Ha pensato bene di applicare una targa rubata alla moto (anch’essa risultata poi rubata in altra circostanza) e di approfittare delle giornate di sole per fare una gita sulle nostre montagne. Protagonista, nella giornata di domenica scorsa, un pregiudicato di 46 anni residente a Modena, già noto alle forze dell’ordine per alcuni episodi di cui è rimasto protagonista negli ultimi anni.
In sella alla “sua” Kawasaki Ninja si è diretto verso l’alta montagna reggiana seguendo il tracciato del fondovalle di Carpineti. Giunto nei pressi della località Fornace, è però incappato in uno dei numerosi posti di controllo attivati dalla Polizia stradale del distaccamento di Castelnovo ne’ Monti; gli agenti hanno intimato l’alt al centauro che per tutta risposta, ha bruscamente sterzato e ripreso a gran velocità la sua marcia.
E’ scattato così il dispositivo di rintraccio dinamico ed in breve le pattuglie motomontate della Specialità, si sono messe alla ricerca del fuggitivo.
Il motociclista è stato intercettato in prima battuta, alle porte di Castelnovo ne’ Monti e nonostante il ripetuto invito a fermarsi, anche questa volta ha scansato l’agente di Polizia, rischiando di disarcionarlo dalla moto di servizio, e riprendendo il suo tentativo di fuga.
Il pregiudicato poi , tentando invano di confondersi tra la confusione di una festa nella frazione di Casale, veniva comunque riconosciuto e definitivamente fermato di lì a poco.
R.A. è stato, quindi, accompagnato presso il sistaccamento di Polizia stradale castelnovese, dove è stato denunciato per il reato di ricettazione e gli sono state contestate tutte le violazioni del caso .
A seguito degli accertamenti la moto è risultata rubata, come pure la targa (asportata da un autosalone modenese) è stata ricondotta ad un veicolo diverso. Il motoveicolo è risultato, come c’era da aspettarsi, non regolarmente revisionato né tanto meno assicurato.
Per i vari contesti (velocità pericolosa, sorpassi agli incroci, contromano, ecc. ecc.) il 46enne - a cui tempestivamente è stata ritirata la patente di guida con un cumulo materiale di 35 punti decurtati e conseguente revisione di patente - risponderà delle sanzioni pecuniarie per oltre 2000 euro.
Non mi sembra di aver letto a fine articolo “è stato successivamente condotto in carcere” e qualcuno ha pensato di buttare la chiave… Ma se uno fugge a due posti di blocco rischiando peraltro di generare incidenti, viene preso con una moto rubata con targa rubata etc., non viene arrestato? Risponderà delle sanzioni pecuniarie?, ma quando mai… La patente?, ma se va in giro con una situazione del genere la patente è l’ultima cosa a cui pensa, magari domenica viene su con un R1. Scusate lo sfogo ma sono molto perplesso.
(Galapagos)
Concordo, multa e patente a persone simili non interessano, tanto non le pagano e non le usano; purtroppo esistono leggi troppo garantiste, non è colpa della polizia e spesso neppure della magistratura.
(Ettore)
Per violazioni amministrative al codice della strada non si va in carcere, mai. Non fermarsi all’alt non è reato da anni. Anche per i reati previsti dal codice della strada, che all’estero prevedono il carcere, in Italia si viene denunciati a piede libero e condannati, al massimo, a qualche ora di servizi sociali. Solo se uccidi una persona in un incidente stradale e sei ubriaco o drogato rischi (non è certo) qualche giorno di carcere. E’ evidente che in Italia siamo molto, per me troppo, garantisti. Ed è anche per quello che i delinquenti ne approfittano.
(Ayeye B)