Come un copione che si ripete. Ogni sei mesi (o anche meno) i ladri battono gli stessi luoghi d’Appennino. Scrivevamo sabato del Casino (tentato furto). Oggi di Valestra (dove sono entrati in un’abitazione e in un cantiere edile). Singolare il fatto che di questi due luoghi abbiamo già dato contro in quattro articoli separati (cfr sotto).
E’ come se la base di questi malviventi girasse attorno cerchio, ohibò maledetto, con centro indicativamente nel mezzo appennino. Il loro compito quello di trovare l’abitazione vuota o chiusa per potere essere violata e derubata o nella notte o in assenza di chi vi abita.
A scorgere i ladri, venerdì scorso, un cittadino castelnovese: “Mi sono avvicinato al cancello del vicino – spiega a Redacon - avendo notato uno strano luccichio. Appollaiata in terra c’era una persona, con l’evidente scopo di provare a entrare in casa. Gli ho urlato ‘cosa fai?’ e lui è scappato dietro la casa, nel mentre avvisavo i carabinieri”.
A Valestra, qualche tempo fa, gli abitanti avevano sparato colpi di fucile al cielo. La notte passata hanno ripreso il tam tam telefonico per avvisarsi gli uni con gli altri: “ladri in azione” era il triste passa parola.
Ci scrive, in ultimo, un lettore che ha deciso di dormire con un bastone accanto al letto “non si sa mai”, mentre un’altra lettrice controlla la notte prima di appisolarsi tutte le finestre attorno “per vedere se ci sono movimenti sospetti”.
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