Riceviamo e pubblichiamo.
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La presente per segnalare la mia forte preoccupazione sul ritardo dei lavori previsti per la frana di Montecagno. A fronte dello stanziamento regionale di 400.000 euro che potrebbe consentire di consolidare in modo rilevante, secondo gli esperti, lo smottamento franoso che incombe sull’abitato di Montecagno e infondere un po’ di tranquillità a tutti i miei compaesani, sono a lamentare le troppe incertezze e i ritardi sulla gestione dell’intervento.
Era il 17 aprile scorso quando si tenuva una partecipatissima assemblea a Montecagno, alla presenza, tra gli altri, della presidente della Provincia Sonia Masini, del dott. Larini per la Regione, del dott. Sartini del servizio tecnico di bacino e di tanti altri autorevoli esperti e addetti ai lavori; i quali, dopo avere informato i presenti sulle modalità e i tempi degli interventi in progetto, confermavano che i lavori sarebbero partiti a giorni, per non dire ad ore, anche in virtù del fatto che i finanziamenti stanziati erano giacenti (oggi direi “dormienti”) e a disposizione già a partire dal 2013.
Eravamo però alla vigilia del voto amministrativo e come promesso dagli intervenuti i lavori avrebbero dovuto cominciare non più tardi dei primi giorni di giugno, ma purtroppo, come noi ben sappiamo, le promesse elettorali hanno le gambe corte e le tante parole spese, come capita spesso nel dopo elezioni, non sono mai seguite da fatti.
Parole e promesse sciolte, evaporate come neve al sole di... maggio, giugno e luglio. Leggo oggi, martedì 22 luglio, dopo oltre tre mesi dalla citata riunione e guarda caso dopo le elezioni, un’intervista del sindaco Pregheffi rilasciata a "Tuttomontagna", in cui i lavori, causa “lungaggini burocratiche”, non sono ancora stati appaltati (spero sia un errore dell’intervistatore o giornalistico, a me non risulta così), mentre la frana - e questo è il fatto che preoccupa gli abitanti di Montecagno - continua a muoversi quotidianamente, in barba a tutte le promesse e le belle parole spese durante l’incontro del 17 aprile.
Non vorrei che l’abitato di Montecagno fosse seppellito dalla troppa burocrazia, che, non sollecitata o per meglio dire non “aggredita” e poco “accelerata” dall’Amministrazione comunale, causasse danni irreparabili per la nostra borgata, in attesa di non si sa chi e che cosa.
Il sig. sindaco che, interpellato personalmente dal sottoscritto per chiedere chiarimenti sulla vicenda, è stato molto evasivo e poco convincente, mi ha dato l’impressione di non essere sul “pezzo”. Per questo motivo intendo evidenziare pubblicamente e a mezzo stampa, facendomi portavoce dei tanti compaesani coinvolti direttamente, di queste nostre paure e preoccupazioni, per rimarcare con forza la necessità di intervenire con urgenza nell’interesse della collettività di Montecagno.
Stabilito che i finanziamenti sono disponibili, il problema è conosciuto e le soluzioni da intraprendere sono state individuate, è difficile capire perché occorra tempo e si perda tanto tempo, prima di intervenire. Continuo a chiedermi cosa manca. Non ho la risposta. Spero solo che partano i lavori. Montecagno non può attendere la prossima scadenza elettorale!
(Marco Tavaroli)
Era ora che qualcuno facesse qualcosa. Forse abbiamo trovato una minoranza che funziona.
(Pietro)
Sig. Pietro, forse era meglio che la sua minoranza si fosse occupata e avesse fatto qualcosa quando era maggioranza. I cittadini di Montecagno sono informati che la gara è stata espletata, aggiudicata; l’unico che non lo sa è il cittadino Tavaroli, guarda caso abitante di tale frazione. Se questa è la minoranza, si figuri quando era assessore e consigliere di maggioranza.
(Cittadino di Ligonchio)
Chiedo al signor Tavaroli, ex assessore del Comune di Ligonchio, vista la sua preoccupazione alquanto tardiva, quando mai si è occupato della frana di Montecagno, se è persona onesta, tiri fuori i documenti, rimborsi spese, viaggi in Regione e nomi di chi ha incontrato per risolvere il problema. La vita è comoda quando ci si deve lamentare (minoranza), scomoda quando si deve lottare e lavorare (maggioranza). Dire che il sindaco non è sul pezzo è un’infamia; lei quando mai è stato sul “pezzo”? Stia sereno, i lavori sono stati appaltati e aggiudicati, non si preoccupi dei cittadini di Montecagno, sono stati tutti informati tempestivamente. I lavori non attenderanno le prossime elezioni; lei, presumo di sì. Distinti saluti.
(Montecagno)
Caro sig. Montecagno, non posso documentarle nessun tipo di scontrino riguardante il mio operato amministrativo, in quanto sono l’unico ex assessore a non avere richiesto neanche un centesimo di rimborso spese al Comune dal lontano 2004. Posso però renderLa edotta del mio operato quando vuole, mi venga a trovare, Lei sa dove abito ed ha il mio numero di telefono. Simpatico il suo modo di vedere il ruolo maggioranza e minoranza,un po’infantile politicamente, però… va beh. Resto preoccupato riguardo Montecagno (non Lei “firma” ma il paese e i suoi abitanti) nonostante le tempestive informazioni perchè sappiamo quanto c’è da fidarsi. Per il resto io sono serenissimo e in pace con la mia coscienza, se Lei lo è altrettanto (io lo spero) si firmi e non siamo ridicoli. Contraccambio i saluti. Ciao, Montecagno.
(Marco Tavaroli)