici, il coraggio premia gli audaci.
(Damiano Zolesi)
Ebbene sì, la festa del Sole senza notte rosa è tornata ad essere quella che ricordavamo fino all’anno scorso con un po’ di nostalgia. La vera impresa per noi, però, consiste ogni volta nel rimettere in moto la “grande macchina”. Anche quest’anno tutto ciò è stato possibile perchè tanti si sono ricordati di noi. E’ per questo che dobbiamo dire dei grazie. Grazie ai vileggianti che arrivano sempre puntuali e pieni di entusiasmo, grazie ai giovani del comune di Vetto che sostengono tutte le iniziative ed anche la nostra. Grazie a chi ha dovuto spostare turni di lavoro, ferie, o cambiare programmi. Grazie agli anziani del paese che per due giorni sopportano rumori e si vedono privati dei loro spazi. Grazie all’amico dell’amico che conosciamo solo all’ultimo e ci chiede una maglietta perchè vuole esserci e far parte dello staff. La soddisfazione più grande per noi è proprio questo: sentire che tutti insieme facciamo parte di qualcosa di bello.
(Luciana)
Brava Luciana! Il contenuto del tuo commento interpreta in pieno lo spirito positivo di tante persone entusiaste dell’evento che, a partire dai più anziani e a finire dai più giovani, con grande piacere indossano la maglia tradizionale dello “staff” e collaborano per servire nel migliore dei modi tutte le persone che vengono a mangiare, a divertirsi e, perché no, ad innamorarsi sotto la luce e i colori dei fuochi d’artificio.
(Emilio)
Come sempre stupenda festa, ma soprattutto complimenti ai componenti de Lassociazione che dopo tanti anni sono ancora uniti.
(Debora Ruffini e famiglia)
Ormai tradizionalmente in occasione di questa serata Sole di Vetto diventa meta per ragazzi più o meno giovani (come me, ormai, purtroppo) di tutta la provincia. Ogni anno partecipo, salendo da Boretto, con la mia famiglia al gran completo e tutti, da me a mio figlio minore ormai quindicenne, troviamo sempre molto gradevole il Sole e le iniziative organizzate! Poi ad una certa ora, dopo gli splendidi fuochi, noi (meno giovani) rincasiamo, ma la notte continua per il paese per chi ha voglia di festeggiare!
(Giovanni Codeluppi)
Caro Giovanni Codeluppi, noto nelle tue parole una vena di melanconia. Ricordi quando anche noi aspettavamo le prime luci dell’alba sdraiati nel prato vicino alla casa di mio zio Armando? Cosa resta di tutte quelle notti insonni in cui mi parlavi dei tuoi sogni? Cosa resta della casa di Giulia? E del piccolo sentiero che ti portava a casa? Restano i nostri ricordi, Sole, i fuochi d’artificio e la nostra amicizia. Un caro abbraccio.
(Alfredo Ligabue Siniscalchi)