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Un tuffo nel Medioevo con “La tavola di Bisanzio” a Baiso

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Una festa d’altri tempi nel bel mezzo dell’estate. Sabato 19 e domenica 20 luglio p.v. Baiso si addobba con l’ormai consueta veste medievale per la rievocazione storica offerta dalla Tavola di Bisanzio.

Il viaggio nel passato del popolo bizantino inizia sabato alle 16 con l’apertura dell’antico mercato medievale lungo le vie del paese, dove negozi aperti e commercianti rigorosamente in costumi d’epoca si uniscono all’atmosfera ricreata dalla “Schola Hominum Burgi”: i banchetti di 30 artigiani ravennati danno vita alle antiche arti e ai mestieri di ricamatrici, tessitrici, armaioli, cestai e rilegatori in mezzo alle grida dei venditori, agli aromi delle spezie e ai colori delle stoffe pregiate. Per una pausa dallo shopping medievale ci sono “I falconieri del re” con i loro spettacoli sia di giorno che in notturna dei loro rari esemplari di rapaci, “I falchi della Secchia”, la compagnia di arcieri che alleste campi di tiro, i giochi e mestieri di Paolo Neri e i boscaioli della “Contrada di Borgoleto” che regalano antichi scorci di vita quotidiana. Sono ininterrotti fino a tarda sera gli spettacoli itineranti di strada con le rime del menestrello e improvvisatore Fra Ciarlatano, l’animazione di “Antonio e suoi animali da cortile”, le esibizioni a ritmo di trombe e tamburi degli sbandieratori della “Contrada della Corte” e i ritmi indemoniati dei “Barbarian Pipe Band”, gruppo musicale tra il folk e il rock metal.

Dalle 18 aprono le porte “La locanda dei golosi” in Piazza Nilde Iotti, “La Locande del viandante” e “L’osteria dei briganti” nel piazzale Centro Civico: il giusto ristoro potendo scegliere tra pizza e piadine, grigliate, tigelle e gnocco fritto, barzigole e rosticini di Bisanzio e particolarità come i maltagliati al sugo di cinghiale.

Quando cala la sera e i banchetti del mercato sono illuminati da candele e lanterne, arriva il momento di buttarsi, dalle ore 21, “Sulle rotte del giullare” con lo spettacolo della compagnia “Innà Tampè”: saltimbanchi, sputafuoco e giocolieri uniscono il loro teatro sperimentale a evoluzioni acrobatiche derivanti dall’antica arte marziale indiana del “kalaripayatt”. Magie ed esibizioni col fuoco sono assicurati anche dagli “Sbandieratori Contrada della Corte di Quattro Castella” con lo spettacolo “Ignis pestis 1347”.

Stessi animatori e protagonisti anche la domenica, giornata impreziosita, a partire dalle 18, dal corteo storico che sfila per le vie di Baiso: nobili e figuranti, guardiani e cavalieri, boscaioli e contadini tutti in fila dietro i grandi protagonisti Giustiniano e Teodora, imperatore e imperatrice di Bisanzio. Proprio coloro a cui spetta l’apertura, alle 19 in piazza Don Dossetti, della Tavola di Bisanzio, la tradizionale cena bizantina a base di carne di pecora.

Un programma ricco, che sfida le difficoltà della crisi grazie all’impegno di un intero paese che suona come gesto d’amore per le tradizioni, la storia locale e il territorio. Un atto di rispetto per conservare il passato, farlo rivivere nel presente e consegnarlo come identità intramontabile alle generazioni future.

Anche  quest’anno La Tavola di Bisanzio è il risultato dell’impegno, della collaborazione, della capacità di lavorare insieme , di tutte le associazioni di Baiso, del volontariato e della partecipazione spontanea di intere famiglie, che con eccezionale disponibilità hanno affiancato l’Amministrazione comunale nella organizzazione di questo importante evento.

L’Amministrazione comunale-Assessorato al turismo intende ringraziare tutti gli sponsor e volontari che hanno dimostrato interesse e fiducia nella manifestazione, offrendo il proprio prezioso contributo.