Home Cronaca “Masini in fallo”. Provincia di Reggio Emilia condannata

“Masini in fallo”. Provincia di Reggio Emilia condannata

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"Ancora una volta Sonia Masini e la sua amministrazione provinciale sono stati presi in fallo. A smascherare il tutto, pur con cinque anni di ritardo, è stato il Tar di Parma, secondo il quale nel 2009 palazzo Allende favorì, in modo illegale,  i compagni della Cmr di Reggiolo nell'appalto del polo scolastico di Guastalla". Parole di Giuseppe Pagliani, consigliere capogruppo in Consiglio comunale a Reggio Emilia, che commenta una sentenza che riguarda l'operato dell'ente guidato dalla ramisetana esponente Pd del tribunale d'oltr'Enza.

"La Cmr 'dimenticò' nella propria offerta la relazione giustificativa dei prezzi praticati - prosegue il politico di Forza Italia - ma fu ammessa alla gara egualmente, nonostante  avesse presentato un ridicolo foglietto; e soffiò per pochi punti l'appalto alla ditta Allodi di Parma. Un'altra impresa, la F.lli Zuccherofino di Cremona,  fSonia Masiniu buttata fuori senza tanti complimenti proprio perchè la sua offerta era carente di un documento".

"I giudici amministrativi hanno stabilito che il comportamento della Provincia fu illegittimo e che la Cmr doveva essere esclusa dalla gara, così hanno condannato la Provincia a risarcire l'impresa Allodi con una somma cospicua, circa 70mila euro, pari al 3% dell'offerta presentata a suo tempo".

"Ancora una volta - prosegue la nota - siamo di fronte a una spettacolo indecente, in cui la sinistra, nel rapporto perverso tra partiti, istituzioni locali e cooperative, ha dimostrato nuovamente  di considerare la cosa pubblica come cosa propria. È veramente un crepuscolo da basso impero quello che accompagna l'amministrazione provinciale alla chiusura e al quale siamo costretti ad assistere con sconcerto. Chiediamo  con fermezza che a pagare il risarcimento alla Allodi non siano le casse provinciali: lo paghi di tasca  propria la presidente  Masini, lo paghino i suoi assessori e i responsabili del procedimento. Non possono essere i cittadini a saldare  i conti lasciati in sospeso da una politica bacata".

 

 

9 COMMENTS

  1. “…così hanno condannato la Provincia a risarcire l’impresa Allodi con una somma cospicua, circa 70mila euro, pari al 3% dell’offerta presentata a suo tempo”. Alla fine chi risarcisce? Chi governa la Provincia o i soliti cittadini? Risarcimento giustissimo ma dovrebbe venire dalle tasche di chi commette queste “cortesie”.

    (Luigi R.)

    • Firma - LuigiR.
  2. Sarebbe veramente bello (se veramente è andata così) che la sig.ra Masini pagasse di tasca propria. Sarebbe un esempio per tutti gli altri che agiscono in modo poco chiaro e al di sopra delle regole… Purtroppo mi sa che lo pagheremo noi perchè questa è l’Italia…

    (G.B.)

    • Firma - G.B.
  3. Non so quali siano i termini della sentenza (definitiva, non definitiva, ecc.) quindi mi astengo da giudizi. Ci sono solamente due cose che non posso accettare: la prima è il fatto che pare che non ci si stupisca più di queste cose che ormai troppo spesso accadono dappertutto. Sembra una condizione quasi normale. Dopo qualche incavolatura temporanea e dopo il solito politico che spara sulle sporcizie degli avversari, senza prima aver fatto pulizia in casa propria (quanto pensa, per fare uno solo delle migliaia di esempi che si potrebbero fare, che costerà il Mose a noi cittadini, signor Pagliani?), sostanzialmente nulla succede. Eppure la Corte dei conti afferma che se gli appalti pubblici “funzionassero” bene noi cittadini potremmo avere, attraverso chi ci amministra, decine di miliardi a disposizione! Ma ci sarà qualche politico che, pur governando o pur essendo eletto, abbia l’ardire di denunciare che questo è un sistema da cambiare alla radice e di dare ad altri strumenti concreti perchè chi usa male i soldi destinati al bene comune non possa più farlo? Mio figlio, ancora minorenne, cui cerco di inculcare valori positivi, spesso su questi argomenti controbatte: “Ma tu se dovessi decidere di toglierti da solo qualche privilegio cosa faresti?”. Ed io, talvolta: “Se per il bene di tutti almeno ci proverei”. Mi liquida: “Ingenuo o triassico”. E’ questa la seconda cosa che mi fa inorridire: l’esempio che diamo ai nostri figli che si troveranno tutti a vivere secondo non le regole di uno Stato giusto, ma secondo le non regole, molto meno nobili, dei più furbi.

    (Elio Peri)

    • Firma - Elio Peri
    • Intanto facciamoci un nodo al fazzoletto e le prossime elezioni ricordiamoci della signora Masini, magari così si troverà a dover mandare in giro qualche curriculum vitae per procurarsi uno stipendio come tutti noi normali cittadini (che assistiamo all’indecente lavoro della nostra classe politica). Di nuovo complimenti al presidente.

      (Serb)

      • Firma - Serb
  4. Oggi appresa la notizia si inizia a commentarla; gnuno dice la sua poi uno dice una cosa: “ma cosa state lì a dire, ha fatto come farebbe chiunque, le hanno messo davanti un foglio e lo ha firmato, fidandosi senza leggere. Ma forse è proprio lì il punto, se anche loro, come noi normali cittadini, fossero responsabili di quello che fanno, di queste cose ne parleremmo meno.

    (Sierra Alfa)

    • Firma - sierraalfa