Due assessori al Parmigiano Reggiano in Appennino.
E’ la novità dei tempi e di una politica che riconosce il valore aggiunto che questo storico prodotto dà al nostro territorio.
Sono Silvano Domenichini, vicesindaco di Casina, e Aronne Ruffini, vicesindaco di Vetto.
I due esponenti delle amministrazioni comunali, per altro, si sono incontrati recentemente alla Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina.
“Partendo dalla consapevolezza che il Parmigiano Reggiano trae origine in Appennino e nella Val d’Enza a Bibbiano, le nostre municipalità hanno ritenuto giusto e opportuno riconoscere questa peculiarità”.
Sul fronte comune il tema del sostegno alle imprese, le iniziative sul territorio (per Vetto la Fiera di San Giovanni, per Casina il tradizionale appuntamento sul ‘formadìo), ma anche la collaborazione con il Consorzio Conva per ricordare il legame tra questo prodotto e le vicende matildiche e la pergamena di Marola, e, non ultimo, il tema del mercato per il prodotto di montagna a fianco dei caseifici e del Consorzio di tutela.
L’assessorato al Parmigiano Reggiano, per altro, segue la duplice esperienza di Umberto Beltrami che, a Bibbiano, ha voluto e perseguito questa delega ora incamerata dal nuovo sindaco Andrea Carletti: in provincia di Reggio Emilia sono pertanto già tre gli assessori al Parmigiano Reggiano, di cui due in Appennino. La nomina di Domenichini è stata annunciato in occasione del convegno, mentre quella di Ruffini è stata annunciata in occasione del suo recente insediamento a Vetto
“L’importanza e l’esigenza di questa delega per un Comune – concludono Domenichini e Ruffini – sta oltre che nell’aspetto tradizionale, nell’importanza che ha la filiera del Parmigiano Reggiano preservare il paesaggio rurale così come lo conosciamo ma, anche, la presenza dell’uomo in Appennino”. (G.A.)
